Finisce 2-1 per il Matelica, ma i giallorossi non hanno affatto sfigurato contro i marchigiani, favoriti peraltro da una direzione di gara, quella di Zanotti di Pavia, più che discutibile, soprattutto in alcuni episodi chiave della gara. La truppa di Nico Stallone è uscita comunque tra gli applausi del Fadini che di sicuro non fanno classifica, ma accrescono l’autostima di una squadra che ha dimostrato ancora una volta di avere carattere da vendere.
Il Matelica ha confermato di avere un organico possente, dotato quindi di forza fisica soprattutto in fase offensiva. Il Giulianova ha sofferto per lunghi tratti del primo tempo il fraseggio degli ospiti con Lo Sicco e Pignat, quest’ultimo decisivo con una doppietta, e la rapidità di Bittaye. Centrocampo giuliese a tratti in affanno, anche se Forò ancora una volta è stato bravo a recuperare e a spezzare la manovra avversaria. De Fabritiis e Ferrante a turno hanno preso in consegna Dorato che alla fine toccherà pochi palloni.
Quindi soluzione dalla distanza per il Matelica con Melandri, che riesce a spaziare su tutto l’arco dell’attacco. Tozzi Borsoi viene spesso fermato con modi poco ortodossi, ma il fischietto pavese ha preferito in più di una circostanza chiudere entrambi gli occhi. Ma quando l’attaccante di casa è riuscito a dialogare con Di Paolo, per la difesa matelicese sono stati dolori.
Matelica che andrà vicino al gol al 38 con l’incornata di Pignat e poi con Riccio che chiama Shiba alla parata in corner. Il Giulianova si riaffaccia dalle parti di Avella ad un minuto dal riposo quando Del Grosso va al servizio per Tozzi Borsoi. Incornata neutralizzata dall’estremo ospite. Primo tempo che termina quindi a reti inviolate. Nella ripresa dopo 100 secondi mister Stallone è costretto al cambio forzato. Balducci si fa male, dentro Palladini che non entrerà mai in partita.
Al 6’ l’arbitro regala una punizione dal limite per un fallo su Melandri che nella corsa spalla a spalla con un difensore finisce a terra. Esce Di Paolo, che risente della gara di mercoledì in Coppa Italia e dentro Torelli. Cambia l’inerzia della gara perché il Matelica non è più brillante come nella prima frazione e i giallorossi invece si impossessano della metacampo.
Da un traversone di Fazzini al 17’ arriva il vantaggio di casa, firmato proprio da Torelli che verrà ammonito per troppa esultanza. Il pareggio ospite due minuti dopo. Il Giulianova sbaglia una ripartenza, Pignat si ritrova solo dinanzi a Shiba e non può sbagliare. Esordio per Mangiacasale al posto di Forò. Al 39’ però, arriva il 2-1 ospite.
L’azione è viziata da un fallo di Fioretti, ma per l’arbitro è tutto regolare. La palla arriva a Pignat che lascia partire un bolide sotto l’incrocio. Esultanza sotto la postazione dei tifosi marchigiani, così come aveva fatto Torelli. Ma per il numero 8 ospite, che era stato già ammonito, non scatterà il secondo giallo, tra le proteste del pubblico di casa e della panchina giuliese.
La gara comunque non è finita. Perché l’ultima emozione la regala Mangiacasale con un tiro da fuori area che disegna una strana traiettoria, superando la traversa di pochi centimetri. Sarebbe stato un eurogol. Sconfitta che brucia perché il Real Giulianova avrebbe quanto meno meritato un punto.