Paolo Di Stanislao, 52 anni, romano, patron della società di calcio rilevata dalla famiglia Angelucci nel 2006, è stato condannato a 7 anni di reclusione e 3.200 euro di multa; Patrizia Bernardi, 47 anni, a 5 anni di reclusione; Paolo Massari, 61 anni, a 3 anni e 6 mesi; Antonio Alimonti, 57 anni, di Roma, a 5 anni e 1.800 euro di multa; Alfredo di Paolo, 37 anni, Teramo, a 3 anni e due mesi; Giuseppe Ielo, 56 anni, a 2 anni e un mese; Gino Sammarco, 66 anni, un anno e 300 euro di multa. Condanna a due anni e sei mesi di reclusione anche per Riccardo Angelucci, accusato di distrazione di fondi per 210mila euro: la famiglia Angelucci, che aveva ceduto la società sportiva a Di Stanislao nel 2006, è stata riconosciuta come parte civile e verrà risarcita dagli imputati in sede civile.