Teramo. Analizzando sotto il profilo tattico la gara che la Jesina ha disputato contro il Teramo, ci si accorge facilmente di come…il Miglianico abbia fatto scuola. La ricetta con la quale il mister marchigiano Gianluca Fenucci ha provato a mettere i bastoni fra le ruote del Diavolo è stata interamente presa a prestito dal collega teatino Massimo Epifani il quale, due settimane or sono, era riuscito nell’impresa di imporre il nulla di fatto alla battistrada del girone F:
il modulo (4-1-4-1), il pressing asfissiante sulla linea mediana, il rilancio lungo alla immediata ricerca della prima punta sono tutti ingredienti che avevano già messo in difficoltà i biancorossi sul campo neutro di Martinsicuro. Purtroppo per il tecnico di Chiaravalle, però, non tutte le ciambelle riescono con il buco! Nonostante le buone intenzioni, infatti, il bunker leoncello ha dovuto alzare bandiera bianca di fronte all’urto di una capolista bella a metà, pasticciona a tratti ma cinica al momento opportuno. Come dimostrare la prova double face dei biancorossi? L’ottimo primo tempo seguito da una ripresa di completa sofferenza, il solito cinismo offensivo a fare da contraltare ad una linea arretrata in vena di regali: i tre punti sono finiti nella cassaforte di patron Campitelli, ok, però al “Pacifico Carotti” non tutto è filato per il verso migliore. Alla ripresa degli allenamenti di oggi pomeriggio Roberto Cappellacci (nella foto) avrà l’arduo compito di individuare e correggere le piccole smagliature evidenziate dai suoi uomini così da presentare un Diavolo perfetto già nella dura trasferta di Agnone.
Francesco Graduato