Vicenza (4-3-3): Vigorito; Laverone, Sampirisi, El Hasni, D’Elia; Vita (70’ Pinato), Urso (46’ Modic), Cinelli; Galano, Raicevic (63’ Gatto), Giacomelli. In panchina: Marcone, Bianchi, Vio, Crestani, Massaro, Pettinari Allenatore: Pasquale Marino
Pescara (4-3-1-2): Fiorillo; Fiamozzi, Fornasier, Zuparic, Zampano; Benali (76’ Mandragora), Torreira, Memushaj; Valoti (46’ Verre); Cocco (57’ Caprari), Lapadula. In panchina: Aldegani, Bunoza, Mignanelli, Selasi, Mitrita, Cappelluzzo. Allenatore: Massimo Oddo
Reti: 49’ Raicevic, 65’ Lapadula, 77’ Memushaj, 95′ Gatto (rig)
Arbitro: Ivano Pezzuto di Lecce (Soricaro-Villa)
Espulsi: Laverone, Memushaj
Ammoniti: Memushaj, Cinelli, Sampirisi, Vita, Giacomelli, Mandragora, Caprari
Al Menti per allungare la striscia positiva con il ritorno alla vittoria, dopo due pareggi, Oddo continua a calibrare il suo Pescara: pacchetto difensivo “blindato”, altrettanto quello offensivo, sperando nel goal dell’ex Cocco e nel tanto atteso primo in biancazzurro per Lapadula. Gli aggiustamenti del tecnico biancazzurro, ancora una volta, sono in mediana: Valoti promosso dietro le punte, schiera Torreira e Benali nella zona d’interdizione. Grande ex di giornata è anche il tecnico Marino, andato via da Pescara con l’amaro in bocca e ancora indignato per la cessione del bomber Cocco ai Delfini; lo ha ben rimpiazzato, però, con Giacomelli, a sua volta ex Pescara, nel tridente con Galano e Raicevic.
Sono proprio gli attaccanti del Vicenza i protagonisti di un avvio choc per la squadra adriatico. Solo 3 minuti e Galano si accentra e tira in porta, con Fiorillo costretto a salvarsi con il ginocchio per respingere botta e sorpresa. Molto meno lucido l’attacco del Pescara, che al 4’ risponde con il primo ingresso di Cocco in area, il portiere Vigorito gli esce contro e gli toglie la sfera dai piedi ma la manda su quelli di Lapadula che si fa risucchiare nella mischia e perde l’occasione. Sorpreso dal precoce arrembaggio, gli ospiti non riescono a contenere gli affondi sulle fasce, così al 9’ Giacomelli riesce a scagliare un destro velenoso dai 20 metri che taglia tutta l’area e manca il palo di un nulla. Il numero 10 vicentino si ripresenta sullo stesso corridoio un minuto dopo, entra in area e si libera di Fornasier con una finta a frenare, accorre in recupero Torreira ma prende le gambe e non la palla e per l’arbitro Pezzuto è rigore: dal dischetto va lo stesso Giacomelli ma tira centralissimo, Fiorillo non si muove nemmeno e la blocca con le gambe. Il penalty sprecato ridimensiona la squadra di Marino e i ritmi scendono, prova a risalire il Pescara al 29’: Cocco fa la boa dalla lunetta, si tira addosso la difesa e con una puntina d’astuzia lancia Lapadula in area da solo contro Vigorito ma l’ex Teramo cicca l’angolazione e becca in pieno il portiere, divorandosi a sua volta il vantaggio. La tela del gioco si fa più rada dopo una prima parte di match ad alta tensione; il thrilling ritorna al 41’, quando Vita entra dalla sinistra dell’area senza opposizione della difesa sbilanciatissima, Fiorillo deve uscirgli contro e viene scavalcato con un pallonetto indirizzato al palo opposto, prova Galano a correggerla in rete ma interviene scoordinato e Zampano riesce a tuffarsi sulla linea di porta per deviarla in angolo. Il finale del primo tempo e solo una botta da fuori per parte: D’Elia da una, Torreira dall’altra, ma entrambi la mettono sul fondo di poco.
