Un incredibile caso di aggressione – questa volta ai danni di una giornalista – si è realizzato pochi giorni fa: un gruppo di ultras del Teramo ha infatti preso a pallonate la lavoratrice, generando una ferita alla nuca. Nel mirino degli scatenati tifosi anche un operatore tecnico.
La vicenda incredibile e grottesca è avvenuta nel corso dell’ultimo match di Eccellenza disputato tra Sambuceto e Città di Teramo: è stata in questa occasione che una troupe televisiva locale ha vissuto un’esperienza non certo immaginabile e ben spiacevole, con alcuni tifosi che hanno pensato di disturbare il lavoro della giornalista e dell’operatore tecnico indirizzando verso di loro delle pallonate.
![pallone da calcio su un campo](https://abruzzo.cityrumors.it/wp-content/uploads/2023/09/calcio-campo.jpg)
L’incidente ha determinato una ferita alla nuca per la giornalista, Alessandra Potena, che ha pensato di condividere quanto avvenuto sui propri canali social: il racconto ha determinato immediate ondate di sdegno da parte della comunità locale, che ha espresso pronta solidarietà alla donna e all’operatore aggrediti.
Il post della giornalista
Nel post che la giornalista ha scritto e ha diffuso sui principali canali social, la donna ha descritto come lei e l’operatore Luca Di Claudio fossero posizionati sugli spalti della Cittadella dello Sport di Sambuceto insieme a circa 200 tifosi biancorossi, con l’obiettivo di riprendere la partita in corso di svolgimento.
![pallone da calcio](https://abruzzo.cityrumors.it/wp-content/uploads/2023/09/calcio.jpg)
Tuttavia, entrambi non hanno potuto procedere con il sereno compimento del proprio lavoro, considerato che alcuni ultras hanno iniziato a lanciare un pallone in direzione della telecamera, mettendo a rischio l’attrezzatura e la sicurezza del team televisivo.
Nonostante questo primo inconveniente, la giornalista e l’operatore hanno deciso di proseguire nel loro lavoro, nell’auspicio che quanto avvenuto fosse un caso isolato. Non era però così: gli stessi tifosi hanno infatti deciso di ripetere il gesto, questa volta con ancora più violenza, lanciando il pallone dietro la nuca di Alessandra Potena e ferendola alla testa.
“Credo sia ora che le strutture sportive – in questo caso i campi di calcio – si attrezzino per far sì che la stampa tutta possa lavorare in maniera tranquilla e non a stretto contatto con persone che non permettono il corretto svolgimento”, ha scritto la giornalista sul suo profilo Facebook, raccogliendo molti apprezzamenti e un’immediata ondata di solidarietà.