Varese (4-4-2): Bastianoni; Laverone, Rea, Ely, Franco (83’ Ricci); Fiamozzi, Zecchin (66’ Barberis) , Corti, Lazaar (75’ Cristiano); Neto Pereira, Pavoletti. In panchina: Milan, Damonte, Calil, Bjelanovic, Tremolada, Forte. Allenatore: Stefano Sottili.
Pescara (4-3-3): Pelizzoli; Balzano, Cosic, Capuano, Frascatore (90’ Vukusic); Nielsen, Brugman (46’ Viviani), Ragusa; Cutolo, Maniero Mascara (74’ Piscitella). In panchina: Pigliacelli, Zauri, Bocchetti, Zuparic, Schiavi, Politano. Allenatore: Pasquale Marino.
Reti: 12’ Maniero, 24’ e 88’ Pavoletti, 62’ Fiamozzi, 84’ Viviani
Arbitro: Pinzani di Empoli (Segna-Colelli/Baldicchi)
Ammoniti: Maniero, Pavoletti, Cristiano
Un Pescara sulle montagne russe a Varese, dove la formazione di Marino parte in quarta e cerca di dominare con Pippo Maniero, ma dopo la quarta realizzazione stagionale del nuovo bomber biancazzurro, gli adriatici si dimenticano di difendere e scendono in picchiata per tre volte. L’illusione di un pareggio in trasferta, agguantata su punizione da Viviani nel finale, viene infranta da un super Pavoletti che approfitta delle sbandate adriatiche e mette in cornice il contratto ancora fresco d’inchiostro.
Sono gli ospiti ad impostare il ritmo in avvio, con Cutolo che si scatena e scatena Maniero, ma a proteggere Bastianoni si arrocca anche Pavoletti, l’attaccante tanto voluto da mister Sottili per rinforzare il Varese. E questi, al 10’, a capire che nella retroguardia Marina deve ancora mettere ordine, e approfitta di un liscio in area per punzecchiare Pellizzoli da due passi: il portierone ci mette la manona e la respinge ad un pelo dalla linea di porta. Nessuna sbavatura, invece, sul fronte offensivo pescarese, dove al 12’ si concretizza il primo vantaggio: Mascara cerca la conclusione da fuori che viene respinta, Maniero se la difende e, tutto da solo, si apre il varco sulla destra dell’area, da dove sganciare un diagonale imprendibile per Bastianoni. 0-1. I padroni di casa non accusano il colpo, e affidano la missione di recupero alla regia di Neto Pereira e alle scorribande lungo-fascia di Corti: suo il cross, al 24’ che pesca il Pescara in fallo. Retroguardia che si dimentica Pavoletti, Pellizzoli incolpevole e immobile, deviazione facile, facile sul secondo palo per la testa del bianco-rosso. 1-1. Pallino nuovamente al centro per una gara che si prospetta senza favoriti, Cosic e compagni vengono spremuti per bene da Pereira che sale in cattedra, ben assistito da Pavoletti, ottimo anche in funzione di sponda. Maggiori pericoli per la porta di Bastianoni vengono causati da Cutolo e Nielsen: il primo ha il dribbling facile ed efficace, il mediano nordico testa la botta da fuori, ma entrambi vengono rintuzzati, anche in tuffo plastico, dal portiere varesino.
L’intervento spettacolare tocca anche a Pellizzoli, che al 7’ della ripresa vola a graffiare la palla sopra la traversa, deviando il bolide di Lazaar e lasciando l’apertura di ripresa sul pari. Dalla distanza ci prova anche Viviani, subentrato nell’intervallo a Brugman, sortendo gli stessi risultati dell’avversario al quarto d’ora. E si ricomincia come dal fischio d’inizio: Pescara a fare la gara, Varese che aspetta l’accelerazione buona per cacciare la freccia e sorpassare. Il pedale sul gas lo schiaccia, al 17? st, Franco sfrecciando su tutta la corsia mancina, Pellizzoli, invece, tira il freno a mano, manca l’aggancio sul cross e lascia Fiammozzi libero di insaccarla a porta vuota. 2-1. Passato in testa, il Varese mette in forziere il vantaggio e affida le chiavi a Pereira: più ordinata la manovra a centrocampo dei padroni di casa, che azzarda la sortita solo in contropiede. Il match si paralizza per una ventina di minuti, tra sostituzioni e falli tattici. E si sblocca, infatti, proprio su punizione: a battere da fuori area bianco-rossa, al 39’ st, va Viviani, che la sbatte in porta senza lasciare scampo a Bastianoni. 2-2. Palla sul primo palo, debole ma ingannevole, il portiere si aspetta il cross in mezzo e invece la traiettoria si insacca, dritto per dritto, accanto al legno destro. Partita riaperta a sette minuti dal 90’. La richiude immediatamente il varese, agevolato dal Pescara a trazione totalmente anteriore: sempre Neto Pereira ad architettare dalla mediana, in campo nonostante una gamba infortunata, lancia Pavoletti che si incunea tra i due difensori centrali e scappa via per uccellare Pellizzoli in uscita. 3-2. Un recupero di 7 minuti, però, proroga le emozioni del finale. Il Pescara ci crede fino in fondo e ci tenta, al 44’ st, con gran tiro da fuori di Cutolo, Bastianoni respinge la sfera che ripiomba in mezzo, dove si fionda Balzano ma la alza di poco sopra la traversa. In difesa, però, il biancazzurri si tinge sempre più di nero: Pavoletti sguscia ancora in solitaria, Capuano pasticcia sul cross e lo manda da solo contro Pellizzoli che riesce a iptonizzarlo e respinge l’assalto. La scena horror si ripete dopo un minuto, stavolta c’è anche Rea a puntare il portiere, ma forza la serie di finte e si fa recuperare dalla difesa ad un passo dal goal. Dal possibile 4-2, il rovescio di fronte imbastisce il terzo pareggio: Nielsen taglia la diagonale dalla trequarti, prolungata in area di testa, finisce tra i piedi di Maniero che spara a botta sicura da mezzo metro ma Bastianoni sfodera l’ennesimo miracolo. E’ il 97’ e l’arbitro Pinzani dice che basta così.
Daniele Galli