Lanciano. Questa mattina, allo stadio Guido Biondi, è stato presentato il nuovo tecnico della Virtus Lanciano, Marco Baroni.
“Credo in lui – ha detto il vicepresidente del club frentano, Guglielmo Maio – abbiamo preso tempo perché volevamo scegliere il meglio per questa piazza. Conosco lo staff tecnico e penso che questa sia la piazza giusta per far venir fuori le loro qualità personali e professionali. Credo che quella che verrà sarà un’altra grande stagione”.
È stato presentato anche lo staff tecnico composto da: Primo Maragliulo (allenatore in seconda), Andrea Agrello (preparatore atletico), Danilo Massi (preparatore atletico – recupero infortunati), Alberto Bartoli (preparatore dei portieri).
“Ringrazio la società ed il presidente per la possibilità che mi è stata data – ha esordito Marco Baroni – è stato un percorso, sono 14 anni che faccio questo lavoro, ho fatto tanta gavetta e adesso sono qui. Il 4-3-3 è il modulo più congeniale per questa squadra, però non bisogna guardare ai titoli, ci vogliono anche dei concetti, occorrono altri fattori per determinare come la squadra debba stare in campo. Il mio lavoro è di cercare di riprendere un filo conduttore. Quando si viene da due annate positive, c’è la tendenza a rilassarsi, questo è l’errore che può commettere la squadra e l’ambiente. I risultati vengono da un insieme di fattori e da dettagli. Bisogna lavorare su ciò che è stato fatto portando un qualcosa di nuovo. È un compito sicuramente difficile con delle squadre che puntano per vincere il campionato e con altre che mirano a mantenere la categoria, io però penso a ciò che accade in casa mia. Nel calcio bisogna sempre voltare pagina e guardare avanti, chi non ha voglia di migliorare non può fare parte del mio progetto. L’eredità di Gautieri? Penso che un allenatore non debba avere delle paure o delle ombre. Non faccio distinzioni tra giovani e anziani, un giocatore può avere di fare e di migliorare a qualsiasi età, voglio fare sentire il giocatore importante. La deduzione, l’impegno, il gruppo forte, per me sono queste le componenti che fanno la differenza. Chi viene deve volere il Lanciano e deve avere voglia di fare questo campionato. Ho apprezzato molto che ci potesse essere campo dove poter lavorare, questo era quello che cercavo. Per quanto riguarda la preparazione estiva, questi ragazzi è da molto che sono fermi, quindi ho pensato di fare una preparazione graduale con un’attività aerobica. Con il direttore sportivo abbiamo cercato di trovare giocatori con un profilo adatto alla nostra causa, con la voglia di lottare e sudare”.
Intanto Mame Baba Thiam (1992), attaccante, è un calciatore della Virtus Lanciano. Il giovane calciatore senegalese ha appena firmato un contratto della durata di 3 anni.
Francesco Rapino