Cremonese (4-3-1-2): Ujkani; Almici, Marconi, Canini, Renzetti; Arini, Pesce, Cavion; Piccolo (59’ Castrovilli); Paulinho (66’ Mokulu), Brighenti (83’ Scappini). A disposizione: Ravaglia, Procopio, Salviato, Davino, Perrulli, Scarsella, Macek, Cinelli, Garcia. Allenatore: Attilio Tesser.
Pescara (4-3-3): Pigliacelli; Zampano, Coda, Bovo, Mazzotta; Coulibaly, Brugman, Valzania (62’ Kanoute); Del Sole (71’ Baez), Pettinari (80’ Ganz), Capone. A disposizione: Fiorillo, Crescenzi, Balzano, Benali, Elizalde, Fornasier, Carraro, Cappelluzzo. Allenatore: Zdenek Zeman.
Reti:
Arbitro: Francesco Fourneau di Roma (Cecconi-Robilotta/Prontera)
Ammoniti: Paulinho, Coda, Marconi, Brugman
Il Pescara a caccia di una vittoria scaccia-critiche da pareggite in casa della Cremonese, seppur la neo-promossa parta con un punto in più in classifica e tante speranze per accreditarsi come sorpresa. Zeman conferma il tridente Del Sole-Pettinari-Capone, ma opta per la prima da titolare di Bovo, in difesa al posto dell’infortunato Perrotta. Di Contro, Tesser piazza in avanti Paulinho e Brighenti, con Piccolo alle loro spalle.
Sono i padroni di casa i primi a farsi pericolosi al 5’: sponda di petto di Brighenti per Pesce che, dal limite, spara la botta al volo col destro e centra in pieno la traversa all’incrocio. Vero e proprio forcing iniziale dei grigiorossi, che lamentano due rigori nei primi 9 minuti, entrambi senza fondamento. Si aspetta il 25’ per vedere il Pescara in avanti, bello lo scambio di tacco tra Coulibaly e Zampano, elegante ma prevedibile e Canini intercetta il successivo traversone per Pettinari. Più dinamici i lombardi e, sul rovescio di fronte, Pigliacelli respinge malamente con il pugno un tiro-cross di Brighenti, Arini riesce a ribadire a rete dal limite ma viene fischiato l’offside sulla deviazione di Brighenti. Ancora altri dieci minuti la prima conclusione pescarese, blanda, centrale e dalla distanza di Brugman, parata senza problemi da Ujkani. Al 40’ la prima azione concretizzata dal Delfino: Brugman serve in palleggio Pettinari che, sulla desta dell’area, controlla bene ma batte debolmente e Ukjani riesce a bloccare e innescare il contropiede sulla sinistra, Paulinho arriva fino al limite piccolo, salta Coda ma esce basso Pigliacelli e si oppone al tiro ravvicinato con la deviazione sul fondo. Ultimo colpo del primo tempo che vede la Cremonese in vantaggio ai punti.
Nessun cambio nell’intervallo e non cambia nemmeno il ritmo del match, con la squadra di Tesser più attiva di quella zemaniana in avvio di ripresa. Il primo, al 59’, butta dentro Castrovilli per Piccoli e in 3 minuti, con la difesa pescarese che scala malamente, arriva alla conclusione dai 10 metri, rintuzzata in scivolata da Brugman davanti a Pigliacelli. Cerca rimedio anche Zeman, alzando il baricentro con Kanoute per Valzania. Controrisposta del boemo con Baez per uno spento Del Sole, e l’ex Fiorentina, al 77’, aziona finalmente il Pescara e Brugman: l’uruguaiano, dalla lunetta, tira di prima intenzione e centra il palo, poi Pettinari segna in tap-in ma è fuorigioco. Doppiazeta affida a Ganz le speranze degli ultimi minuti, così come Tesser ricicla l’intero tris offensivo con Mokulu e Scappini. Nulla cambia, l’unica emozione è nel recupero, con Kanoute che fa volare Ujkani a salvare l’incrocio dei pali con una punizione dal limite. Finisce senza reti.
Pescara imballato, snaturato e privo della solita verve offensiva che, quantomeno, ha fin qui alimentato le emozioni dei tifosi a colpi di thriller. Partito male, il Delfino ha accusato l’entusiasmo della Cremonese, rischiando di soccombere già nel primo periodo; poi nessuna reazione, a smentire anche un presunto cambio nella gestione del match rispetto alle giornate precedenti. Forse il terzo incontro da disputare in una settimana ha tirato il freno a mano, ma la macchina di Zeman perde sempre più colpi.