Esplode la bomba: Andrea Agnelli insieme al Psg

Balza ancora una volta agli onori della cronaca l’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli. E stavolta con un alleato a sorpresa.

Da quando ha rassegnato le dimissioni dalla presidenza della Juventus, ormai più di un anno fa, Andrea Agnelli ha lasciato l’Italia ma non il mondo del calcio. Colpito in prima persona dalla vicenda della Superlega prima e dalle inchieste sui bilanci che hanno coinvolto direttamente il club bianconero, il manager torinese si è trasferito in Olanda.

È lì infatti che ha sede la Agnelli BV, la società di cui l’ex numero uno della Juve è azionista e che regge le sorti di Exor, la cassaforte di famiglia. Ed è in Olanda che Andrea Agnelli sta cercando di riattivare con forza la famigerata Superlega, stavolta su basi diverse dal progetto originario.

Agnelli vede il PSG
L’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli (LaPresse) – Abruzzo.cityrumors.it

Nelle ultime ore però è emerso un altro clamoroso retroscena legato proprio al primo format della nuova competizione, quello lanciato dalla Juventus insieme a Real Madrid e Barcellona. A quanto pare proprio il club che ha guidato l’opposizione alla cosiddetta Superlega, il Paris Saint Germain, elaborò in tempi non sospetti un piano molto simile a quello poi lanciato nell’aprile del 2021 da dodici grandi club europei.

Secondo quanto rivelato dal quotidiano sportivo L’Equipe nell’autunno del 2020, in piena crisi pandemica da Covid-19, avvenne un incontro tra il numero uno del club parigino Nasser Al-Khelaifi e Andrea Agnelli.

Retroscena da brividi, l’incontro tra Agnelli ed Al Khelaifi: tutti i dettagli

Oggetto della discussione il cosiddetto progetto “Bohr”, nome in codice legato alla figura di Niels Bohr, un fisico danese che lavorò alla realizzazione della bomba atomica. Si trattava di un piano ancora più ‘estremo’ rispetto alla Superlega di matrice spagnola.

Al Khelaifi incontrò Agnelli
Il presidente del Paris Saint Germain incontrò quello della Juventus (LaPresse) – Abruzzo.cityrumors.it

Il piano elaborato dal PSG prevedeva la nascita di un torneo con ventiquattro squadre partecipanti, le 14 dal fatturato più elevato e altre 10 invitate in base ai risultati ottenuti nelle competizioni europee. In sostanza questo tipo di progetto avrebbe messo la parola fine ai vari campionati nazionali.

Le 24 squadre sarebbero state subito divise in quattro fasce da 6. Il modello era molto simile a quello approvato dalla UEFA per la nuova Champions League: ogni club nella prima fase avrebbe disputato 32 incontri, 16 in casa e 16 in trasferta.

Dopo di che come avviene in tutte le competizioni internazionali si sarebbe arrivati a disputare incontri ad eliminazione diretta a partire dagli ottavi di finale con la finale in gara unica. Di fatto, un meccanismo identico alla Champions che si giocherà nella prossima stagione. Ad Al Khelaifi andava bene così, ad Andrea Agnelli evidentemente no.

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