Non è la prima volta che succede, ma l’annuncio piombato nell’ambiente sta allarmando i tifosi: deve fermarsi per un tumore.
Sono grandi sportivi e ottimi atleti, spesso seguiti fin da giovanissimi anche da staff medici professionisti. Eppure sono profondamente umani e per questo i casi di tumore che hanno colpito i professionisti si moltiplicano in modo preoccupante.
Il mondo del calcio non ha fatto eccezione e la recente storia di Sébastien Haller ce lo ha ricordato. L’attaccante francese era esploso finalmente in Champions con la maglia dell’Ajax e così a luglio 2022 fu chiamato dal Borussia Dortmund per sostituire Erling Haaland.
Giusto il tempo di cominciare gli allenamenti con i compagni e durante uno di questi accusò un malore in campo. Le analisi successive fecero scoprire un tumore ai testicoli e così Haller fu costretto a fermarsi per sette mesi. Un caso che lo ha accomunato ad altri colleghi famosi, come Francesco Acerbi. Nel luglio 2013, appena passato al Sassuolo e in cerca di un rilancio anche lui durante un controllo scoprì di essere malato ai testicoli. Subito operato, tornò in campo due mesi dopo.
Ma era successo, ad inizio carriera, anche ad Arjen Robben quando aveva solo 20 anni e giocava ancora nel PSV. Diagnosi immediata, così come l’operazione e tornò in campo molto in fretta. Ed è stato così anche per Eric Abidal quando vestiva la maglia del Barcellona (ma nel suo caso era il fegato), oppure a Claudio Rivalta nel 2011 quando vestiva la maglia dello Spezia.
Ha un tumore e lascia lo sport, il drammatico annuncio spiazza i tifosi
Ma non solo calcio, in questo elenco. Lo aveva raccontato senza nascondersi anche Francesca Schiavone, campionessa del Roland Garros 2010. Ha dovuto combattere contro il linfoma di Hodgkin e lo ha sconfitto. E come lei anche Paolo Pizzo, due volte campione del mondo di spada, che a 13 anni era stato colpito da un tumore alla testa.
Oppure l’ex palleggiatrice azzurra Eleonora Lo Bianco che da giovane scoprì un nodulo al seno. Era già in campo a due mesi dall’operazione e vinse lo scudetto. Ma non ci sono solo lieti fini in questa storia, come nella vita. Quasi un anno fa era scomparsa la campionessa azzurra di sci Elena Fanchini. Nell’agosto 2022 le era stata diagnosticata una recidiva del tumore che l’aveva colpita cinque anni prima e non ce l’ha fatta.
E di cancro si sono ammalati anche diversi ciclisti famosi. Come Ivan Basso che dopo una caduta al Tour de France 2015 aveva scoperto un tumore al testicolo, Gli è stato asportato ed è tornato in sella oltre che a fare una vita normale. Un caso simile a quello di Lance Armstrong che invece era stato operato nel 1994 molto prima di diventare imbattibile al Tour. Forse era legato al doping, che già assumeva in massa come ha confessato solo anni dopo.
Oggi invece tocca ad una ciclista che era sulla rampa di lancio per sfondare. La 20enne olandese Yuli van der Molen, tesserata per la Proximus-Cyclis CT, ha annunciato su Instagram che le è stato diagnosticato un tumore linfatico. Per questo sarà costretta a rinunciare alla stagione che sta per cominciare.
“Il 2024 sarà molto diverso da come pensavo. Dovrò combattere una battaglia in salita, purtroppo non in bici ma contro un tumore trovato nel mio corpo. La prossima settimana farò una biopsia e poi i medici decideranno cosa succederà. Grazie per tutto l’affetto. Sono sicura di vincere di nuovo”. Un messaggio di speranza che ha commosso tutti.