A caccia dell’undicesima vittoria: a Chieti arriva il Modo Volley

Chieti. Ennesima sfida contro una squadra laziale per le neroverdi, reduci dalla convincente vittoria 3-0 sul campo della Virtus Roma: al di là dei parziali netti (18-25, 9-25, 17-25), l’impressione è stata quella di vedere una squadra più intensa e dal ritmo di gioco più alto, in cui hanno trovato spazio (e non a gara conclusa) anche ragazze partite dalla panchina.

 È stato dunque ottimo il debutto di Giorgio Nibbio, il tecnico giunto a Chieti subito dopo Natale e che ha cercato di lasciare sin da subito la propria impronta su una squadra che aveva comunque già raccolto 27 punti su 30 a disposizione. Ottenuta la decima vittoria stagionale contro la Virtus, la CO.GE.D. cercherà dunque l’undicesima vittoria in dodici giornate, contro una squadra da non sottovalutare. Il Modo Volley Grottaferrata aveva iniziato il campionato con ben altre ambizioni, poi ridimensionate a causa di infortuni e un po’ di cattiva sorte. A Chieti, le laziali daranno certamente battaglia, ma la CO.GE.D. non vuole permettersi passi falsi, cercando al contempo di far vedere ulteriori segnali di miglioramento negli schemi e negli accorgimenti tattici dettati dal nuovo allenatore. Tra le protagoniste ci sarà anche Teresa Frate, entrata in campo nel secondo set nella gara contro la Virtus Roma e autrice in quell’occasione di due punti:

 “La sconfitta contro Orsogna non ci ha certo fatto piacere, ma sicuramente ci ha fatto crescere come gruppo: ci siamo unite più di quanto non lo fossimo prima, tutte, indistintamente, e questo è molto positivo perché solo il lavoro di squadra può farti raggiungere i traguardi prefissati. Poi, con l’arrivo di Giorgio Nibbio sono cambiate molte cose. Innanzitutto l’approccio mentale, in primis agli allenamenti, in quanto sappiamo che ora dobbiamo lavorare parecchio, e questo ci porta ad essere molto concentrate: sono tutte cose che ci portiamo in gara perché, si sa, gli allenamenti sono lo specchio delle partite. Giorgio ragiona molto in base al “collettivo”, perché ci reputa tutte alla stessa stregua e tutte indispensabili, in qualsiasi momento lo richieda la situazione. Dal punto di vista tecnico, ora sta insistendo molto su alcune situazioni di gioco, in modo da non farlo essere scontato per l’avversario, e sulla coordinazione muro-difesa, dove pecchiamo un po’. Ma ovviamente ci alleniamo su tutto, con il giusto peso e la giusta proporzione. Come il mister, anch’io penso che la CO.GE.D. sia composta da tredici ottime giocatrici: ognuna di noi può dire la sua perché siamo tredici atlete l’una diversa dall’altra per caratteristiche, e questa è una grande fortuna, perché permette alla squadra di adattarsi in ogni situazione che si prospetta e contro qualsiasi tipo di avversario. La mia non è una voglia di riscatto vera e propria, perché nel bene o nel male siamo seconde in classifica, e questa la dice tutta sul cammino fatto finora. La mia è una voglia di continuare a crescere, perché come atleta non mi sento mai arrivata, e forse non mi ci sentirò mai, nemmeno a fine carriera. Credo ci sia sempre tanto da imparare, e da lavorare. Mi piacerà partire da questo, da un miglioramento personale, sarà questo il mio riscatto. Poi il resto verrà da sé”.

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