Chieti. I teatini, sono costretti a far di necessità virtù a causa del grave infortunio occorso in settimana a Davis, trovando nel solito Golden e in uno strepitoso Venucci (26 punti) i loro fari offensivi.
Presta-zione di squadra a tratti ottima, buon l’esordio di Turel che ha mostrato con una più che discreta aggressività difensiva la sua voglia di dare un contributo tangibile alla causa delle Furie. Molto po-sitive anche le indicazioni tattiche di coach Bartocci, specie nel revisionare la fase difensiva che nel provare ad inserire Zucca a sostegno di Mortellaro sotto le plance. Chieti ritrova i vecchi furori, la difesa e la via della vittoria, Udine alla fine deve arrendersi.
Cronaca. Alla contesa iniziale Chieti si presenta con Golden, Turel, Fallucca, Allegretti e Mortellaro, risponde Udine con Traini, Ray, Okoye, Ferrari, Zacchetti. Gli ospiti partono forte e con un ispirato Ray, a 05:52 dal termine del primo quarto si portano in vantaggio di 6 (2-8). La risposta delle Furie però non tarda ad arrivare e con il tap in di Allegretti i biancorossi riportano il match sull’equilibrio (11-12 a 03:54 dal termine della prima frazione). I teatini proseguono in crescendo e con un Golden show (12 punti in 10 minuti) concludono il primo quarto sul 23-17.
La seconda frazione di gioco si apre all’insegna del fair play, con la tifoseria ospite che mostra uno striscione in favore delle popolazioni colpite dai cataclismi che nell’ultimo periodo hanno afflitto il centro Italia e con l’applauso riconoscente del pubblico di casa, oggi vera arma in più delle Furie. Alla ripresa del gioco, Allan Ray (10 punti e 6/6 dalla lunetta) esce dalla scena a seguito del riacu-tizzarsi di una contusione all’anca già dolorante durante la settimana. Chieti continua a spingere sull’acceleratore e, grazie ad alcune innovazioni tattiche quali l’utilizzo di Zucca da ala grande e il posizionare Allegretti come falso centro, mossa utile ad allargare il campo alle penetrazioni dei pa-droni di casa, manda in visibilio il tifo casalingo, costringendo coach Lardo a chiamare timeout dopo meno di due minuti di gioco (28-17). La musica non cambia e bisogna attendere più di tre minuti per la risposta ospite, targata Ferrari (31-19). I friulani provano a reagire e grazie ad un parziale di 0-4 targato Okoye che costringe coach Bartocci a chiedere un minuto di sospensione (05:43). Venucci, vero e proprio mattatore di serata, delizia i supporters biancorossi con giocate spettacolari ed una tripla da oltre gli otto metri, Chieti continua a macinare gioco e si giunge alla pausa lunga sul 42-25, con i teatini che toccano anche le diciannove lunghezze di vantaggio (40-21).
La ripresa delle ostilità si apre con una bomba di Allegretti ed una penetrazione di Golden per un 47-25, massimo vantaggio per le Furie. Udine non ci sta e Fall inchioda una poderosa schiacciata (07:44) ma le reiterate proteste di coach Lardo costano un tecnico alla panchina ospite (07:27). Okoye, parzialmente in ombra, con un gran gioco da tre punti dopo un’acrobazia da red carpet concede più di una boccata d’ossigeno ai suoi. Sul 52-40 Bartocci è costretto a chiamare timeout (03:45). Chieti dimostra di volere a tutti i costi la vittoria e risponde con i tiri liberi di Fallucca ed un canestro su penetrazione del solito Golden (02:10). La terza frazione si conclude sul 59-48.
L’ultimo quarto si apre con i liberi di Castelli che riporta il team ospite sotto le dieci lunghezze dopo quasi due quarti. Venucci e Golden, vere e proprie bocche da fuoco dei teatini, rispondono come possono ma l’avanzata bianconera corrode progressivamente la dote di vantaggio dei padroni di casa. Gli arbitri sembrano voler punire ogni minimo contatto, spezzettando continuamente il gioco e rendendo l’incontro frammentario sino all’eccesso. Chieti sembra reggere bene ma dopo un fan-tasioso tecnico commissionato a Venucci per flopping, si teme il peggio (66-57 a 05:50 dal termine). Okoye però grazia i teatini con uno zero su uno dalla lunetta e Chieti prova, con l’ennesima tripla di serata di un immenso Venucci, a piazzare la zampata vincente (71-61 a quattro minuti dal termine dell’incontro). Udine continua ad essere aggressiva in difesa, perdendo per falli anche Traini e Nobile, Chieti si dimostra quanto mai concreta e il match, dopo il lay up di Okoye, si attesta sul 81-70 finale.
