Il Teramo cade per la seconda volta consecutiva: 3-4 contro il Castel Rigone

vincenzo_vivariniTeramo. Dopo l’Arzanese, anche il Castel Rigone fa piangere il Teramo. Seconda sconfitta stagionale per la formazione biancorossa che paga a caro prezzo un po’ di sfortuna e le tante, troppe leggerezze commesse in fase difensiva. 3-4 il punteggio finale in favore degli umbri che hanno avuto il grande merito di gestire il match molto meglio rispetto a quanto fatto dal Diavolo.

La cronaca. La prima rete arriva al 26′. Cenciarelli perde palla al limite dell’area, un centrocampista umbro recupera e pesca Tranchitella che non sbaglia. La reazione dei padroni di casa è immediata. Sei minuti dopo c’è il pari. Di Paolantonio tira da posizione defilata, Sbaraglia tocca di testa e spiazza Zucconi. Altri sette giri di lancette e arriva il sorpasso. A firmarlo è Dimas, con un sinistro stupendo che si insacca sotto l’incrocio del palo opposto. 2-1, si va al riposo con questo parziale. Nella ripresa poi accade di tutto. Quarto minuto, sul primo angolo in favore degli ospiti la difesa di casa dorme. Gimmelli spizza di testa, Serraiocco non può far nulla. Il Teramo barcolla e poco dopo finisce di nuovo al tappeto. Ottavo: sul cross dalla sinistra di Moracci, Gregorio in area spinge da tergo Agostinelli. Per l’arbitro è fallo da ultimo uomo e calcio di rigore. Dal dischetto Tranchitella fulmina Serraiocco. 2-3, gelo sul Comunale. Nonostante l’inferiorità numerica, comunque, i biancorossi prendono in mano le redini del gioco e iniziano a caricare a testa bassa. Al 13′ così c’è il nuovo aggancio. Il destro di Dimas dai trenta metri è un gioiello di rara bellezza, l’estremo umbro si tuffa ma non riesce a fare il miracolo: 3-3. Il match a questo punto offre emozioni a raffica. Dimas al 24′ spara fuori di poco mentre i tentativi di Di Paolantonio e Pacini (26′) vengono respinti sulla linea dai difensori ospiti. Il Teramo non si sente soddisfatto dall’aver raggiunto il pareggio in una situazione di oggettiva difficoltà. Così spinge, spinge, spinge in maniera forsennata. Questo a posteriori si rivelerà un atteggiamento fatale. 33′: sugli sviluppi di un corner dalla sinistra il neo-entrato Mattelli solo soletto sul secondo palo tocca in rete. Negli ultimi minuti Dimas centra l’incrocio dai 30 metri, sulla ribattuta Pacini segna ma il suo gol è annullato per fuorigioco. Al fischio finale il Castel Rigone fa festa mentre il Teramo si lecca le ferite e studia la lezione: a volte nel calcio accontentarsi di un pareggio non è un peccato mortale. Soprattutto se sei secondo in classifica e hai già messo 26 punti in cassaforte…

TERAMO-CASTEL RIGONE 3-4

MARCATORI: 26’pt Tranchitella, 32’pt Di Paolantonio, 39’pt Dimas, 4’st Gimmelli, 8’st Tranchitella (rig), 13’st Dimas, 32’st Mattelli

TERAMO (4-4-2): Serraiocco 5; Scipioni 5,5 Ferrani 5,5 Speranza 5 Gregorio 4; Petrella 5 (14’st Pacini 5,5) Arcuri 5,5 (33’st Casolla sv) Cenciarelli 5 Di Paolantonio 6; Dimas 8,5 Gaeta 6,5 (39’st Patierno sv). A disp: Narduzzo, Caidi, Sassano, Bernardo. All: Vivarini

CASTEL RIGONE (4-4-2): Zucconi 6; Santarelli 6 Sbaraglia 5 (28’st Mattelli 7) Gimmelli 6,5 Moracci 7; Bontà 6 (44’st Battistelli) Montanari 6 Vicedomini 6 Redi 6 (23’st Liurni 5,5); Agostinelli 6.5 Tranchitella 8. A disp: Franzese, Luna, Ubaldi, Cappai. All: Fusi

ARBITRO: Giuseppe Strippoli di Bari 5,5

NOTE: Ammoniti Bontà, Santarelli, Gimmelli, Montanari, Liurni nel Castel Rigone. Espulso Gregorio al 6’st per fallo da ultimo uomo. Angoli 3-3. Rec 2’+4′. Spettatori mille circa.

Francesco Graduato

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