Pescara (4-3-2-1): Fiorillo; Vitturini, Fornasier, Mandragora, Zampano; Memushaj, Torreira (46’ Verde, 73’ Cappelluzzo), Verre; Pasquato, Caprari (63’ Mitrita); Lapadula. In panchina: Aresti, Mazzotta, Bruno, Zuparic, Acosta, Selasi. Allenatore: Massimo Oddo.
Brescia (4-3-3): Minelli; Venuti (77’ Morosini), Caracciolo, Calabresi, Castellini; Dall’Oglio, Salifu, Mazzitelli; Kupisz, Geijo (76’ Andrea Caracciolo), Marsura (69’ Lancini). In panchina: Arcari, Coly, Edoardo, Abate, Camilleri, , Morosini, Marsura, Rosso. Allenatore: Roberto Boscaglia.
Reti: 18’ Dall’Oglio, 50’ Memushaj, 76’Lapadula
Arbitro: Jean Luca Sacchi di Macerata (Del Giovane-Villa).
Espulsi: Verre, Mazzitelli
Ammoniti: Salifu, Memushaj, Mazzitelli, Dall’Oglio
Nel giorno dei festeggiamenti per gli 80 anni del club, con cerimonia di vecchie glorie pre-partita e maglia celebrativa, il Pescara di Oddo si gioca un’occasione decisiva per i play-off all’Adriatico contro il Brescia. C’è l’atteso rientro di Caprari, che si affianca a Pasquato alle spalle di Lapadula. Registrata anche la mediana biancazzurra con il recupero di Memushaj, gioie anche in difesa per il ritorno di Mandragora. Le rondinelle non possono perdere lo stesso treno per prolungare le speranze di promozione: Boscaglia si affida a Geijo, Kupisz e Marsura per attentare alla porta di Fiorillo.
Non pago di averne segnati 23, Lapadula vuole ostinatamente il goal in rovesciata e ne prova ben due in apertura di gara. Al 5’ è spettacolare la conclusione indirizzata direttamente sotto l’incrocio dei pali, altrettanto lo è il miracolo del portiere Minelli a deviare in angolo. Al 13’ il bomber del Delfino ci riprova, stavolta per mettere in mezzo per un compagno: blocca ancora a terra Minelli. Una bellissima ma falsa partenza: il Brescia si fa sotto al 14’ con un corner di Dall’Oglio che Geijo indirizza di testa verso la porta, Fiorillo è attento quanto il rivale e respinge di tuffo. Ritmi ed equilibri subito tesi: al 16’ Lapadula torna a concludere ma, da pochi passi, la manda alta dopo una corta respinta di Minelli su una cannonata di Memushaj. Colpo su colpo, un minuto dopo Gejio sfiora di nuovo la rete e il palo, mandandola sul fondo nuovamente di testa. Nella tenzone più estrema, la spuntano gli ospiti al 18’: Torreira sbaglia il controllo fuori area, Dall’Oglio raccoglie, evita due avversari e scaglia il destro ad effetto da fuori che Fiorillo riesce solo a deviare sul palo prima che finisca in rete. 0-1. Il goal incassato viene anche mal accusato dagli abruzzesi che stentano a reagire, complice anche il catenaccio chiuso da Boscaglia davanti a Minelli: Lapadula le prova di ogni, al 35′ si libera di Calabresi e conclude da fuori area di sinistro, chiamando Minelli alla parata a terra, poi reclama un penalty al 37’ sull’intervento dubbio di Castellini in area, ma l’arbitro lascia correre. Lo aiuta più che può anche Caprari, ostinati al pari del bomber, ma la difesa di Boscaglia, nomen omen, è più folta di una foresta alpina e negli spogliatoi si rientra con i bresciani avanti.
