Carpi (3-5-2): Colombi; Sabbione, Poli e Ligi; Jelenic, Saric, Giorico (68’ Belloni), Saber (80’ Malcore), Pasciuti; Concas (46’ Manconi), Mbakogu. A disposizione: Serraiocco, Vitturini, Capela, Verna, Romano, Anastasio, Carletti, Brosco, Pachonik. Allenatore: Antonio Calabro.
Pescara (4-3-3): Pigliacelli; Balzano, Coda, Bovo, Mazzotta; Coulibaly, Kanoutè, Brugman; Del Sol, Pettinari (69’ Ganz), Capone (68’ Benali). A disposizione: Fiorillo, Valzania, Elizalde, Fornasier, Carraro, Cappelluzzo, Baez. Allenatore: Zdenek Zeman.
Reti: 37’ Capone
Arbitro: Daniele Minelli di Varese (Galetto-Rossi/Annaloro)
Ammoniti: Kanoute, Coda, Balzano, Bovo
Il campionato entra nel vivo e il Pescara deve smettere di pareggiare e dare certezze se vuole attestarsi tra le squadre che contano. Zeman va a Carpi senza stravolgere la squadra: il piglio di Kanoute accanto alla regia di Brugman per la mediana, confermato il tridente terribile composto da Pettinari, Capone e Del Sole. Assente Zampano, tocca a Balzano correre sulla fascia destra. Stenta a decollare anche la stagione degli emiliani: Calabro recupera Mbakogu e lo schiera in attacco in coppia con Concas, per cercare di bucare Coda e Bovo.
Avvio più maschio che ordinato per entrambe le squadre, è il Carpi a portare, al 14’, il primo tiro in porta: gestito palla Mbakogu e scarica fuori area per Saber, blocca a terra senza problemi Pigliacelli. Più pericoloso quello del Pescara, al 21’: Del Sole viene pescato fuori area da Coulibaly e conclude al volo col mancino, servono due tempi a Colombi per parare. Il match si apre ma sono i padroni di casa a rendersi più pericoloso: al 22’, Sabbione arriva al colpo di testa sugli sviluppi di un corner, seppur non inquadrando lo specchio. Due minuti dopo, Mbakogu raccoglie di testa il cross morbido di Pasciuti e trova solo l’esterno della rete da pochi metri. Il Delfino ha l’occasione di rifarsi alla mezz’ora esatta ma Brugman sciupa tutto: Pettinari lo serve sugli sviluppi di una rapida manovra centrale, l’uruguaiano si inserisce dalla sinistra ma cerca il contro-assist anziché la porta e manda la palla sul fondo. La circolazione biancazzurra migliora esponenzialmente e, al 37’, porta al vantaggio: azione insistita sulla destra, Balzano serve in verticale Coulibaly che crossa di prima Capone, di prima anche il suo tiro che si insacca alle spalle di Colombi per lo 0-1. A cinque minuti dall’intervallo, il Carpi cerca di rimettere le cose in pari in ripartenza Mbakogu affonda sulla sinistra e appoggio al centro per Concas, che però scivola al momento della conclusione e si rientra negli spogliatoi con gli ospiti in vantaggio.
Calabro rientra in campo con Manconi al posto di Concas, incoraggiando l’avvio di ripresa dei suoi. Al 54’, Giorico innesca Saber a centro area ma l’italo-tunisino svirgola sul fondo sprecando la ghiotta occasione. Gli abruzzesi, con nel primo tempo, aspettano la ripartenza e al 61’ Coulibaly serve sulla destra Del Sole che cerca il secondo palo ma trova la deviazione provvidenziale di Colombi, che manda il pallone a scheggiare il legno. Del Sole prova a riscattarsi, saltando l’uomo per servire l’assist, Pettinari raggiunge la palla in scivolata ma la deviazione ravvicinata termina a lato. Risponde, al 66’, Pasciuti da fuori area sfiorando il palo. Ritmo che sale, servono forze fresche: Calabro mette Belloni per Giorico, Zeman inserisce Benali e Ganz per Capone e Pettinari. La mossa del boemo alza i giri del motore biancazzurro e il Pescara amministra il vantaggio attaccando. A 5 minuti dal 90’, però, Jelenic cerca il jolly dalla distanza, con un siluro che sfiora il palo. I padroni di casa non hanno armi migliori per contrattaccare e ai biancazzurri basta far scorrere anche i 5 minuti di recupero per tornare a vincere dopo la lunga striscia di pareggi.
Prestazione oculata degli adriatici, meno spregiudicata in fase offensiva e più attenta nelle retrovie, nonostante l’avversario lasciasse lo spazio per scatenarsi in avanti. Segnale di crescita e, sopratutto, tre punti importanti per intraprendere in classifica una corsia orientata alla parte alta.