Nell’intervallo, entrambi i tecnici cercano di risvegliare le proprie formazioni: Oddo con Verre per Valoti, Marino con Modic per Urso. Vispo come dall’inizio rimane Giacomelli, che in 60 secondi torna in percussione sulla sinistra dell’area e con il cross basso trova il rimorchio di Vita, ottimo lo scambio ma Fiorillo rimane in piedi fino all’ultimo e riesce a respingere ancora una volta con i piedi. Giacomelli non ci sta allo spreco, aspetta solo due minuti per tornare in area e concludere personalmente, il tiro è violento ma finisce altissimo. Il Delfino è di nuovo in affanno, fin qui retto solo dal suo portiere, ma al 4’st deve capitolare anche lui: El Hasni invita Raicevic sui 20 metri, il montenegrino gira una frustata che si infila all’angolino alla sinistra di Fiorillo, fulminato dalla saetta imprendibile ed è 1-0. Oddo corre immediatamente ai ripari inserendo Caprari per Cocco, ancora lontano dal bomber da 20 goal della scorsa stagione. Rischia di dover sostituire anche Zampano, che attorno al 15’ della ripresa deve uscire a bordo campo per un sospetto stiramento; rientra, invece, al 20’st e va al traversone dalla sinistra che pesca Lapadula in elevazione sul palo opposto, lo stacco di testa è sontuoso nonostante l’uscita di Vigorito, il contrasto tra i due è dubbio la ma palla va in rete e Pezzutto convalida l’1-1. Veementi le proteste dei veneti nei confronti di Lapadula anche al 28’st, quando se ne va in contropiede sulla destra dopo un contrasto sulla trequarti, El Hasni rimane a terra ma lui prosegue dritto verso l’area, e conclude una prima volta, il tiro viene respinto da un difensore, c’è Caprari da servire al centro ma Lapadula ribadisce con il sinistro, Vigorito si tuffa e blocca a terra. L’altalena del Pescara torna in alto, la squadra di Oddo si ricompatta e ricomincia ad attaccare i ranghi uniti: al 33’st è Verre a dare spettacolo, con una giravolta sulla palla dal limite dell’area apre il varco capitano sulla destra a Memushaj che angola il destro a fil di palo, Vigorito non può nulla ed è 1-2. La rimonta pescarese fa saltare i nervi ai padroni di casa, scappa qualche manata di troppo, Pezzutto sorvola fino alla fine, quando Laverone colpisce con il gomito in faccia Torreira e viene espulso. Pescara in vantaggio anche numerico a pochi minuti dal 90′, ma non finisce qui perché Pezzuto si regala 5 minuti di recupero da incubo. Al 91′ è il Delfino che grida al rigore per contatto dubbio nell’area del Vicenza, con Torreira che finisce a Terra, ma il fischietto di Lecce giudica tutto regolare e fa proseguire, capitan Memushaj perde il controllo e blocca la ripartenza biancorossa con un fallaccio, e si becca a sua volta il secondo giallo. Entrambe le squadre in dieci, il Pescara prova ad amministrare fino alla fine ma al 95′ deve chiudersi in corner, sulla battuta Pezzuto vede un fallo su Pinato e stavolta fischia il penalty a favore del Vicenza: Gatto realizza dal dischetto ed è il 2-2 finale, tra le proteste furibonde dei biancazzurri..
Il finale più assurdo con il risultato più giusto: troppi gli errori del Pescara in avanti, da tradursi in occasioni sprecate, altrettanti quelli dietro, con Fiorillo e Zampano bravi e fortunati nell’arginare le azioni create e altrettanto sprecate dalla squadra di Marino. Arbitro a parte, la rimonta completata avrebbe dato agli uomini di Oddo quella spinta necessaria per affermarsi come squadra “pesante”, ma l’ingenuità pagata extra-time dimostra leggerezze ancora da sanare. Sei punti in cinque gare e la rete tanto attesa di Lapadula fanno pendere ancora la bilancia dalla parte giusta, ma con le briciole non si supera l’inverno.