LEINSTER & MUNSTER (Repubblica d’Irlanda): Walsh A., Hoey, Carrig, Walsh J., Dunne, Loughran (dal 30’st Keddy), Whelehan, Lacey (43’st Sherlock), Dillon, Callaghan (dal 24’st Hughes), Barbour; a disp. O’Connell, Cherry, O’Brien, Kavanagh; All. Smith
ABRUZZO (Italia): Carfagna (Martinsicuro), Scariti (Spal Lanciano), Di Martile (Sporting Scalo), Stacchiotti (Mosciano), Zanetti (Cologna Paese), Pica (Pineto), Ruscioli (Montorio Vomano) dal 33′ Colombo (Spal Lanciano), Petronio (San Nicolò), Padovani (Alba Adriatica), Lalli (Spal Lanciano) dal 30’st Sputore (Vasto Marina), Capretta (Martinsicuro) dal 19’st D’Amico (Castel di Sangro); a disp. Di Giammatteo (Mosciano), Adorante (Cologna Paese), Spinello (Francavilla); all. Cialini.
Arbitro: Svendsen (Danimarca);
Assistenti: Oguz (Danimarca), Francalanza (Malta);
Note: ammoniti al 8’pt Petronio (A), al 13’pt Walsh J. (L&M), al 77′ Stacchiotti (A) e al 85′ Hoey (L&M)
Dublino. Difficile trattenere l’emozione varcando il cancello del Tolka Park, lo stadio dello Shelbourne FC, Prima Divisione irlandese. Incastrato nei vicoli tranquilli di una zona distante pochi chilometri dal centro di Dublino, con le sue file ordinate di villette in mattoni, questo piccolo ma affascinante impianto ha ospitato anche i Red Devils di Manchester per una gara di Champions Leauge, facendo ovviamente registrare il record di presenze sugli spalti (12.000 spettatori). Un tempio fatto apposta per celebrare il calcio. Con queste premesse e queste leggende aleggianti sullo stadio i ragazzi abruzzesi hanno finalmente capito in che razza di sogno siano capitati. Calpestando l’erbetta perfetta del prato di gioco qualcuno si è lasciato scappare: “Chissà cosa penserà mia madre quando vedrà in che stadio sono andato a giocare”. Ma lo spazio per i sentimenti è durato il tempo di un riscaldamento. Poi, è stata battaglia vera. Le impressioni della vigilia, sull’approccio molto fisico degli irlandesi al match, sono state confermate sin dalle prime battute. Gli uomini di Gerry Smith corrono come forsennati, impedendo agli abruzzesi di ragionare. La gara è scivolata via veloce, ma la precisione sotto-porta è mancata ad entrambi le squadre. All’Abruzzo anche un po’ di fortuna. Nel primo tempo i padroni di casa, con le energie al completo, mettono sotto pressione la squadra di Cialini, creando anche diversi pericoli dalle parti di Carfagna, per fortuna sempre attento e puntuale negli interventi. Nel secondo, pur calando il ritmo generale, l’agonismo ha continuato a farla da padrone. Gli avversari non brillano per la tecnica, ma hanno grinta e tenacia da vendere. Nel finale arriva anche una pioggia battente a complicare le cose. L’inserimento di D’Amico, talentuoso attaccante del Castel di Sangro, permette però all’Abruzzo di giocare l’ultima frazione del match in avanti, dando prova di equilibrio e con buona tecnica. Dal suo piede nasce il colpo a girare che fa gridare al gol, con il portiere Walsh ormai battuto, ma la buona sorte si ferma all’incrocio dei pali. “Mi dispiace di non aver segnato, è stata proprio una questione di millimetri – ha ammesso D’Amico a fine gara – è stata una gara dai ritmi allucinanti. Loro si lanciavano su ogni pallone e non rinunciavano a nessun contrasto. Difficile ragionare quando ti pressano in questo modo. Speriamo di rifarci contro la Normandia”. I francesi dal canto loro se la godono, dopo aver fatto sei squilli a San Marino ed aver conquistato il comando del girone. “Ci giocheremo tutto contro di loro – ha affermato il presidente del CR Abruzzo Daniele Ortolano – la prova di oggi è stata davvero dura. Mi aspettavo da parte degli avversari una buona tenuta atletica, ma non tutta questa energia. Speriamo di recuperare terreno con il prossimo impegno”. Dispiaciuto per il risultato anche Ezio Cialini che non nasconde un po’ di rammarico per alcune occasioni sprecate. “Nel primo tempo abbiamo tenuto il pallino del gioco facendo girare il pallone come sappiamo fare. Potevamo passare in vantaggio in almeno due o tre occasioni – ha spiegato il commissario tecnico abruzzese – ero sicuro che nel secondo tempo sarebbero calati come intensità, invece hanno proseguito a giocare su ritmi molto elevati. Noi siamo mancati in alcune zone del campo. Peccato per il legno colpito da D’Amico, il suo è stato un colpo eccezionale”.
