Il Pescara vola: 1-0 a Modena, vetta a tre punti

ragusa_esultanzaModena (3-5-2): Pinsoglio, Manfrin, Zoboli, Potenza, Garofalo, Salifu (20’ Bianchi), Signori (14’ Burrai), Dalla Bona (60’ Mazzarani), Molina, Babacar, Doudou. In Panchina: Manfredini, Gozzi, Cionek, Belloni, Stanco. Allenatore: Walter Novellino.

Pescara (3-4-3): Belardi, Schiavi, Capuano, Zauri, Balzano, Zuparic, Brugman, Rossi, Cutolo (70’ Politano), Maniero (34’ Sforzini), Ragusa. In panchina: Pellizzoli, Bocchetti, Kabashi, Fornito, Selasi, Piscitella, Padovan. Allenatore: Pasquale Marino.

Reti: 46’ Ragusa (P)

Arbitro: Luca Pairetto di Nichelino (Vicinanza – Di Iorio)

Ammoniti: Bianchi, Zoboli, Molina

 

Il Pescara al Braglia a caccia della quinta vittoria consecutiva che certifica il cambio d’obiettivo del Delfino dopo lo stentato avvio di stagione: da salvezza a promozione. Dopo soli 5 minuti i canarini porebbero essere già impallinati dalle bocche di fuoco di Marino: Maniero stoppa sontuoso di petto la verticalizzazione  partita dalla trequarti e imbecca Ragusa con un filtrante dal limite dell’area, l’ex Reggina si presenta al rigore in movimento ma clamorosamente angola il suo destro a 2 metri dalla porta dello spiazzato Pinsoglio. Il prosieguo del primo tempo è comunque di marca adriatica, con il solo Doudou a spezzare il predominio pescarese. Ragusa è la spina nel fianco, quello destro del Modena, che alla mezzora macina tutta la fascia per arrivare al traversone dal fondo per Maniero, l’azione fulminea è precisa anche nel cross ma Pinsoglio anticipa la deviazione in uscita. Mentre Novellino perde Salifu e Signori in venti minuti (entrano Burrai e Bianchi), Balzano e Ragusa accennano due conclusioni dalla distanza che terminano entrambe centralmente tra le braccia del portiere di casa. A scuotere i modenesi è appunto il solo Doudou che al 31’ impressiona con una serpentina dal vertice dell’area per seminare tre difensori e arrivare sul primo palo, dove incrocia il piattone a caccia dell’angolo opposto ma la traiettoria si allarga e trova solo il fondo. Poi il panettone si fa sentire fino al 45’,a far festeggiare Marino, però, ci pensa il recupero assegnato dall’arbitro Pairetto. Al primo corner del match, guadagnato e battuto dal Modena, il Pescara passa in vantaggio: battuta dalla bandierina spazzata via dalla difesa, diventa un lancio per Ragusa che si mette la palla tra i piedi e galoppa per 60 metri scrollandosi di dosso Manfrin, arriva fino a Pinsoglio e lo imbambola con un paio di finte, il portiere finisce seduto e la palla viene alzata sotto la traversa dalla punta biancazzurra. 1-0 che chiude la frazione fin qui senza troppi sussulti.

La ripresa si apre con lo squillo di Babacar all’assalto del pareggio: al 5’ st lo libera Molina sul limite, lui anticipa Capuano e scarica il destro a cercare l’angolino basso a sinistra ma il diagonale manca il bersaglio di un soffio. Un rischio enorme per Belardi, che al 12’st trema ancora quando Dalla Bona stacca in terzo tempo per inzuccare sul traversone dalla sinistra, colpo secco e ben indirizzato che, però, trova la deviazione difensiva sulla via per la rete. I minuti scorrono senza rischi né troppo gioco per gli ospiti fino al 33’, poi Rossi scatta in ripartenza e chiama Maniero in area, Zoboli è in anticipo sulla palla e cerca di calciarla lontano ma ritarda e trova solo lo stinco del bomber biancazzurro che si guadagna il calcio di rigore senza troppo impegno; dal dischetto, però, ‘Pippo’ Maniero la manda direttamente in tribuna con violenza, sbagliando il secondo penalty consecutivo dopo quello di Padova. Contro la beffa, Marino mette dentro Sforzini, dopo aver già inserito Politano per Cutolo ed è il classe ’93 che al 40’st, lanciato ottimamente da Brugman, obbliga Pinzoglio ad uscire con i piedi oltre il limite dell’area. Modena messo alle strette ma, fin all’ultimo, non molla: è il 44’st quando Mazzarani si avvita di testa dal limite piccolo, buona la sua penetrazione ma l’acrobazia smussa la potenza e Belardi blocca senza troppo penare. Tre i minuti di recupero che il Pescara gestisce tutti in attacco e al triplice fischio Marino si ritrova al terzo gradino del podio, a tre punti dalla vetta.

Da formazione goffa e stentata a macchina da guerra, capace di ripartenze micidiali e di spazzolare punti su ogni campo, trascinata da un gruppetto di giovani sui quali puntare ad occhi chiusi. Questo il Pescara che i tantissimi tifosi saliti a Modena a Santo Stefano vogliono e che, ora, torna a far sognare in grande società e piazza.

 

Daniele Galli

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