Chieti. Il countdown di avvicinamento all’inizio della stagione con la prima trasferta in terra pugliese contro Basket Corato (domenica 7 ottobre) procede spedito e, con alle spalle un mese di preparazione fisica e tecnica, ci siamo fermati a parlare con Ousmane Gueye, punta di diamante di un gruppo che non vede l’ora di mettersi in gioco. L’esperta guardia veronese è carica per questa nuova avventura ed ha voluto fare un appello al pubblico teatino!
Partendo dall’inizio, come valuti questo primo mese di preparazione tra i carichi fisici e le nuove soluzioni tattiche preparate da coach Sorgentone?
“Direi che siamo a buon punto perché abbiamo fatto dei carichi importanti per prepararci alla stagione, disputando anche amichevoli di un certo spessore che, in media, sono andate molto bene. Gli schemi ed i giochi del coach a me piacciono perché sono molto dinamici: ora sta a noi impararli a memoria!”
Nelle prime uscite prestagionali la squadra sta dimostrando di crescere sempre di più e tu con essa, specie nell’impegno con la Virtus Cassino. Come vedi il percorso fin qui di Chieti?
“Nelle uscite, che vanno prese sempre con le pinze perché hanno quell’importanza che io valuto sempre relativamente, abbiamo dato prova di carattere a dimostrazione che, se ci impegniamo, sappiamo fare bene. Penso che tutti noi ci teniamo a fare bella figura sempre, specie in casa quando viene il nostro pubblico a vederci. Parlando della partita con Cassino credo che abbiamo fatto un test di carattere e di voglia di far bene che dobbiamo riproporre sempre nel corso dell’anno se vogliamo fare una stagione da protagonisti”.
Quando sei arrivato, hai detto di essere carico e fiducioso sul fatto che già da quest’anno Chieti si potrebbe togliere alcune soddisfazioni: conoscendo meglio i tuoi compagni e lo staff confermi quanto detto?
“Arrivato a Chieti, ho detto subito che vorrei bruciare i tempi perché, di mio, odio quei progetti che sembrano ambiziosi ma che nella realtà si dimostrano solo a parole. Credo che si debba cercare sin da subito a raggiungere gli obiettivi prefissati dalla Società, io stesso ritengo che sia giusto provare a fare il grande salto vincendo il campionato ma questo lo faccio da sempre. Ti confermo quindi che, volendo, abbiamo tutte le carte in regola per raggiungere la finale e arrivare fino in fondo perché la dirigenza, specie con il Presidente Marchesani e l’Amministratore Unico Massimiliano Del Conte, è molto carica e desiderosa di vincere. In modo particolare non è da tutti avere un Presidente che ti stimola a dare il massimo caricando la squadra e infondendo in tutti noi un’ambizione tale da essere disposto pure a fare dei sacrifici pur di raggiungere il traguardo. Io sono galvanizzato dalla mentalità positiva e vincente che ha la Teate Basket. Per quanto riguarda i miei compagni, sono tutti bravi ragazzi, a volte anche troppo! Quando c’è da tirare fuori i denti in campo, però, ho visto che non hanno paura e questo mi rincuora e fa ben sperare per il proseguo del campionato”.
Sei sicuramente uno dei veterani di un gruppo abbastanza giovane: come valuti il pacchetto Under a vostra disposizione?
“Sono decisamente il più vecchio, non che mi ci senta perché mi sento un ventenne. Come ho detto gli under sono dei bravi ragazzi che si impegnano tanto e ce la mettono tutta. Ma la cosa più importante è che ascoltano e cercano di capire le correzioni perché se imparano ad assimilare più velocemente possibile ciò che gli viene detto o chiesto, noi faremo molta meno fatica in stagione. In questo modo loro ci aiuteranno a sprecare meno tempo possibile nell’avanzamento della loro formazione e noi più esperti avremo giovani con un bel bagaglio alle spalle. Milojevic e Meluzzi sono una spanna sopra tutti gli altri giovani perché da loro mi aspetto un apporto molto importante essendo giocatori fondamentali per il nostro roster. Credo che quest’anno debbano fare un ulteriore salto di qualità, migliorando in attacco e, soprattutto, aiutandoci in difesa”.
Prima di congedarsi, Ousmane ha voluto fare un appello al pubblico teatino: “So che Chieti ama la pallacanestro dove aver conosciuto meglio la città. Come tutti gli amori, quando ti disinnamori, occorre che qualcosa ti faccia scattare di nuovo quel sentimento. Credo che la squadra di quest’anno possa suscitare amore nel pubblico perché siamo tutti ragazzi che vanno in campo dando tutto per 40’. Il pubblico dovrà sostenerci perché non siamo qui per timbrare il cartellino come si suol dire ma perché amiamo la pallacanestro e siamo attaccati a questa maglia. Anche i più giovani sono ragazzi responsabili e coraggiosi nel voler rappresentare al meglio i colori teatini. Per questo motivo voglio fare un appello: chiedo cortesemente al pubblico di Chieti di venire già mercoledì 26 nel test contro San Severo e farci assaporare cosa voglia dire giocare qui con un palazzetto gremito che ci sostiene al meglio!”.