Con 34 punti in 14 partite, 97 gol fatti e 29 subiti, l’Under 19 dell’AcquaeSapone Unigross vince il girone H nazionale riservato alle società abruzzesi e molisane.
La grande remuntada dei baby nerazzurri arriva al suo coronamento dopo la vittoria nell’ultima giornata sul campo del fanalino di coda Tombesi Ortona per 9 a 3 (4 centri del portoghese Amarchande, rientrato dopo un infortunio). Per la quinta volta, dopo i quattro primi posti nel campionato nazionale Under 21, la società nerazzurra vince il girone nazionale del massimo campionato giovanile.
La squadra allenata da Luca Di Eugenio – che ha già regalato cinque anni fa uno storico scudetto Juniores al club della famiglia Barbarossa – è già tra le prime 32 d’Italia, potendo iniziare il suo percorso nei play-off nazionali dai sedicesimi di finale (andata il 15 aprile, ritorno il 22). Il sogno ora è quello di arrivare più lontano possibile. La vittoria del girone è l’ennesimo risultato da incorniciare per il coach nerazzurro, che nel girone di ritorno ha fatto l’en plein decisivo, vincendo 8 partite su 8 (10 di fila considerando le ultime gare dell’andata). L’ultimo stop di Mambella e compagni datato 26 novembre, nel derby casalingo con il Pescara, perso per 3 a 2. Poi una cavalcata inarrestabile, nonostante l’eliminazione dalla Coppa Italia. La crescita esponenziale di alcune individualità ha trascinato il gruppo fino alla vittoria di ieri ad Ortona.
“Vincere questo girone non è stato affatto scontato – afferma il tecnico Luca Di Eugenio – . Siamo ripartiti con pochissime aspettative, un gruppo nato in modo un po’ confuso, c’era qualche ragazzo che non si sposava bene con la mia filosofia. Gli inizi sono stati difficili. Poi d’accordo con il prof Aiello ho deciso di cambiare il mio modo di lavorare, ho fatto delle scelte e da lì è stato un crescendo, sono arrivati risultati importanti e le dieci vittorie di fila. Una crescita e un’autorità dimostrata sul campo e riconosciuta anche dagli avversari. Sono orgoglioso di questa vittoria, forse anche più dello scudetto Juniores di qualche anno fa. Quella era una squadra che ha lavorato tantissimo e ha avuto un percorso più lineare, questa invece è cresciuta strada facendo e mi ha anche insegnato a sopportare qualche atteggiamento che non mi è piaciuto. Non posso non sottolineare, però, l’ottimo lavoro e l’aiuto del mio collaboratore Enzo Margiovanni e quello del preparatore Paolo Aiello, che ci hanno messo la loro professionalità e hanno contribuito alla squadra di lavorare sempre ad ottimi livelli e con continuità”.