Oddo non rimane convinto dall’operato di Torreira e, nell’intervallo, cambia lui e il modulo inserendo Verde, trovando ancora una volta la mossa azzeccata: 5 minuti di spron battuto che procurano un corner, lo batte proprio il romanista che, sul primo palo, trova la testa di Memushaj per l’1-1. L’equilibrio ristabilito rimette il Pescara sul binario lanciato: azione forsennata al 10’st, la apre e la chiude Lapadula che, però, trova nuovamente il volo prolifico di Minelli a deviare sul fondo. L’estremo difensore ospite si ripete, al 14’st, anche su Caprari, volando ancora a mettere la palla in angolo. Sale perfino Vitturini, tanto c’è solo Geijo nella metà campo del Pescara, ma Minelli rintuzza anche il suo tentativo di testa al 16’ st. I legni lombardi segnano il generosissimo Caprari, mandato fuori al 18’st dal fallo di Venuti che lo elimina causa crampi. Entra Mitrita e va subito al traversone in area, non sfruttato per poco da Lapadula ma la manovra, con il rumeno, diviene ancora più fluida e difficile da arginare per il Brescia. Proprio lui, al 22’st, manda Lapadula in porta con un filtrante dalla lunetta, l’italo-peruviano sguscia in velocità tra le maglie, supera anche il portiere e la manda verso la rete, si ritrova sbilanciato, però, al momento della conclusione e la difesa può accorrere a salvare sulla linea. Le maniere degli ospiti non tendono a migliorare e al 28’st Verde viene fatto fuori: esce in barella per una brutta torsione alla caviglia, Oddo brucia l’ultimo cambio inserendo Cappelluzzo. Boscaglia risponde con l’airone Caracciolo per lo spento Gejiko, ma è un altro l’unico protagonista: Gianluca Lapadula, al 31’ della ripresa, scappa all’altro Caracciolo su un lancio lungo, piroetta su se stesso per aggirare l’uscita prepotente di Minelli al limite e la spedisce nel sacco vuoto per il 2-1. Il ribaltamento non appaga i delfini che continuano a spingere senza tregua; non cala nemmeno la trance agonistica e Verre, al 36’st, stecca da dietro Morosini, appena entrato per Venuti, e viene espulso direttamente. Delfino in 10 per gli ultimi 10, rischia il nuovo pareggio al 38’st per l’occasione apparecchiata lunga da Salifu, Caracciolo scappa ai centrali e la controlla d’eleganza in area ma Fiorillo si fionda sulla palla e la spazza in sicurezza. Si scontrano, al 40’st, Cappelluzzo e Dall’Oglio, il bresciano deve uscire e, senza più cambi, anche Boscaglia termina la partita con l’uomo in meno. Saltano gli schemi, si attacca da entrambe le parti, Zampano serpeggia e conclude in area al 43’st ma trova il muro blu, Lapadula, dall’altra parte, non si risparmia nel recupero difensivo per salvare il risultato. Ci prova anche Kupisz, senza pathos dal limite e la sparacchia fuori, più preciso Pasquato che, al 90′, sfiora il legno con un sinistro a girare, grazie al supporto di Lapadula e Cappelluzzo. Thrilling finale, secondo giallo e rosso anche a Mazzitelli nei cinque di recupero. Si crea lo spazio, quindi, per gli ultimi assalti biancazzurri: Lapadula invita Cappelluzzo al tap-in facilissimo, dopo la cavalcata per il cross di Memushaj sulla destra, il giovane attaccante la deve solo spingere dentro ma si fa clamorosamente recuperare in tackle da Kupisz. Gli ultimi scampoli li amministra, sullo spicchio del corner, sempre Lapadula, un leone a proteggere la palla da mezzo Brescia all’arrembaggio: tutta sua la festa al 90′.
Festeggiamenti plurimi: 80 anni di storia, 24esima rete stagionale (senza rigori) per Lapadula, indiscusso protagonista della stagione biancazzurra, e quarto posto agguantato, al pari del Bari che impatta con il Modena. Davanti a 10mila tifosi, Leo Junior e Giovanni Galeone, il Pescara bagna di champagne il 64 punti, frutto di cinque partite vincenti consecutive e di uno stato di grazia recuperato.