A Chieti ha fatto tappa il Torneo Nazionale di Boxe Femminile a Squadre

Chieti. Il Pala Teate di Chieti, sito in zona Filippone, ieri sera ha ospitato la fase eliminatoria del Torneo Nazionale di Boxe Femminile a Squadre.

Ad ogni squadra, sia del Girone A (Amazzoni, Nereidi, Valchirie) che del Girone B (Moire, Driadi, Furie) è stato attribuito un nome derivante dalla mitologia antica.
Nel 2001 la boxe femminile viene legittimata come sport grazie al Ministro della Sanità Veronesi, su consiglio del Ministro per le Pari Opportunità Katia Bellillo e da allora, in forte e costante crescita, riconosciuta ai giochi di Londra 2012 come disciplina olimpica. Nel 2014 il pugilato dilettantistico femminile si trasforma a tutti gli effetti in Pugilato Olimpico: questa importante svolta contribuirà a migliorarne la visibilità e al tempo stesso permetterà alle atlete di prepararsi ai massimi livelli in vista delle più importanti rassegne sportive internazionali.
“Il Pala Teate viene solitamente utilizzato per la Pallavolo – ha spiegato il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – però per una serata è stato destinato alla Boxe Femminile. Per la prima volta abbiamo ospitato in città una manifestazione del genere e di questa caratura e questo fa immensamente piacere. Devo ringraziare chi ha lavorato per avere qui a Chieti questa fase eliminatoria. Il capitano delle Nereidi è nostra concittadina, questo è un motivo di ulteriore orgoglio”.
“I miei ringraziamenti sono dovuti – ha affermato Walter Borghino, vicepresidente nazionale boxe italiana e commissario straordinario del Comitato Regionale Abruzzo e Molise – e sono molto sentiti al sindaco che ci ha dato questa possibilità e a tutte le maestranze. Il movimento femminile da Londra è diventato anche una disciplina olimpica a tutti gli effetti. Si spera che con le Olimpiadi di Rio si possa arrivare a 5 categorie di peso. Abbiamo fatto più di 800 incontri a livello femminile ed abbiamo ottenuto diverse affermazioni anche a livello internazionale. Il movimento femminile sta facendo passi da gigante ed abbiamo deciso quest’anno insieme al commissario tecnico della nazionale e ad altri di avviare questo torneo femminile a squadre. Il movimento è ancora piccolo quanto a numero e capacità ed abbiamo 6 squadre (3 del nord e 3 del sud). Come Abruzzo abbiamo deciso di partecipare e di avere una squadra solamente su base abruzzese. Devo ringraziare Davide Di Meo e Ivano Di Giamberardino che sono i due fulcri trainanti della squadra. È una manifestazione che sta riscontrando un appeal superiore alle aspettative. A noi interessa far passare il messaggio che la Boxe Femminile sta raggiungendo quasi quella maschile. Tra le altre cose anche sotto il profilo pugilistico quest’anno è dedicato alle donne. Ci saranno le Olimpiadi Femminili in Cina. Il movimento abruzzese si sta dando molto da fare, stiamo crescendo molto, le società sono attive, ma è necessario che l’Abruzzo sotto il profilo pugilistico trovi una guida sicura. Ho preso l’impegno con molta determinazione, questo movimento lo merita, l’Abruzzo fa molto per il pugilato, un grazie va al Comune di Chieti”.
“Sono molto contenta di rappresentare questa squadra – ha affermato Alessia D’Addario, capitano della squadra abruzzese Nereidi, attuale campionessa nazionale categoria 69 Kg, atleta di punta della nazionale italiana – questo torneo è u’ulteriore occasione per far conoscere altre ragazze e per stringere amicizia con ragazze di altre squadre. Durante l’anno non c’è tanta attività agonistica e la possibilità di avere visibilità internazionale. Chi vuole vincere qui non avrà vita facile. Sono sempre stata poco femminile, ho sempre praticato sport mascolini come il calcio ed altri sport di combattimento. Non è facile fare attività agonistica se si è donna”.
Francesco Rapino

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