Foggia (3-5-2): Guarna; Loiacono, Tonucci, Camporese; Zambelli (70’ Scaglia), Agazzi, Agnelli, Kragl, Greco (58’ Deli); Nicastro (65’ Beretta), Mazzeo. A disposizione: Tarolli, Figliomeni, Fedato, Martinelli, Gerbo, Floriano, Celli, Ramè, Sanchez. Allenatore: Giovanni Stroppa
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Crescenzi, Coda, Perrotta, Mazzotta; Proietti, Valzania (78’ Coulibaly), Brugman; Mancuso, Pettinari, Capone (46’ Baez). A disposizione: Savelloni, Balzano, Campagnaro, Elizalde, Carraro, Kanoute, Cappelluzzo, Cocco. Allenatore: Zdenek Zeman
Reti: 43’ Mancuso
Arbitro: Luca Sacchi di Macerata (Belluti-Luciano/De Santis)
Ammoniti: Proietti, Crescenzi
Zeman riparte, dopo la lunga pausa natalizia, da Foggia, piazza dove ha lasciato il segno e il cuore. Capone-Pettinari-Mancuso il tridente scelto per finalizzare una formazione ancora priva di colpi di mercato; di contro, Stroppa schiera tutti i nuovi acquistati, ad eccezione di Scaglia: Zambelli e Kragl sulle fasce, Greco in regia, Tonucci a centro difesa. Partita caldissima, con un tentativo di contatto tra le tifoserie evitato dalle forze dell’ordine alla stazione ferroviaria.
Sembra il Pescara ad aver il miglior piglio in avvio, invece, all’8’ il Foggia centra due volte il legno: Nicastro, prima becca la traversa, di testa su corner, poi, servito dalla trequarti dal break sul rinvio di Fiorillo, dribbla in area e incrocia il destro, colpendo il palo in pieno. I padroni di casa prendono coraggio e, 2 minuti dopo, Kragl spara secco dai 25 metri, Fiorillo rimane sorpreso ma si salva con un ginocchio. La reazione biancazzurra al 17’: Mazzotta supera Zambelli in fuga sulla sinistra e scarica sul limite per Brugman, l’uruguaiano si coordina con il destro e spara di prima, Guarna smanaccia fuori in tuffo. I rossoneri replicano in rapida ripartenza, ad Agnelli l’occasione di finalizzare ma forza il dribbling in area e si fa murare da Perrotta. Nicastro si conferma tra i migliori dei pugliesi al 27’: con un tacco libera Agnelli che innesca il tiro di Mazzeo dalla lunetta, Fiorillo para tuffandosi. Conclusione che pecca di presunzione, ma Mazzeo eccede peggio in sufficienza dopo 3 minuti: traversone d’oro dalla sinistra di Kragl, difesa scavalcata e si ritrova completamente solo sul limite piccolo, ma la svirgola di testa senza convinzione. Non c’è due senza tre e Mazzeo, ben servito da Nicastro, sciupa sottoporta anche al 43’, innescando il contropiede che porta il Pescara in vantaggio: Pettinari lancia Mazzotta al traversone basso dalla sinistra, Mancuso si inserisce al centro e la devia in rete con il piattone destro. 0-1. C’è tempo, prima dell’intervallo, per la risposta d’orgoglio foggiana: Agazzi si libera al tiro dal limite ma la mette fuori a fil di palo.
Oltre al vantaggio, Zeman sorprende anche con il cambio a inizio ripresa: Baez per Capone. Ma sono sempre i diavoli a tenere il pallino in mano e, in due minuti, arrivano nuovamente in porta: Crescenzi si fa saltare dal servizio di Zambelli per Nicastro ma la deviazione del foggiano scuola Pescara termina a lato di un soffio. Il delfino, comunque, non sta a guardare e si riversa in avanti con Pettinari che trova Mancuso nello specchio ma Guarna anticipa in uscita bassa. Più preciso, al 53’, il cross di Kragl, Agnelli si tuffa dai 5 metri ma incorna alto sopra la testa dell’immobile Fiorillo. Nicastro conclude la partita sfortunata con una volè dal limite al 56’, murata da Perrotta in acrobazia: Stroppa cerca più fortuna inserendo Beretta poco dopo. Pugliesi ancora vicini al pari al 67’: Deli, entrato per Greco, taglia tutta l’area con un siluro dal vertice destro e manca il bersaglio di una spanna. Gli abruzzesi restano sempre un passo indietro, Zeman cerca nuovo spunto con il cambio Coulibaly-Valzania per gli ultimi dieci minuti. Piuttosto, invece, deve barricarsi di fronte alle raffiche foggiane del’82’: Perrotta e soci rintuzzano su Mazzeo e Beretta. Parte, poi, il contropiede del Pescara ma Pettinari fa l’egoista in zona goal e tira malamente, ignorando Baez e Mancuso. Foggia con unghie e denti nel finale, Beretta vola sulla sinistra e taglia il cross, Mazzeo è pronto a insaccare a porta vuota ma Perrotta intercetta salvifico. Ci prova anche Deli, in triangolo con Mazzeo e Beretta, cade e chiede il fallo da rigore di Crescenzi ma per l’arbitro Sacchi è tutto regolare. Con una diga schierata, Beretta cerca il colpo da fuori all’88’ ma è più disperazione che potenza. L’ultimo colpo, paradossalmente, tocca al Pescara nel recupero: Baez controlla e tira dal dischetto ma becca in pieno un difensore: sarebbe stato un risultato fin troppo largo.
Il Pescara riparte con una vittoria che convince poco: lontanissima dalla cinquina che, all’esordio stagionale, prometteva faville, oltre che poco rispecchiante quanto visto in campo. Il Foggia ha giocato, la squadra di Zeman ha raccolto, ma 3 punti sono sempre 3 punti e per iniziare il 2018 con il giusto morale vanno più che bene.