A pochi giorni dall’esonero, Mourinho potrebbe aver già trovato una nuova panchina: l’addio del tecnico apre le porte allo Special One.
Passano gli anni, ma José Mourinho resta ancora lo Special One. Se a livello di idee tattiche non sembra più al passo con i tempi, in quanto a carisma e magnetismo il portoghese è ancora il numero uno assoluto. Lo dimostrano le scene di disperazione con cui è stato accolto il suo esonero alla Roma, squadra in cui ha fatto bene, ma non benissimo, soprattutto in campionato.
Ma lo confermano soprattutto le numerosi indiscrezioni di mercato che lo vedono protagonista, già pronto addirittura a sedersi su una delle panchine più blasonate d’Europa. Chi pensava che la Roma potesse rimanere l’ultima grande occasione nella carriera, comunque straordinaria, dell’ex tecnico del Real Madrid, probabilmente si sbagliava di grosso.
Perché se è vero che la corte delle squadre arabe, pronte a ricoprirlo metaforicamente d’oro, resta serratissima, è altrettanto vero che lo Special One avrebbe già declinato l’invito a trasferirsi nel Golfo Persico per attendere ancora un treno importante, forse davvero l’ultimo, nella cara vecchia Europa.
E incredibilmente a potergli fornire l’assist migliore potrebbe essere stato un suo vecchio ‘nemico’. In questi giorni un grande tecnico ha infatti rassegnato le proprie dimissioni, di fatto spalancando le porte per un arrivo di Mourinho che avrebbe realmente del clamoroso, visti e considerati i suoi trascorsi.
Mourinho, colpo di scena clamoroso: può tornare subito in panchina in un top club
In questo momento la panchina più ambita d’Europa è quella del Barcellona. Sconfitto in Supercoppa, eliminato in Copa del Rey, umiliato in casa nell’ultima partita con il Villarreal, il Barça vive un momento di confusione totale, e in questo marasma l’attuale tecnico, Xavi, ha deciso di fare un passo indietro.
Nonostante manchino ancora molti mesi alla fine della stagione e ci sia ancora quantomeno un ottavo di Champions da disputare, l’allenatore campione di Spagna in carica ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni: “Dal 30 giugno non sarò più l’allenatore del Barça. C’è bisogno di un cambio di dinamica“.
Parole che potrebbero essere suonate come musica alle orecchie di Mourinho, che del Barcellona è stato acerrimo rivale nei suoi anni d’oro al Real, ma anche storico ex. Dal 1996 al 2000 lo Special One fu infatti vice allenatore proprio in Catalogna prima di Bobby Robson, poi del suo maestro Louis van Gaal, e in molti ricordano ancora quando, durante i festeggiamenti per la Coppa di Spagna del 1997, prese tra le mani il microfono per gridare ai tifosi: “Barcellona nel cuore oggi, domani e sempre“.
Trascinato dall’entusiasmo del momento, l’allora giovane José si lasciò andare a una promessa impossibile da mantenere, come dimostrato dalla sua storia. Eppure, come gli amori cantati da Venditti, anche quello tra Mourinho e il Barça potrebbe incredibilmente ritornare, dopo aver fatto un giro davvero immenso. E se il club non si sarebbe ancora esposto su tale ipotesi, sono molti i tifosi sui social che in questi giorni stanno invocando il suo nome, pronti a perdonargli anche i suoi trascorsi madridisti. A costo di rendere special, e quindi vincente, anche la sua nuova vita catalana.