L’allenatore pescarese Luca D’Angelo torna in panchina: stando a quanto comunicato dallo Spezia, è da qualche ora il nuovo allenatore del club, nella serie cadetta.
L’ex tecnico del Pisa, che ha rescisso il suo contratto con i toscani, ha dunque sposato la causa della squadra ligure, in Serie B, con i bianconeri che sono retrocessi dalla Serie A nel corso dell’ultima stagione, ma che contrariamente alle attese stanno vivendo una prima parte di stagione molto complicata, dopo le prime giornate con Alvini, esonerato nelle ultime ore.
Attualmente lo Spezia si trova infatti in 18ma posizione, in piena zona retrocessione, con soli 10 punti conquistati in 13 partite, 10 gol fatti e ben 18 gol subiti. L’unica vittoria maturata dallo Spezia in questo primo scorcio di calendario non è evidentemente bastata per convincere la dirigenza a mantenere la guida tecnica precedente.
La nuova sfida in Serie B
Tornando a D’Angelo, dopo la mancata conferma alla fine della scorsa stagione a Pisa, l’ex difensore di Chieti e Castel di Sangro aveva passato gli ultimi mesi a seguire da vicino il Pescara e gli allenamenti di Zeman, dalla preparazione del precampionato fino alle ultime partite casalinghe. La pausa dalle panchine è però finita, considerato l’avvio di una nuova ambiziosa sfida in serie B.
“Dopo cinque anni a Pisa, che nel calcio sono un’era lunghissima, ho scelto un’altra piazza calda e appassionata”, ha affermato in sede di presentazione ufficiale, nella sede del club spezzino, D’Angelo. “So che c’è una rivalità tra Spezia e Pisa, ma io posso solo dire ai tifosi che metterò tutto quello che ho affinché lo Spezia risalga e torni ad essere la squadra che tutti si aspettano. Questa squadra è costruita bene, ma non ha assorbito bene la retrocessione dalla A. Cercherò di essere più vicino possibile ai giocatori del mio gruppo. Ho giocato a calcio per vent’anni e capisco quello che ora sta accadendo a livello psicologico” – ha aggiunto ancora il nuovo tecnico.
D’Angelo ha poi confermato di sapere che allo Spezia tutti si allenano bene e nessuno si tira indietro, ma di essere consapevole delle difficoltà che il club sta vivendo. Per questo motivo il suo primo compito sarà quello di ridare tranquillità alla squadra e aggiungere qualcosa delle sue idee di calcio, evidentemente diverse da quelle di Alvini.