Coach Stefano Rajola sceglie Caverni in regia con Leonzio e Potì esterni ed il tandem Capitanelli-Micevic sotto canestro per dare il via all’avventura playoff. Il match è subito vibrante ed intenso, come solo una partita playoff sa essere sin da Gara 1. L’asse Caverni Potì produce il primo break dei padroni di casa, che dopo 2’30” sono avanti di 5 punti (8-3). La panchina calabrese chiama il primo timeout di giornata dopo 4′, appena dopo una bomba di Big Cap a mantenere il +5. La Viola, però, è squadra esperta ed abituata a calcare determinati palcoscenici e, nonostante si carichi presto di falli, si produce nel sorpasso (13-14) a 3’30” da fine prima frazione. Coach Rajola interrompe l’inerzia favorevole agli ospiti con il suo primo timeout e dando il via alle rotazioni, scegliendo Carpanzano e Serafini dalla panchina per Caverni e Micevic (poi entreranno anche Pedrazzani e Gay). Cinque punti di Potì e tre di Carpanzano riportano avanti Pescara, che chiude il quarto avanti per 21-16.
L’inizio della seconda frazione è favorevole ai reggini, che sfruttano alcuni errori dei padroni di casa e si rifanno sotto. Il collettivo biancorosso però non molla e vola sul +12 a metà tempino con il quintetto piccolo. Coach Rajola continua con le sue rotazioni, alcune delle quali condizionate dai falli, anche nella seconda parte di quarto ma la Viola ha un sussulto d’orgoglio e regala un break che manda al riposo le squadre sul punteggio di 36-32.
L’inizio del terzo quarto non è dissimile dalla fine del secondo, con Reggio Calabria che piazza un nuovo break e firma il sorpasso (36-38) dopo 1’30”. Pescara è già carica di falli: Serafini ne ha 4 a referto, Pedrazzani, Gay e Potì 3 ciascuno, ma c’è l’immediato sorpasso: l’Amatori è viva e non molla. Un tap-in di Caverni a metà frazione riporta avanti la squadra del presidente Di Fabio di 5 lunghezze, poi Ale Potì sale in cattedra ed esalta gli sforzi del collettivo con un paio di giocate d’autore, una offensiva ed un’altra difensiva. Una bomba di Leonzio, con dedica al cielo, firma il +10 (50-40) a 2′ da fine tempino e costringe coach Mecacci a chiamare la sospensione per bloccare l’inerzia favorevole a Pescara e ricompattare i suoi. La mossa sortisce gli effetti sperati con due bombe Reggio riesce a ridurre il gap a 4 lunghezze. E’ la volta di coach Rajola a chiedere il timeout a 1′ dall’ultimo quarto, ma Reggio rosicchia ancora 1 punto.
Gli ultimi 10 minuti di gara si aprono dunque sul 50-47. La Viola acciuffa il pari dopo 1’30”, dando il via ad una serie di sorpassi e contro-sorpassi. Un brutto colpo ricevuto al naso da Potì, fino a quel momento straripante, mette fuori dai giochi l’esterno, costretto ad abbandonare la contesa a 6’30” dalla sirena dopo aver perso parecchio sangue. L’interruzione del gioco, per prestare soccorso al numero 10, dura parecchi minuti. Alla ripresa delle ostilità Pescara tocca il + 5 di vantaggio, ma la Viola a 2’30” dalla sirena rimette la testa avanti prima del libero di Carpanzano per la nuova parità (63-63). Un gioco da tre punti di Vitali, dopo due possessi Amatori sbagliati, consente ai calabresi l’allungo che risulterà decisivo. E quando a Serafini viene sanzionato il quinto fallo a 38” dalla fine l’esito della gara appare ai più scritto.