IVPC DEL FES AVELLINO – LIOFILCHEM ROSETO 68-77 (16-14; 11-24; 23-18; 18-21)
AVELLINO: Venga, Caridà 12, Bianco 4, Petrucci 10, Valentini 4, Arienti, Carenza, Eliantonio, Marra, Vitale. Coach Giovanni Benedetto.
ROSETO: Ronca n.e, Fiusco n.e, Zampogna 6, Dincic 13, Morici 10, Seck 3, Mastroianni, Amoroso 10, Di Emidio 9, Natalini, Santiangeli 26. Coach Danilo Quaglia
Tiri da due Avellino 21/30, Roseto 19/28. Tiri da tre 8/25, 10/22. Tiri liberi 2/4, 9/18. Rimbalzi 24(20+4), 29 (23+6)
Vittoria di spessore per la Liofilchem Roseto, che viola il Pala Del Mauro avendo la meglio 68-77 sull’IVPC Del Fes Avellino nello scontro fra due nobili decadute del basket italiano. Terzo successo consecutivo per i ragazzi di Quaglia, oggi convincenti per buona parte del match. Pur accusando qualche piccolo black-out e commettendo alcune ingenuità di troppo, partita dopo partita sta iniziando a venire fuori il talento di Santiangeli, assieme alle qualità che Dincic aveva già mostrato in A2; fra i protagonisti del successo odierno Amoroso, impiegato anche oggi per oltre 30’: eventualità che nei propositi di inizio stagione sarebbe dovuto accadere assai di rado considerando le sue 42 primavere.
Pronti via e subito a segno Avellino con Carenza, un ex. Roseto soffre terribilmente in avvio le difese disegnate dal coach di casa Benedetto. Così gli irpini scappano sul 6-0 con due canestri di Eliantonio. I biancazzurri si sbloccano dopo quasi 4’ con Santiangeli e si rifanno sotto con un 2+1 di Dincic. 9-5 al 5’ dopo la tripla di Vitale. La Liofilchem riesce a riportarsi in parità sull’11-11 100”più tardi con Santiangeli, per poi vivere un momentaccio che la Del Fes non sfrutta a dovere, non riuscendo ad allungare oltre le cinque lunghezze. Così il primo quarto termina 16-14.
Il quintetto di Quaglia spreca ad inizio frazione per tre volte la tripla del sorpasso. Dopo altri due punti siglati da Arienti, arrivano due bombe di Zampogna che regalano il primo vantaggio alla formazione ospite sul 18-20. Avellino però non ci sta e si assiste ad una fase di grande equilibrio ben rappresentata dal punteggio del 15’ sul 25-25. La Liofilchem, pur catturando diversi rimbalzi offensivi che garantiscono ulteriori possessi, sparacchia con insistenza da tre punti senza risultati troppo positivi. A parti inverse però gli errori sono anche più marchiani e così Benedetto chiama time-out sul 25-29 a tre minuti circa dall’intervallo lungo. Non si arresta il momento no degli irpini, che sprofondano prima del rientro negli spogliatoi, che vede Roseto volare sul +11, 27-38 al 20’, con Santiangeli autore di 15 punti.
Al rientro in campo la Liofilchem continua a fare la voce grossa e con Amoroso e Morici si porta sul +15. Avellino improvvisamente pone fine al parzialone negativo (2-17) con le bombe di Eliantonio e Petrucci (altro ex), che riportano il divario al di sotto della doppia cifra: si tratta di un fuoco di paglia perché Roseto in un amen mette in atto un ulteriore allungo certificato dal siluro dalla lunga distanza di Di Emidio che vale il 35-50. Gli ospiti sembrerebbero in tutto e per tutto padroni del campo, ma così non è perché, anche a causa di un fallo tecnico fischiato alla panchina rosetana, Avellino mette a segno un parziale di 6-0 ed avrebbe altre opportunità per accorciare ancor di più. Nel momento del bisogno Valerio Amoroso tira fuori dal cilindro una tripla, subendo anche un fallo (non concretizzato poi col libero aggiuntivo). Gli irpini però tornano a crederci e riaprono la partita chiudendo il periodo sul 50-56.
Il primo minuto della frazione finale va via senza sussulti, poi arriva un botta e risposta Zampogna-Bianco, che tiene invariate le distanze. Caridà si arresta nell’area pitturata realizzando il -4 ma sprecando il libero supplementare. Roseto fatica a fare male alla difesa ospite ma allo scadere dei 24” trova una bomba quanto mai provvidenziale con Santiangeli, che poi concretizzerà dalla lunetta il tiro della carità conseguente al tecnico all’indirizzo di Bianco. Roseto +10 a 6’ dalla fine ancora con Santiangeli. Lo 0-6 di parziale firmato dal numero 33 biancazzurro viene interrotto da un libero di Caridà; a parti invertite arriva però la bomba di Amoroso che vale il +12. Avellino non demorde e realizza sette punti in poche decine di secondo: 62-67 e time-out Quaglia a 4’37” dal termine. Pausa benevola perché Di Emidio colpisce subito da tre mentre Caridà non è in grado di emularlo. Sono nove i punti di vantaggio per la Liofilchem al 37’. Divario che permane all’inizio dell’ultimo minuto, in cui i biancazzurri non corrono più rischi e chiudono vittoriosi 68-77.