Teramo. Ammenda di 3500 euro e squalifica del terreno di gioco per tre gare effettive da disputarsi in campo neutro ed a porte chiuse: questa la stangata riservata al Teramo in considerazione dell’inqualificabile comportamento di cui si sono resi protagonisti i tifosi del Diavolo durante la trasferta contro l’Angolana.
Nella sentenza emanata pochi minuti fa si legge testualmente che i sostenitori biancorossi hanno “lanciato sul terreno di gioco, al 3’ minuto, un grosso petardo che esplodeva a distanza di due metri da uno degli assistenti cagionando al medesimo leggero stordimento; lanciato sul campo per destinazione, al 5’ minuto, un altro petardo che, esplodendo nei pressi della panchina della squadra ospitante, feriva un calciatore di detta squadra che in quel momento stava per iniziare la fase di riscaldamento. Il calciatore si accasciava al suolo e veniva trasportato in ospedale; lanciato sul campo per destinazione, al momento del rientro delle squadre per la disputa del secondo tempo, un petardo che esplodeva nelle vicinanze di uno degli assistenti senza cagionargli danni”. I problemi per la società del patron Campitelli non finiscono qui visto che il risultato della gara di Città Sant’Angelo non è stato omologato: la tranche riguardante il lato disciplinare, quindi, potrebbe essere ulteriormente aggravata dagli effetti del ricorso avanzato dalla Renato Curi Angolana. L’articolo 17 del Codice di Giustizia Sportiva potrebbe condannare il Teramo alla sconfitta a tavolino per 3-0 oppure a subire tre punti di penalizzazione in classifica: durante la prossima settimana sono attese ulteriori novità.
Francesco Graduato