Napoli. Una sconfitta che fa male: Il Chieti Calcio Femminile perde in trasferta contro il Vapa Virtus Napoli per 3-1.
Non è stata una buona prestazione per le neroverdi: andate al riposo sotto di una rete, hanno subito il raddoppio alla mezzora della ripresa, trovando poi la forza di accorciare le distanze con Libutti. L’illusione di aver riaperto il match è però durata poco più di un minuto e, una volta subita la terza rete, il Chieti non ha saputo nel finale trovare la forza per provare la rimonta.
Nella prima frazione di gioco non si registrano grosse occasioni da rete. Il Chieti però ha la palla per passare subito in vantaggio al 1′: una giocata in verticale di Di Sebastiano pesca Scioli che opera un bel taglio e, con il portiere in uscita a terra, cerca di chiudere con il sinistro, ma non centra lo specchio della porta con il pallone che passa a fil di palo. Chissà come sarebbe potuta cambiare la partita con un gol segnato nelle fasi iniziali del match, ma si sa che il calcio non è fatto di “se” e dunque la realtà è stata poi ben più diversa. Dopo questa grande occasione per circa quindici minuti si registra il predominio territoriale da parte neroverde: le padrone chiuse si chiudono bene e rimanevano compatte dietro e non regalano però palle gol. Il Chieti rimane costantemente nei paraggi dell’area avversaria, ma non riesce a scardinare la difesa. Verso la metà del primo tempo la partita comincia a cambiare un po’ volto. Le ragazze di Mister Di Camillo iniziano a soffrire le iniziative delle avversarie e qualche rilancio trova il centrocampo teatino leggermente sguarnito e la difesa non attenta. Nonostante tutto il Chieti riesce comunque a costruire un’altra buona occasione con un tiro-cross che colpisce la parte superiore della traversa con il pallone che esce poi sul fondo. Ancora Chieti con Di Sebastiano che si invola sul settore di sinistra, ma tira alle stelle. Alla mezzora su un’azione in orizzontale a circa 25 metri dalla porta un fallo di una giocatrice del Chieti provoca il gol del vantaggio della squadra di casa firmato con una magistrale esecuzione direttamente su calcio di punizione da D’Avino che mette la palla nel sette passando sopra la nostra barriera: nulla può fare Falcocchia su una parabola perfetta come questa. Senza ulteriori grandi emozioni si va al riposo con il Vapa in vantaggio per 1-0.
La ripresa si apre con le due squadre che si affrontano a viso aperto. Il Chieti cerca di imporre il gioco, però si fa sorprendere dall’aggressività del Vapa che chiude ogni spazio con grande grinta ed efficacia. Al 28′ arriva il raddoppio delle padrone di casa con un destro a giro sul secondo palo da circa 20 metri di Di Marzo. Immediata la reazione delle neroverdi che trovano la rete del momentaneo 2-1: l’azione ha origine da un’entrata in area di Giulia Di Camillo che, palla al piede in mezzo a due avversarie, viene atterrata. Sarebbe un rigore ineccepibile, ma l’arbitro lascia proseguire il gioco e su un cross in mezzo Libutti mette di destro a giro sotto la traversa. A quel punto mancano circa cinque minuti più recupero dunque ci sarebbe stato il tempo per raddrizzare il punteggio. Arriva invece la mazzata per il Chieti che dopo circa un minuto viene fulminato da un contropiede concluso da D’Avino con un tiro imparabile in diagonale ad incrociare sul secondo palo. Si prova di nuovo a reagire e c’è ancora spazio per un tiro di Coscia sul finale con il pallone che però si spegne fra le mani del portiere. Finisce 3-1 per il Vapa Napoli che festeggia una vittoria importante e di prestigio. Per il Chieti una giornata storta da dimenticare in fretta. Ora c’è la pausa di quindici giorni e poi tre partite difficilissime per le neroverdi: in sequenza prima in casa contro il Pescara e poi due trasferte con il Salento e il Napoli.
