Lutto nel mondo del basket abruzzese ed in particolare in quello rosetano. Antimo Di Biase ha perso la sua battaglia con una grave malattia contro la quale combatteva da tempo.
Era nato ad Atri nel 1962. Uomo con il basket nel sangue, Di Biase è stato protagonista nel mondo della palla a spicchi in vari ruoli: è stato giocatore nella sua Roseto, dove ha anche allenato la prima squadra, è stato responsabile del settore giovanile e ricoperto ruoli in ambito dirigenziale; ma è stato amatissimo anche altrove, come quando è stato fra gli artefici della scalata dell’Atri fino alla serie B come direttore sportivo a cavallo fra gli anni ’90 e 2000.
Competente, appassionato e sensibile, Di Biase è stato apprezzato e rispettato anche al di fuori della sua terra d’origine.
In tanti in queste ore lo stanno ricordando con affetto, anche attraverso messaggi sui social.
‘La Pallacanestro Roseto si stringe attorno alla Famiglia Di Biase per la prematura scomparsa di Antimo, uomo di basket da sempre, figura storica della pallacanestro rosetana sia da giocatore che da allenatore’, si legge in una nota della Liofilchem Roseto, ‘La città di Roseto oggi piange la scomparsa di un uomo che ha dato tanto al basket del territorio, lavorando sempre con passione e dedizione, soprattutto con i più giovani. Le più sentite condoglianze da tutto il mondo cestistico biancazzurro’.
Cordoglio anche da parte del Comitato Regionale della FIP Abruzzo, con un messaggio diffuso dal presidente Francesco Di Girolamo.
“La notizia con la quale ci siamo svegliati questa mattina è una di quelle che non avremmo mai voluto sentire.
Per chi conosce e ama la pallacanestro Antimo Di Biase è stato un rappresentante di quella generazione di giocatori rosetani protagonisti non di una partita qualsiasi, ma di uno spareggio diventato “leggenda”, quello tra la Mainterm Roseto e Palestrina, che valse la promozione in B1 a Roseto.
Mi hanno raccontato che fu proprio Antimo ad organizzare lo scherzo di scendere dal pullman, una volta tornati a Roseto accolti da un bagno di folla, bendati ed incerottati, per simulare gogliardicamente un’aggressione dopo la partita.
Lasciato il basket giocato è stato allenatore della “sua” Roseto in B2, e ancora Vasto, Atri, Ascoli, San Benedetto e Molfetta.
Amava il basket, Roseto, i giovani.., e la sua prematura scomparsa fa calare in tutti noi un velo di tristezza.
Riposa in pace Antimo!”
La camera ardente è stata allestita nella Casa Funeraria Antonio Ruggieri in via Bolivia di Voltarrosto (orario continuato 8:30-19:30).