Pescara-Lazio 0-3. Hernanes e Klose: senso unico all’Adriatico

caprariPescara (4-3-2-1): Perin; Balzano, Terlizzi, Capuano, Bocchetti; Blasi (46’ Jonathas), Colucci, Cascione; Celik (55’ Quintero), Caprari; Vukusic. In panchina: Pelizzoli, Romagnoli, Nielsen, Bjarnson, Brugman, Soddimo, Abbruscato. Allenatore: Giovanni Stroppa 

Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko (60’Cavanda), Biava (84’Cana), Dias, Lulic; Ledesma; Candreva, Gonzalez, Hernanes, Mauri;Klose (70’ Floccari). In panchina : Bizzarri, Carrizo, Stankevicius, Ciani, Zauri, Scaloni, Onazi, Rocchi, Kozak. Allenatore: Vladimir Petkovic

Arbitro: De Marco di Chiavari (Crispo-La Rocca) 

Reti: 5’ Hernanes, 25’ e 35’ Klose

Ammoniti: Blasi, Quintero

La blindatura della città attuata dalle forze dell’ordine per il match considerato ad alto rischio avrebbe fatto comodo a Stroppa per arginare una Lazio che gioca a memoria. La rete di Petkovic raccoglie i delfini pasturando davanti all’area di Marchetti, per poi spiegarsi in ripartenza senza lasciare scampo. E in quello spazio, il Pescara, con lo squalificato Weiss e uno spento Vukusic a sostituirlo, è costretto a buttarsi a capofitto: inviti a nozze per la rapidità di Hernanes e Candreva.

Parte subito male la gara più attesa dai tifosi biancazzurri: la bolgia covata per vent’anni dall’Adriatico esplode all’ingresso delle squadre in campo con  una scarica di petardi e fumogeni. Ma il colpo che conta lo esplode Hernanes dopo soltanto 5 minuti: punizione dai 25 metri, il destro del profeta di Formello gira verso l’incrocio dei pali, Perin vola un attimo in ritardo e non riesce nel miracolo. È subito 0-1. Una doccia fredda per i delfini, che non riescono a trovare la manopola dell’acqua calda: soffrono i dribbling di Hernanes e sonnecchiano sulla ribattuta della punizione dalla trequarti di Ledesma, lasciando a Mauri tutto il tempo di controllare sul limite e sparare addosso a Perin: la palla sfila sul fondo e il portierino resta immobile a guardare, coperto da una difesa ingessata. Deve uscire lesto, invece, al 20’ per anticipare la penetrazione di Klose che conclude una ripartenza fulminante della squadra di Petkovic. È la tattica della rimessa quella attuata dai biancocelesti, che trovano il raddoppio al 25’: l’undici di casa abbocca allo spazio lasciato aperto da una Lazio che aspetta solo di rubar palla, lo fa Mauri sul cerchio del centrocampo e innesca Candreva, sua la giostra che aggira Bocchetti per andare, poi, a pescare con un filtrante Miro Klose, il tedesco scarta in scioltezza Zanon e Perin e deposita la sfera nella porta rimasta vuota. 0-2. Candreva che infierisce su Bocchetti pochi minuti dopo, dando 10 metri in dribbling al difensore biancazzurro nella discesa impetuosa  sulla destra, per andare poi a mettere Klose ancora una volta davanti a Perin, stavolta graziato da un fallo in attacco. In ginocchio, la squadra di Stroppa sbanda anche nelle marcature più basilari: sul corner del 35’, Terlizzi si perde un ariete come Klose, che salta libero in terzo tempo e insacca di testa il terzo goal. La prima conclusione in porta del Pescara arriva al 37’, su punizione: Colucci cerca la traversa dal vertice sinistro dell’area, Marchetti vola ad alzare la traiettoria deviando sul fondo, e il corner viene facilmente annullato dalla compattezza della retroguardia ospite. Il metro che misura la distanza fra le due formazioni è il tacco usato con disinvoltura da Candreva per un semplice fraseggio a metà campo. Il termometro dello stato d’animo del Pescara è il calcione da giallo che Blasi gli rifila per frustrazione. Al fischio finale del primo tempo la partita è già chiusa.

E non torna in campo il nervosissimo ex Napoli: Stroppa mette dentro il brasiliano Jonathas, alla ricerca di maggior peso per la trazione totalmente offensiva. Lo cercano subito i suoi, ma c’è ruggine sui piedi da samba e arrivato dalle parti di Marchetti si lascia recuperare goffamente. Avrebbe potuto fare meglio Vukusic, ben smarcato in area al 3’st, ma Carpari preferisce la conclusione improbabile da fuori e spreca l’ottimo taglio del croato. Il tecnico pescarese, che nell’incontro precedente tra i due club era in campo con la maglia biancoceleste, cerca di correggere il pessimo tema tattico con la regia più pulita di Quintero, che rileva la prestazione impalpabile di Celik. Ma l’unico bottino raccolto dal colombiano è un cartellino giallo, frutto della frustrazione pescarese di fronte al ben oliato registratore di cassa che la Lazio usa per amministrare il risultato. Il gioiellino sudamericano cerca di rifarsi al 27’st con una lunghissima punizione, ma la traiettoria dai 40 metri, seppur insidiosissima, lascia a Marchetti il tempo di allungare la punta della mano di richiamo per conservare la porta inviolata. Alla mezzora della ripresa riprende vita anche Caprari, una sgroppata in dribbling che gli fa mangiare 30 metri di campo, c’è però Dias davanti all’area che gli tira il freno. Questa la Lazio del secondo tempo: meno aggressiva ma ampiamente in grado di fermare la timida reazione biancazzurra. E quando può si riaffaccia davanti a Perin: è Floccari, che rileva il finale di Klose, a far coppia con i lanci di Mauri, ma non sa punire come il tedesco. L’occasione per il goal della bandiera, al 36’st, passa dai piedi di Abbruscato: un controllo laziale sbagliato in ripartenza subito raccolto da Cascione che lancia l’ex attacante del Vicenza, Elvis sul limite mette a sedere due difensori e inganna Marchetti con una finta che lo costringe ad uscire, traiettoria angolata all’estremo ma giovane portiere trova comunque il graffio che manda la palla a scheggiare il palo e poi sul fondo. A Jonathas e Candreva gli ultimi proiettili del match, che aspetta il triplice fischio già dal quinto minuto.

Davanti ad un avversario lontano anni luce, il Pescara non è riuscito a costruire qualcosa nemmeno quando gli è stata concessa maggiore briglia. Fortuna e casualità non hanno trovato posto oggi accanto a Stroppa, che ferma la sua striscia positiva a due vittorie. Terreno di caccia per la salvezza saranno altri campi: quella alle aquile è finita con la disfatta del cacciatore.

Risultati 7° giornata

Roma-Atalanta 2-0

Catania-Parma 2-0

Fiorentina-Bologna 1-0

Siena-Juventus 1-2

Torino-Cagliari 0-1

Milan-Inter *20:45

Napoli-Udinese *20:45

Classifica

Juventus 19; Napoli 16*; Lazio 15; Inter 12*; Roma, Fiorentina e Catania 11; Sampdoria 10; Genoa 9; Torino 8; Milan*, Bologna e Pescara 7; Udinese*, Parma e Chievo 6; Palermo, Atalanta e Cagliari 5; Siena 2.

 

Daniele Galli


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