Raggiunto dai nostri microfoni in sala stampa, coach Bartocci, dopo il fortunato esordio casalingo (81-70), dichiara: ”Siamo riusciti a portare a casa una vittoria difficilissima, contro un avversario a dir poco ostico e che veniva da una serie positiva. Per uscir fuori da questa situazione difficile do-vremo scendere in campo sempre con questa energia e questa aggressività. I ragazzi hanno dato il cento percento, hanno saputo soffrire e alla fine siamo riusciti a fare nostra una gara per noi di vitale importanza. Ovviamente con le rotazioni ridotte e con un americano assente, tenere alta l’intensità per quaranta minuti era arduo. Abbiamo provato alcune innovazioni, specie con Zucca da quattro e con Sergio in marcatura su Okoye. E’ ovvio che con otto giocatori da alternare devi pretendere il massimo da tutti e devi pretendere un minimo di duttilità da parte di ciascun elemento. La svolta è stata quella di capire quanta intensità avremmo dovuto mettere in campo, non solo sull’uno contro uno ma anche con tentativi di anticipo sui loro passaggi. Mi è piaciuto soprattutto il nostro secondo quarto, in cui abbiamo concesso solo otto punti ai nostri avversari, squadra con numerose rotazioni e con giocatori capaci di ricoprire più ruoli. Buono anche l’innesto di Turel, gio-catore di energia, senza dubbio limitato dai due falli iniziali ma che sono certo potrà solo migliorare e darci un impegno sempre maggiore. Menzione d’onore anche per Venucci, bravo non solo in fase realizzativa ma anche nel saper gestire determinate situazioni. Tornando a parlare della squadra, ritengo inoltre che siamo stati bravi ad alternare le difese, sono riusciti a reagire ma alla fine conta l’essere rimasti uniti nonostante le difficoltà. Reputo la vittoria odierna il giusto premio per l’impegno profuso da tutti durante queste settimane di allenamenti. Il lavoro paga sempre, questa è la vittoria della voglia, della volontà. Speriamo di trovare quanto prima un innesto valido per sostituire Davis, dovremo affrontare tre gare fondamentali e non dobbiamo guardare in faccia a nessun avversario, perché siamo proprio noi a dover aumentare i giri del motore”.
Mattia Venucci, top scorer di serata, è raggiante per la sua super prestazione: “Sinceramente non mi aspettavo una prestazione così positiva da parte mia. Sapevo che avremmo dovuto disputare una partita di grande cuore, carisma e ho dato il massimo. Tirare con queste percentuali non capita tutti i giorni e sono ancora più felice perché i due punti oggi erano fondamentali. La squadra sta reagendo da un periodo difficile e meritavamo una vittoria come questa. Oggi era fondamentale vincere, anche perché i match davanti al pubblico casalingo saranno sempre più importanti per raggiungere il nostro obiettivo. Volevamo vincere e ci siamo riusciti. Dedico questa partita alla mia ragazza che tra poco mi farà diventare padre… Sono davvero felice”.
Anche Mirco Turel, neoacquisto delle Furie, ci tiene a dire la sua: “Ero un po’ fuori giri ma i compa-gni mi hanno sicuramente aiutato a trovare il giusto ritmo e io ho provato a dare il massimo per mettere il mio mattoncino su questa importantissima vittoria. Credo fortemente nella nostra salvez-za, sono molto fiducioso anche perché i ragazzi sono tutti positivi. Vedo davvero un bell’ambiente, una bella squadra, un tifo caldo ed una bellissima società. Di questa sera ho apprezzato lo spirito battagliero messo in campo da tutti i nostri elementi, proprio come ci ha chiesto il coach in setti-mana. Sono ancora più contento perché mi trovo molto bene sia con la squadra che con il coach, già dalla prossima partita spero di poter contribuire in maniera maggiore alla causa”.
Coach Lardo, dal canto suo, dichiara sportivamente: “Chieti ha vinto meritatamente, sono scesi in campo con più energia di noi, nonostante partissero già senza un americano. Anche noi abbiamo dovuto fare i conti poi con l’assenza di Ray, fatto che ci ha penalizzato ancora di più sugli esterni, dove a causa degli infortuni di Truccolo e un Pinton non ancora in forma, paghiamo dazio in termini di ossigeno e lucidità. Vorrei di nuovo sottolineare però quanto la fame dei padroni di casa sia stata determinante per la vittoria finale. Noi siamo stati bravi a reagire ma Chieti questa ha dimostrato di avere una marcia in più”.
PROGER PALLACANESTRO CHIETI 81 – APU GSA UDINE 81-70 (23-17; 19-8; 17-23; 22-22)
PROGER PALLACANESTRO CHIETI 81: Golden 23 (5/8 da 2, 2/5 da 3, 7/8 ai liberi), Mortellaro 10 (4/7 da 2, 2/2 ai liberi), Allegretti 13 (2/5 da 2, 3/7 da 3), Fallucca 2 (0/1 da 3, 2/2 ai liberi), Turel 2 (1/2 da 2, 0/1 da 3), Venucci 26 (1/3 da 2, 5/6 da 3, 9/10 ai liberi), Sergio 5 (0/2 da 2, 1/3 da 3, 2/2 ai liberi), Zucca 0 (0/1 da 2), Clemente NE, Ippolito NE.
APU GSA UDINE 70: Castelli 9 (2/4 da 3, 3/6 ai liberi), Okoye 20 (8/11 da 2, 1/8 da 3, 1/4 ai liberi), Zacchetti 4 (1/3 da 2, 0/2 da 3, 2/2 ai liberi), Nobile 8 (1/1 da 2, 2/4 da 3), Traini 7 (1/6 da 2, 1/1 da 3), Pinton 0, Ferrari 6 (2/4 da 2, 2/2 ai liberi), Vanuzzo 0 (0/2 da 3), Fall 6 (3/6 da 2, 0/1 da 3), Chiti 0, Ray 10 (2/3 da 2, 0/1 da 3, 6/6 ai liberi).
PROGER PALLACANESTRO CHIETI: 24/51 dal campo, 13/28 da 2, 11/23 da 3, 22/24 ai liberi, 38 rimbalzi totali (di cui 8 offensivi), 22 assist di squadra.
APU GSA UDINE: 24/57 dal campo, 18/34 da 2, 6/23 da 3, 16/22 ai liberi, 19 rimbalzi (di cui 4 of-fensivi), 9 assist di squadra.