ROSETO SHARKS – APU UDINE 67-91
Parziali: 17-20; 35-43; 52-63; 67-91
ROSETO: Combs 15, Ogide 6, D’Eustachio n.e, Lupusor 5, Contento 14, Di Bonaventura 2, Lusvarghi, Zampini, Casagrande 9, Marulli 2, Infante 14. Coach Emanuele Di Paolantonio
UDINE: Dykes 16, Mortellaro 11, Veideman 3, Raspino 15, Nobile 2, Pinton 19, Ferrari 10, Pellegrino, Benevelli 5, Diop 10. Coach Lino Lardo
ARBITRI: Moretti, Sallustri, Carrea
Spettatori: 2200
Usciti per 5 falli: Ferrari
Tutto troppo facile per Udine, che passa nettamente al PalaMaggetti di Roseto col punteggio di 67-91. Ad oggi gli Sharks non hanno le armi, neanche a domicilio, per lottare con un’avversaria di buon livello come quella guidata da Lino Lardo. Da registrare durante la frazione conclusiva la contestazione dei tifosi rosetani nei riguardi della società e soprattutto del presidente Cimorosi, oltre alla nuova prova incolore di Ogide.
La partita del lungo ospite Pellegrino dura soltanto 22”, a causa di un infortunio nelle primissime battute. Dopo tre errori in attacco di Dykes (l’ultimo dei quali uno schiaccione in corsa), Combs segna i primi due punti della gara. Udine continua a litigare con i ferri, ma proprio Dykes pareggia dopo quasi 3’. I ragazzi di Lardo faticano a centrare il bersaglio ma dominano a rimbalzo, creandosi ulteriori opportunità. Il solito Dykes regala il primo vantaggio agli ospiti, prima che una bomba di un Combs pimpante regali ai biancazzurri il 7-6 al 5’. Casagrande in contropiede realizza il +3 e la panchina friulana chiama il primo time-out. 12-8 al 7’ dopo un 2+1 di Infante. L’ex Recanati colpisce ancora su pregevole assist di Combs, replica sul capovolgimento di fronte Diop, che più tardi con due liberi sancisce il nuovo sorpasso di Udine. Finale di frazione da dimenticare per Roseto che sprofonda sul -6 (parziale ospite di 0-12); per fortuna dei padroni di casa Contento in chiusura piazza la tripla del 17-20.
Gli Sharks tornano -1 con Di Bonaventura, ma subito Pinton dalla lunga distanza spegne gli entusiasmi rosetani. Il numero 13 friulano va poi a subire fallo sul tiro da 3 da Marulli e fa 2/3 dalla lunetta. Udine vola sul 19-28 al 13’. Pinton è scatenato (13 punti in poco più di 6’), mentre fra gli Sharks Ogide è desolante sotto tutti i punti di vista: Di Paolantonio chiama time-out sul 22-33 a 5’24” dall’intervallo. Il gioco riprende con Diop che fa 2/2 dalla lunetta, ma i locali mostrano maggiore attenzione ed intensità in difesa, mentre in attacco costringono spesso al fallo i giocatori avversari: così, grazie a sette tiri liberi, si riportano sul 29-35. Dopo un 2+1 di Raspino, arrivano i primi due canestri di Ogide, così i biancazzurri si riaffacciano sul -5. Prima dell’intervallo Veideman trova il primo canestro della sua gara, per poi fallire un nuovo tentativo allo scadere. Si rientra negli spogliatoi sul 35-43. 9 di Combs da una parte, 13 di Pinton dall’altra. Udine domina nei rimbalzi offensivi (8 a 3), mentre sono ben 13 le palle perse dal quintetto di casa.
Dopo 1’20” dalla ripresa del gioco, Combs in penetrazione travolge il suo compagno di squadra Casagrande: ad avere la peggio è quest’ultimo, ma entrambi devono ricorrere alle cure mediche (l’americano tornerà in campo dopo un minuto e mezzo di gioco effettivo, Casagrande rientrerà più tardi). Nonostante Udine non sia impeccabile, Roseto è rientrata dalla pausa più confusa che mai: time-out al 23’ sul 35-49. Bomba di Raspino e canestro in contropiede di Ferrari, al 25’ il punteggio recita Roseto 35 Udine 54. Infante prova a sbloccare i suoi compagni, catturando un rimbalzo sotto canestro ed andando a realizzare. Da applausi questa volta la penetrazione di Combs. 2/2 per Casagrande dalla lunetta, gli Sharks accorciano timidamente sul 41-54. Si rivede Udine con Raspino, che colpisce due volte dalla linea della carità. Altro sprazzo apprezzabile di Combs, al quale ribatte ancora Raspino. 43-60 al 28’ dopo la conclusione vincente di Mortellaro. La squadra di Lardo torna sul +18 dopo la bomba di Benevelli. Il finale di terzo quarto è però di marca rosetana, con un parziale di 7-0 concluso dalla tripla di Contento che porta le squadre a giocarsi la frazione decisiva sul 52-63.
Ogide sbaglia una comoda conclusione da sotto ma poi è lesto a recuperare il rimbalzo e a segnare. Benevelli però va a replicare dall’altra parte del campo. Dopo l’1/2 di Infante dalla lunetta, la bomba di Pinton del 55-68 è una mazzata violentissima sulle velleità di rimonta dei rosetani. Infante non vuole mollare e realizza ancora, prima che Pinton castiga ancora da tre punti: 57-72 al 33’. I tifosi di casa iniziano a contestare pesantemente la società, colpevole (almeno a giudizio degli ultras) per l’ennesima volta di non avere confermato i beniamini della stagione precedente. Il punteggio rimane lo stesso un minuto più tardi. Roseto non dà l’idea di avere le capacità per rimontare. Al 35’Udine avanti 62-76.
La partita non ha più molto da dire, con Udine che al 38’ supera le venti lunghezze di vantaggio. Il pubblico locale continua a cantare incessantemente, sostenendo a gran voce il nome della squadra e ribadendo il dissenso per l’operato del presidente Cimorosi, invitato a farsi da parte.
Il punteggio finale vede Udine espugnare il PalaMaggetti col punteggio di 67-91, con i biancazzurri e coach Di Paolantonio applauditi dalla curva nonostante la pesante debacle.