Mister Cifaldi questo pomeriggio ha fatto svolgere ai suoi una partitella a ranghi misti, in vista della sfida di domenica contro l’Angolana: la curiosità era tutta rivolta a verificare l’assetto difensivo proposto dall‘allenatore biancorosso, visto che domenica mancheranno i due centrali Ianni e Gattari.
Due le soluzioni provate dal tecnico teramano: nella prima, linea a 4 con Lenart, Serao, D’Eustacchio e Russo, con questi ultimi due che hanno lasciato spazio a Raimondo centrale e Curri a sinistra. Ma la (brutta) notizia dell’allenamento odierno riguarda Arcamone: l’argentino, dopo uno scatto, ha accusato nuovamente problemi al flessore già infortunato. Il giocatore, apparso sconsolato, ha abbandonato l’allenamento con alcuni minuti di anticipo rispetto ai compagni: le sue condizioni saranno valutate nelle prossime ore. Per la cronaca, l’allenamento è terminato quattro a zero per i titolari, grazie alle reti di Gambino (doppietta), Orta e Borrelli.
Nel frattempo, nella giornata di ieri sono arrivate le decisioni del giudice sportivo: come annunciato, Cerchia, Ianni e Gattari sono stati squalificati per una gara e dovranno saltare la partita contro l’Angolana. La gara Rimini-Teramo, invece, non è stata omologata per il preannuncio di reclamo della società di patron Campitelli. “Un atto dovuto“, come affermato da parte dell’entourage biancorosso, che adesso avrà sette giorni per presentare tutta la documentazione relativa al ricorso, che verte sulla posizione del “solito” Alessandro Evangelisti, vero e proprio “oggetto della discordia” di questo primo scorcio di campionato: la “colpa” del centrocampista è quella di aver rimediato una squalifica di tre turni in Coppa Italia. Sulla base del precedente stabilito in Sapri-Forza e Coraggio BN, quella squalifica (ancora pendente) deve essere scontata in campionato: questo, in breve, il contenuto del reclamo teramano. Ma cosa dice al riguardo il regolamento? E cosa è stato stabilito nella sconfitta a tavolino inflitta al Sapri? All’art.19, comma 11.1, il regolamento LND stabilisce: “Le sanzioni inflitte dagli Organi della Giustizia Sportiva in relazione a gare di Coppa Italia e Coppa Regioni si scontano nelle rispettive competizioni”. La portata di questo articolo, però, deve essere integrata con l’art.22, commi 3, 4, 5 e 6, riguardante la certezza dell’esecutività della sanzione irrogata. Nel caso Sapri-Forza e Coraggio BN, il giudice sportivo ha condannato allo 0-3 i padroni di casa, dopo aver dato un’interpretazione estensiva dell’art.22: per ridurre il potere discrezionale della società di appartenenza, che potrebbe schierare per un tempo potenzialmente indefinito un giocatore colpito da una sanzione ancora da scontare, la squalifica deve essere pagata nella prima competizione disponibile, ossia in campionato. Interpretazione giusta o sbagliata? Lo dirà la CAF, che dovrà pronunciarsi sul controricorso presentato dal Sapri: dall’esito di quella sentenza, dipenderà anche la soluzione dell’ondata di ricorsi presentati contro i romagnoli.
Francesco Graduato