Queste le parole di Mister Lello Di Camillo a fine partita: “Quando le cose girano poco sembra quasi che l’avversario corra tre volte più di noi. Loro sono state pericolose sulle ripartenze: quando cercavamo di prendere un certo predominio in campo si coprivano e con qualche rilancio ci trovavano impreparati. Mi aspettavo di più dalla mia squadra, ma abbiamo dei limiti coi quali dobbiamo fare i conti: la realtà è diversa da quella che ogni tanto immaginiamo. Il Vapa Napoli ha fatto ciò che era nella sue possibilità, ma la differenza fra noi e loro è stata nel fatto che loro ci hanno creduto di più col passare dei minuti prendendo sempre più coraggio. Sicuramente si aspettavano di avere di fronte una squadra più forte e una prestazione migliore da parte nostra. Hanno trovato il gol che ha dato loro ulteriore forza e hanno dimostrato nel corso dei novanta minuti di avere più voglia di vincere, alla fine hanno meritato i tre punti. Erano messe meglio in campo, sono state aggressive, scaltre e furbe, tutte qualità che servirebbero anche a noi. Devo però dire che ogni ragazza del Vapa aveva forse dieci anni in più di ognuna delle nostre. C’è da sperare che col passare del tempo anche le giovanissime che ho in squadra comincino ad acquisire queste caratteristiche che sono di fondamentale importanza per giocare questi campionati. Cosa potrà dare il Chieti in questo campionato? Dipenderà da tanti fattori che si manifesteranno durante il percorso. Sapevamo fino ad un mese fa, nel momento in cui abbiamo giocato la Coppa Italia, che la nostra squadra con due o tre pedine sarebbe potuta essere competitiva per questo campionato che è un po’ più sotto il livello di qualità di quello dello scorso anno. Non che potessimo essere alla pari del Napoli che ritengo essere la più attrezzata, ma potevamo stare comunque lì in classifica. Da un mese a questa parte le cose anziché cambiare in positivo, si sono evolute in negativo: quegli arrivi non ci sono stati perché per un motivo o per un altro non si sono concluse le trattative. Abbiamo dovuto fra fronte a delle perdite importanti: Vukcevic è da più di un mese via per problemi familiari, Benedetti convive con un infortunio da circa quaranta giorni (ha giocato un quarto d’ora con il Potenza e ha stretto i denti contro il Vapa disputando il primo tempo e qualche minuto del secondo). Anche Gangemi ha problemi fisici ed è stata assente gran parte del precampionato. C’è anche Carmosino che abbiamo perso, ha problemi fisici e qualche problema personale. Il gruppo delle esperte in questa maniera si riduce di tanto. Probabilmente quelle che sono ancora a disposizione, condizionate forse dalla negatività del momento, rendono ancora di meno rispetto a quanto potrebbero. Il resto della rosa comprende quasi tutte ragazzine: abbiamo fatto questa scelta un po’ forzata e un po’ voluta. La rosa è abbastanza ristretta, molto giovane e con tanti limiti. Sappiamo che già perdendo due partite potremmo essere fuori dai giochi, una l’abbiamo già persa. Le problematiche ci sono ancora e non so quando le potremo risolvere. Vogliamo lottare per cercare di raggiungere la migliore posizione possibile in classifica, vedremo in futuro cosa succederà. La domenica è normale che dalle ragazzine vengano fuori questi limiti dei quali parlavo e poi si può anche perdere la partita: ci si deve lavorare per portare qualcuna di loro ad avere più voglia, stimoli e cattiveria nel tempo. Questo sarà il Chieti del futuro. Sicuramente non ci saranno rinforzi perché le strade che avevamo praticato non hanno dato frutti, si andrà avanti così. A dicembre se ci sarà qualcuna qui in zona da poter prendere lo faremo, altrimenti andremo avanti come siamo ora. I tifosi e la città sicuramente non potranno aspettarsi un campionato di vertice: è un momento difficile da superare insieme, il tutto ci impone di volare basso acquisendo l’umiltà giusta che ci serve per giocare a calcio e poi magari si spera che il lavoro fatto con le giovani potrà fare da base per costruire una squadra competitiva. Non possiamo promettere altro perché ci sono difficoltà a portare giocatrici in rosa, abbiamo problemi interni. La dea bendata poi non ci sta aiutando visto che avere parecchie ragazze importanti per la squadra non a disposizione influisce sui risultati.
