Chieti – Matelica 0-2, doppietta dell’ex Esposito

Chieti (4-3-3): Fatone, Del Grosso (13’ st R. Esposito), Riccucci, Scintu, Sbardella, Vitale, Massimo, Varone (26’ st Gomis), Dos Santos, Suriano (9’ st Di Nardo), Ewansiha A disposizione: Diouf, Paletta, Zanetti, Navarro, Cresto, Diop Allenatore: Ronci
Matelica (4-4-2): Nobili, Boskovic, Vallorani, Borghetti, Borgese, Gilardi, Bondi (22’ st Perfetti), Moretti (31’ st Frinconi), Picci, V. Esposito (37’ st Pesaresi), Girolamini A disposizione: Renzi, Lispi, Boria, Lasku, Jachetta, Giovannini Allenatore: Clementi
Arbitro: Turchet (sezione di Pordenone)
Assistenti: Mittica (sezione di Bari) e Gregorio (sezione di Bari)
Marcatori: 5’ st e 21’ st V. Esposito
Ammoniti: Ewansiha (C) Moretti, Pesaresi (M)
Espulsi: nessuno
Note: recupero 0’ pt 4’ st, angoli 5-7 per il Matelica

 

 Chieti. Le legge dell’ex non perdona il Chieti: il Matelica espugna l’Angelini imponendosi 0-2 grazie ad una doppietta dell’ex Esposito. Vittoria ampiamente meritata degli ospiti che hanno dominato sotto il profilo del gioco in diversi momento della gara dimostrando il proprio valore sia per quanto riguarda i singoli che il collettivo. I neroverdi, che comunque fino a questo momento stanno disputando un buon campionato, hanno avuto a che fare con una giornata no, tra le varie cose lo dimostra il rigore fallito da Dos Santos nella parte finale della gara.

All’Angelini si rivede l’ex Borghese, oltre al già citato Vittorio Esposito beccato da alcuni dei suoi ex tifosi a causa soprattutto del passaggio al Pescara (squadra non molto amata dai supporters locali) in estate, ma alla sua uscita dal campo, a 8’ dal termine, per lui ci sono stati comunque degli applausi, il numero 10 biancorosso ha ricambiato con un inchino verso il pubblico di casa.

La prima occasione è del Chieti: al 6’ Varone appoggia per Ewansiha la cui conclusione dalla distanza è bloccata da Nobili. Al 12’ Matelica pericoloso con una velenosa palla in messo di Vittorio Esposito per Picci che si fa ribattere la conclusione. Sulla ripartenza neroverde Dos Santos si fa deviare la conclusione in angolo da Gilardi. Al 17’ ancora Chieti in avanti con un traversone di Del Grosso per la testa di Dos Santos che va alto. Al 25’ sugli svilii di una punizione un rasoterra di Ewansiha si spegne sul fondo. Si rivede il Matelica al 29’ con un tirocross di Bondi sul quale si oppone Fatone. 1’ dopo bioancorossi ancora in avanti con Esposito che serve Picci, sulla sua conclusione provvidenziale intervento del numero 1 teatino che devia in angolo. Al 36’ Borghetti raccoglie un lancio e di testa manda sopra la traversa. Al 41’ altro pericolo creato dalla squadra di Clementi: Moretti suggerisce per Picci che manda di poco alto.

Nella ripresa al 3’ Chieti in avanti con Ewansiha che non centra il bersaglio. Ma al 5’ è il Matelica a trovare il vantaggio con Bondi che dalla sinistra mette in mezzo per Vittorio Esposito che non sbaglia. Al 7’ il Chieti reclama un penalty per un presunto atterramento in area di Nobili su Suriano che abbandona il campo un paio di minuti dopo. Al 15’ sugli sviluppi di un fallo laterale Massimo riceve un appoggio dalla destra, la sua conclusione da fuori lambisce la traversa. Al 17’ Dos Santos approfitta di uno svarione difensivo biancorosso e dopo l’uscita di Nobili cade a terra, per il direttore di gara è tutto regolare tra le proteste dei padroni di casa. Al 21’ arriva il raddoppio del Matelica: in gol ancora Espotito che salta Scintu e Sbardella, si accentra e insacca. Al 23’ il Chieti potrebbe accorciare le distanze: infatti ai teatini viene assegnato un penalty per un mano in area di Bondi. Il rigore è battuto da Dos Santos, respinge Nobili. Al 28’ non viene convalidato un gol a Dos Santos che aveva realizzato in mischia sugli sviluppi di un corner, il secondo assistente poco prima aveva segnalato un intervento scorretto su un difensore avversario. Al 35’ punizione di Esposito dalla destra per Picci che schiaccia di testa ma dopo un rimbalzo la sfera va sopra la traversa. Al 40’ annullato un gol a Di Nardo su cross di Riccucu per una posizione di off side. Al 46’ su una ripartenza Picci riceve un lancio, ma al momento della conclusione non si coordina bene e spara sopra l‘incrocio.

“Questo è un campionato molto equilibrato – ha commentato il tecnico del Chieti, Donato Ronci a fine partita – contro il Matelica purtroppo abbiamo giocato su un campo pietoso, forse il peggiore che c’è in Italia. Non è una scusa, noi proviamo sempre a fare la nostra partita. Abbiamo affrontato una squadra forte con ottime individualità. Nel primo tempo ci sono state tre o quattro situazioni nelle quali abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio, avevamo invece la possibilità di arrivare in porta. È stata una giornata storta dall’inizio. Il primo loro gol è scaturito da un errore difensivo singolo, siamo andati ad attaccare su una palla che dovevamo aspettare e ci hanno saltato: è chiaro che portare Vittorio Esposito in area è sempre sinonimo di pericolo. I ragazzi hanno dato tutto: due gol annullati che voglio rivedere (dalla panchina non si riesce a are un giudizio preciso) un rigore sbagliato. il campo nel secondo tempo era diventato impraticabile e giocare palla a terra era impossibile. Fuori casa giochiamo decisamente meglio. Il Matelica si è dimostrato molto forte, ma il campionato non finisce oggi, dobbiamo lavorare come abbiamo fatto finora: siamo un grande gruppo e nelle difficoltà ci siamo sempre ricompattati ripartendo. Dos Santos è uscito a fine gara con un taglio sulla faccia, è uno che non si risparmia mai: si sbagliano i rigori tirandoli. Se ci avessero dato almeno uno dei due gol forse avremmo riaperto il match: negli ultimi minuti quando una squadra sta gestendo il risultato si abbassa anche inconsciamente e quindi avremmo potuto sperare di riprendere la partita, ma gli episodi non ci hanno dato una mano”.

“Abbiamo delle buone individualità – ha invece detto il coach del Matelica, Aldo Clementi – quello che noi stiamo cercando di costruire è una squadra in cui il talento di questi giocatori, Esposito e Bondi giusto per citarne un paio, stiano a disposizione del collettivo. Un giocatore talentuoso fine a se stesso credo che non serva a nessuno, nemmeno il più forte del mondo. Quindi sta all’intelligenza e alla bravura dei giocatori organizzarsi per fare in modo che queste qualità possano tornare utili alla squadra. Siamo una squadra che in questo momento sta bene, è in crescita e la cosa più importante è non pensare di aver trovato il segreto, nel senso che stiamo facendo bene ma dobbiamo pensare a migliorare degli aspetti, e ne sono tanti, quindi c’è tanto da lavorare. Se pensiamo che quello che abbiamo fatto fino ad adesso basta, per vincere le partite da qui in avanti troveremo delle difficoltà, dobbiamo solo pensare a migliorare”.

Francesco Rapino

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