Al termine dell’incontro mister Stroppa esprime cauta soddisfazione per l’1-0 maturato al Comunale di Piano d’Accio: “Oggi il 4-2-3-1 ha convinto meno del 4-3-3, ma è pur vero che i ragazzi si stanno applicando al massimo per trovare i giusti equilibri in campo. Bjarnason mi è piaciuto, ma penso che un giocatore con le sue qualità può fare davvero la differenza: quando migliorerà l’affiatamento con il gruppo, quando sarà più semplice comunicare con lui, diventerà la nostra arma in più. Gli ingaggi di Terlizzi e Blasi? Sono pienamente soddisfatto dei loro arrivi: sono giocatori importanti, di esperienza, che offriranno un contributo notevole. Per chiudere definitivamente il cerchio servirebbe un altro rinforzo in attacco, magari un Vossen…”. Nella prima parte delle sue dichiarazioni il tecnico ex Alto Adige è abbastanza chiaro: il Pescara può e deve migliorare. Nel primo tempo, infatti, i biancazzurri appaiono un pò statici, tanto da esser costretti ad appoggiarsi spesso sulla fascia destra, lungo la quale c’è la sagacia tattica di Nielsen e la velocità di Caprari. Proprio quest’ultimo crea la prima chance della serata: il suo tiro incrociato dal vertice dell’area non trova compagni pronti alla deviazione vincente (15‘). Dicevamo, il binario destro del Pescara convince…eppure, quasi paradossalmente, il gol dei biancazzurri arriva grazie ad un’iniziativa che matura sull’out opposto: al 24’ Celik si traveste da slalomista, supera tutti gli avversari e dal fondo rimette al centro per il solissimo Abbruscato. L’ex Vicenza ringrazia ed insacca a porta vuota. E il Diavolo? I padroni di casa fanno vedere cose apprezzabili soprattutto sul piano del collettivo: mister Cappellacci può sorridere dinanzi ai progressi evidenziati dai centrali Caidi e Ferrani, molto più reattivi rispetto al galoppo contro l’Ascoli. Una conferma di ciò si può cogliere analizzando il taccuino dei cronisti: dopo il vantaggio gli ospiti tornano a farsi vedere soltanto al 42’, quando il solito Nielsen chiama Serraiocco alla respinta con i pugni. Stessa musica nella ripresa: il balletto dei cambi ed il caldo soffocante abbassano ulteriormente i ritmi del gioco così la partita diventa noiosa e avara di cenni degni di nota. Il volenteroso Bjarnason prova a farsi notare con qualche sgroppata delle sue, ma al tirar delle somme l’unico a provarci con convinzione è l’ex genoano Ragusa, la cui botta dal limite viene deviata in corner da De Fabritiis (59‘). Poi più nulla fino alle battute conclusive, caratterizzate dai clamorosi errori sottoporta di Chiaretti (93’) e Cascione (94’). Dopo il triplice fischio, arrivano le premiazioni e le parole di Roberto Cappellacci: “Questi allenamenti servono soprattutto a mettere minuti nelle gambe. Quando giocheremo contro avversari di pari caratura potremo dare un giudizio complessivo sulla nostra squadra. Per ora sono contento del materiale umano che ho a disposizione”.
TERAMO-PESCARA 0-1
MARCATORE: 24’Abbruscato
TERAMO (4-3-3): Serraiocco; De Fabritiis (75‘Giannetti), Caidi, Ferrani (90‘Meluso), Montanari (62‘Chovet); Valentini, Drudi, Righini (75‘Zerbo); Petrella (82‘Mosca), Bucchi (62‘Di Paolantonio), Bellucci (82‘Patierno). A disp: Santi, Cosenza. All: Cappellacci
PESCARA (4-3-3): Anania (46‘Perin); Zanon (65‘Bocchetti), Capuano (65‘Cosic), Romagnoli, Balzano (46‘Crescenzi); Nielsen (46‘Bjarnason), Cascione, Colucci (65‘Togni); Caprari (46‘Chiaretti), Abbruscato (65‘Soddimo), Celik (46‘Ragusa). A disp: Brosco, Brugman, Maniero. All: Stroppa
ARBITRO: Manuel Giuliani di Teramo (D’Alberto e D’Agostino di Teramo)
NOTE: Ammonito Balzano nel Pescara. Angoli 10-2 per il Pescara. Rec 1‘+4‘. Spettatori 3000 circa, di cui 800 provenienti da Pescara.
Francesco Graduato