Dà fastidio perdere partite come quella con il Vapa perché, nonostante le nostre carenze, era una compagine alla pari con noi e abbiamo regalato la partita. Andiamo dopo la pausa incontro a match difficili: quello con il Pescara, che ci ha già dimostrato di essere una squadra valida nell’incontro in Coppa Italia, poi abbiamo due trasferte molto difficili, Salento e Napoli. In questo momento in cui non abbiamo la rosa al completo e affrontiamo tante problematiche diventa tutto più duro: il calcio è questo, bisogna avere la forza di superare questi periodi, saper aspettare, non sempre si può vincere. Abbiamo vissuto un ciclo vincente, ora ne stiamo affrontando un altro più complicato, difficilmente si torna a gioire in fretta, ci vorrà tempo e si dovranno incastrare insieme tanti dettagli per tornare in alto. Intanto è importante avere una base giovane, poi ciò che si riuscirà ad ottenere dipenderà sia da noi che soprattutto dalle ragazze che ci dovranno mettere il massimo impegno: la società è sempre disponibile, fa affrontare le trasferte nel migliore dei modi, la società dunque c’è. Ci troviamo di fronte ad una carenza di numero di giocatrici, cercheremo di migliorare quelle che abbiamo a disposizione: dovremo tenerci stretto il gruppo sia quando vinceremo che quando perderemo. Spero che “il contorno” non sia tanto esigente da non capire le difficoltà che ci sono ora e che si dovranno risolvere: i tifosi che ci seguono dovranno essere pazienti a saper prendere i colpi bassi come noi li stiamo prendendo in campo … starà poi a noi cercare di tornare ad essere una squadra più bella da vedere. C’è una pausa ora, poi avremo il derby con il Pescara in casa e due trasferte consecutive. Le pause di solito fanno male, ma calcolando che noi difficilmente recupereremo delle ragazze durante questi giorni prossimi, non cambierà molto. Accumuleremo magari rabbia dentro vita la brutta prestazione fatta a Napoli, avremo quindici giorni per sfogarla. L’infortunio di Benedetti si sta rivelando più complicato del previsto: l’ho gestita in queste condizioni per un mese e non credo possa tornare in forma durante questa pausa. Non possiamo pensare per ora di avere a disposizione Vukcevic e Carmosino. Potrebbe migliorare la situazione fisica di Gangemi. Abbiamo vinto finora contro il Bellante in Coppa che non era una squadra altamente competitiva in quel momento, ora sta facendo buoni risultati, poi contro il Potenza che è una squadra veramente debole e nel primo tempo con loro non abbiamo neanche espresso tanto gioco. Le due sconfitte sono arrivate a seguito di brutte prestazioni: in entrambe le occasioni, Pescara in Coppa e Vapa in campionato, abbiamo meritato di perdere. Si cerca di prendere il lato positivo, vista la qualificazione in coppa ottenuta, ma comunque le prestazioni negative rimangono nella mia mente e faccio i conti con la realtà: non siamo in questo momento competitivi, ci vorrà tanto lavoro, le giovani devono crescere ed impegnarsi, non posso neanche pretendere troppo altrimenti le perderei, questo è un calcio che funziona così. La speranza è che col tempo si rendano conto di stare giocando in un campionato importante. Le più esperte, che hanno calcato palcoscenici diversi e più importanti, devono capire che stanno vivendo una realtà ben diversa e ci si devono calare al meglio, sono loro che devono fare la differenza, devono affrontare il tutto con la dovuta umiltà senza la fretta di voler fare chissà che cosa.