LA GARA – Parte forte l’Irlanda. Dopo un minuto Welehan martella la fascia sinistra controllata da Scariti ed in una percussione riesce a pescare Callaghan ben piazzato in area. Ma la sua conclusione è lunga ed imprecisa, forse anche per il buon controllo di Di Martile. L’Abruzzo risponde subito. Pica intercetta un pallone sulla trequarti ed innesca la discesa di Petronio per vie centrali. Grazie ad una serie di rimpalli fortunati la retroguardia irlandese riesce ad allontanare il pericolo. Sulla fascia sinistra i padroni di casa si dimostrano più incisivi. Al 6′ Loughran su calcio d’angolo scodella un pallone per la testa di Lacey, ma la conclusione del numero nove s’impenna oltre la traversa. Un minuto dopo ancora Loughran su calcio piazzato pesca in area Callaghan che tenta il colpo su rovesciata: l’arbitro ferma il gioco ravvisando una posizione irregolare dell’attaccante irlandese. Al 15′ i ragazzi di Cialini sfiorano il vantaggio. Bella azione tutta di prima orchestrata dal centrocampo e dagli attaccanti: Padovani è bravo nel servire Ruscioli in ottima posizione, ma la difesa avversaria riesce a salvarsi in calcio d’angolo. Al 20′ Lacey si dimostra ancora una volta micidiale nel gioco aereo, ma Carfagna si distende in tuffo guadagnando gli applausi dell’interessanto ma corretto pubblico di casa. L’impeto degli irlandesi non si spegne, anche se l’Abruzzo sembra trovare fiducia e maggiore lucidità con il passare dei minuti. Cialini ordina di far girare di più il pallone nel tentativo di far affievolire l’asfissiante pressing dei padroni di casa. La manovra si rivela utile, pur senza aiutare in modo consistente la fase offensiva. Senza particolari sussulti l’incontro giunge al suo intervallo. La seconda frazione si apre con l’Abruzzo in avanti. Lalli svaria sulla fascia sinistra e chiama alla conclusione Padovani, che spizza il pallone di testa: la traiettoria non è fortunata e la sfera si alza alla destra di Adrian Walsh. Al 14′ un missile di Barbour dalla distanza fa sospirare i sostenitori di casa: ma la potenza del tiro non va al pari della sua precisione, con il pallone che sparisce oltre gli spalti. Preciso e provvidenziale invece l’intervento in uscita di Carfagna su Lacey disceso ormai fin nell’area piccola. Cialini muove le sue pedine: dentro D’Amico per Capretta. La veemenza degli irlandesi scende di tono, anche se l’agonismo rimane intenso. Il brevilineo attaccante del Castel di Sangro diventa subito una spina nel fianco per gli irlandesi. Al 40′ il suo colpo a girare lambisce l’incrocio dei pali. E’ la migliore occasione per l’Abruzzo di tutto il match. L’ultima occasione della gara è nei piedi di Petronio: il suo calcio piazzato si trasforma in un cross nell’affollatissima area irlandese, ma Walsh anticipa tutti in uscita. Subito dopo arriva il triplice fischio.
IL CALENDARIO
SABATO 23
Leinster & Munster (Rep. Irlanda) – Abruzzo 0-0
San Marino – Normandia (Francia) 0-6
LUNEDI 25
h 14:30 Normandia (Francia) – Abruzzo
h 14:30 Leinster & Munster (Rep. Irlanda) – San Marino
MERCOLEDI 27
h 14:30 Abruzzo – San Marino (Rep. San Marino)
h 14:30 Normandia (Francia) – Leinster & Munster (Rep. Irlanda)
Classifica: Normandia (Francia) 3pt, Leinster & Munster (Rep.Irlanda) 1, Abruzzo (Italia) 1, San Marino 0.