Pescara. Se ne và anche Anania, uno dei protagonisti della cavalcata zemaniana per la promozione in serie A. A sostituirlo tra i pali (o meglio, in panchina) arriva dal Padova, con uno scambio, Ivan Pelizzoli, ex di Roma e nazionale olimpica.
I portieri lo sanno bene, per loro il posto da titolare va meritato e mantenuto, ma è cosa tutt’altro che assicurata da inizio a fine stagione. Lo sa bene Luca Anania, che nella scorsa stagione ha cominciato come secondo al baby Pinsoglio, per poi finire come saracinesca prediletta dello squadrone di Zeman, che nel suo modulo iper-offensivo partiva proprio dalla posizione avanzata ben fuori area del ‘giaguaro’. Anania è diventato così l’idolo dei tifosi, con uscite al cardiopalma, dribbling agli attaccanti e parate memorabili.
E se ben quotate erano, come sono poi state, le partenze dei gioielli Immobile, Insigne e Verratti, sulla ferma guardia di Anania in serie A tutti ci avrebbero giurato. Invece la storia si è ripetuta, e davanti all’esperto estremo difensore, da questa estate, ci si è messo un altro baby, Perin, stavolta ben più fenomeno di Pinsoglio. E il ‘giaguaro’ ha iniziato a fiutare odore di panca. Mettici pure le difficoltà nel trovare l’accordo sul rinnovo per il contratto e la valigia è presto fatta. Tacciono entrambe le parti sull’ufficialità, ma è ormai cosa certa che Anania è scappato verso il Padova, e dal club biancorosso è arrivato in scambio Ivan Pellizzoli.
Il 32enne portiere ritroverà a Pescara, proprio come suo titolare, Perin, con il quale si è avvicendato la porta padovana nella passata annata. Alto 1.97, Pellizzoli è venuto fuori nel ’98 dal vivaio dell’Atalanta, ma è con la Roma nell’anno dopo lo scudetto (2003-2004) che ha trovato l’auge: solo 14 goal subiti in 31 incontri che gli sono valsi il titolo di Saracinesca d’Oro, il portiere meno battuto d’Europa. Si guadagnò così, da fuoriquota, la maglia della nazionale olimpica che ad Atene conquista il bronzo grazie a due rigori parati dall’allora 24enne. Già l’anno prima, però, aveva esordito nella nazionale di Trapattoni nell’amichevole contro la Svizzera. Poi Reggina, a Mosca con il Lokomotiv, e il giro in serie B tra Cagliari, Albinoleffe e Padova. Ora il ritorno nella massima serie, dove è chiamato a fare da chioccia a quel Perin che, con 12 anni di meno, promette di fargli indossare i guanti solo in allenamento.