Se si raggiunge un risultato che per l’Abruzzo è storico, se non si ha una base ed un’intelaiatura solida e pronta per poterci restare è normale che ci si incanali verso la parabola discendente. Ci sono stati anche fattori sfortunati, come ad esempio il rinnovamento dei campionati: ci siamo capitati dentro, ma lo devi saper gestire e affrontare al meglio. Giochiamo ora un campionato nazionale strano e duro: c’è una squadra a mio giudizio più forte di tutte le altre, il Napoli, che penso la farà da padrona, poi ci sono tre o quattro discrete, due o tre impresentabili e noi faremo del nostro meglio per arrivare nella migliore posizione possibile a fine stagione. Il derby che disputeremo fra due settimane potrà portare autostima in più alla squadra che lo vincerà. Il Pescara finora ha disputato due partite cogliendo un buon pareggio in Salento su un campo sempre abbastanza ostico, poi ha vinto in casa con punteggio largo contro una squadra che non dico sia come il Potenza ma quasi: è stato finora un percorso buono, il punto in Salento però per me vale molto di più della vittoria ottenuta con tanti gol. Sarebbe stata anche per noi la stessa cosa se avessimo riportato un punto da Napoli , siamo invece un passettino indietro al Pescara per ora. Per quanto riguarda l’organico anche loro sono partiti fra tante difficoltà, hanno avuto problemi a formare la squadra perché gran parte del gruppo dello scorso anno è andato via. Non hanno il nostro blasone: siccome la Serie A per noi è ancora fresca (ci siamo stati appena due anni fa) le altre squadre ci vedono come una compagine titolata e forte, non conoscono invece i nostri veri problemi attuali. Il Pescara è riuscito come noi a mettere insieme la rosa di 19-20 elementi, ha discrete individualità e ragazzine promettenti. Secondo me Chieti e Pescara si possono equivalere ora come ora: se prima della Coppa Italia pensavamo di poterli battere, poi il campo ha dimostrato il contrario. Adesso loro vengono da una fase positiva di grande entusiasmo perché hanno iniziato bene il campionato. Noi viviamo un momento più deludente perché pensavamo di fare meglio a livello di allestimento di squadra invece ci siamo ritrovati a non riuscirci al meglio, abbiamo anche delle problematiche da affrontare per gli infortuni e le assenze. Sulle ali dell’entusiasmo ora sono forse più avvantaggiati loro di noi. Il derby però è sempre il derby, lo giocheremo nel nostro stadio a Chieti, siamo più abituati a giocarci rispetto al Pescara. Prevedo una partita equilibrata: se lo dovessimo vincere noi ci potrebbe stare, se lo dovessero vincere loro anche. Chi vincerà avrà un’iniezione di morale in più. Vedo sinceramente le due squadre orientate ad un campionato tranquillo, nelle posizioni fra quarto, quinto e sesto posto. Se noi all’inizio potevamo avere qualche illusione in più, ci stiamo ora un po’ ridimensionando tornando all’idea di raggiungere la migliore posizione possibile. Per come sono partiti loro quel tipo di classifica potrebbe essere un ottimo risultato, nulla toglie ovviamente che potrebbero fare anche meglio. Dopo Napoli, Grifone e Ludos, noi e il Pescara saremo lì. Dovremo essere bravi noi ad uscire da questo momento un po’ negativo, loro stanno vivendone uno più positivo, ma sarà una partita da giocare, aperta a tutti e tre i risultati a mio giudizio. Giocheremo a Chieti, potrà essere un’arma in più per noi, spero che sia una partita divertente. Mettere in mostra un bel calcio per noi sarebbe importante”.