Pescara. Divorzio pre-matrimoniale tra Verratti e la Juventus: salta la trattativa per portare il gioiellino biancazzurro alla Vecchia Signora. E mentre si fa strada il Napoli, il capitano Sansovini lascia la squadra: il ‘sindaco’ va allo Spezia.
Calciomercato, scienza inesatta. Si può dire di tutto, e può succedere l’opposto: è il caso di Marco Verratti, da mesi piazzato dalle previsioni nelle squadre di tutta Italia. E invece resta a Pescara. Almeno per ora. Lunga, forse fin troppo estenuante la trattativa imbastita da Delli Carri e Sebastiani con Marotta e Paratici, direttori generale e sportivo juventini. Di mezzo si è messo Mino Raiola, procuratore sportivo di tanti top player, ma anche tra i più ostici da affrontare seduti attorno ad una scrivania. Per il passaggio del giovane centrocampista alla Juventus, dopo un’altra stagione in maglia adriatica, si era approntato un pacchetto misto di cash e contropartite tecniche. Due milioni di euro subito nelle casse del Pescara, altri 5 con il riscatto a giugno 2013. Intanto comproprietà e prestiti avrebbero portato nella rosa a disposizione di Stroppa
James Troisi, classe 1988, esterno d’attacco australiano che nelle ultime 4 stagioni ha militato nel club turco del Kayserispor, e Ouasim Bouy, classe ’93, talentuoso centrocampista olandese di origini marocchine che la società bianconera ha prelevato lo scorso gennaio dall’Aiax. Non uno, ma ben due inghippi: Troisi chiede un ingaggio superiore ai 500mila euro, il Pescara ha chiesto un contributo in tal senso che la Juve ha negato. Poi Bouy, assistito dal diabolico Raiola: i torinesi volevano una compartecipazione del giocatore, ma il procuratore si è opposto all’ipotesi di un futuro passaggio del cartellino nelle mani Pescara: lo vuole il più possibile nell’orbita bianconera. L’ultima offerta: 4 milioni sull’unghia e i prestiti secchi di Troisi e Bouy. Quanto è bastato a far alzare Sebastiani dal tavolo: una valutazione che deprezza il talento di Verratti, sul quale parrebbero distanti le stesse opinioni dei dirigenti bianconeri.
Ma se le acque si fanno agitate, la società biancazzurra comincia a mostrarsi navigata nonostante il giovane curriculum: il contrattacco si gioca sul campo mediatico. Se si è sempre esaltato l’amore di Verratti per la maglia di Del Piero, Sebastiani smentisce sbattendo in faccia la porta ai piemontesi: “Marco ha dato disponibilità assoluta ad andare anche a Napoli”. Il club partenopeo è, infatti, il secondo offerente sulla piazza di Manoppello: Sebastiani declama l’ottimo rapporto con il presidente De Laurentiis, vedi la passata esperienza di Insigne e la trattativa in ballo per il difensore pescarese Capuano. “Il Napoli è l’unica società che ha fatto un’offerta chiara, precisa e puntuale, c’è una trattativa aperta e non è certo un ripiego”. L’offerta verterebbe interamente sulla quotazione economica, non inferiore ai 12 milioni: 5 e mezzo subito, il riscatto nella prossima stagione, con le contropartite di Santana e Bariti opzioni possibili, e un sorprendente prolungamento del prestito di Insigne da non escludere. Il ds Bigon sarebbe pronto a tenersi Verratti per 5 anni, con un ingaggio superiore a quello offerto da casa Agnelli. L’unica condizione posta da De Laurentiis, che di ricavi sugli investimenti la sa lunga, è quella sulle sponsorizzazioni del ‘gufetto di Manoppello’: c’è un contratto con la Puma, ma il numero uno del Napoli vuole tutti i diritti per sé.
La scienza inesatta insegna che ogni parola pronunciata serve a tirare sui prezzi, e Sebastiani non si inginocchia nemmeno davanti al Vesuvio: “Verratti è del Pescara, ha un contratto di quattro anni con noi, non è detto che lo dobbiamo vendere per forza”, precisa, minacciando di rimandare tutti a gennaio o giugno prossimi.
Cosa certa, invece, è la partenza di Marco Sansovini: il capitano del Pescara lascia il Delfino per lo Spezia neopromosso in serie B. Il bomber 32enne romano, che con 27 reti in due stagioni ha contribuito a riportare il club dalla C alla A, lascia fascetta e il meritato soprannome di ‘sindaco’, firmando un biennale con i liguri. Forse il timore di non trovare troppo spazio nella massima serie, ma il Pescara si sarebbe ben volentieri tenuto il proprio capitano. Meno sicuro ma vicina all’ufficialità l’arrivo Tarik Elyounoussi, esterno d’attacco norvegese di origini marocchine, classe ’88, dal club olandese dell’Hereenven: “Dovrebbe arrivare lunedì per le visite mediche”, annuncia Sebastiani, che ha anche avuto la “mezza parola” dal presidente del Genoa Preziosi per le cessioni del portiere Mattia Perin, classe ’92, ex Padova e per il terzino sinistro ganese 19enne Masahudu Alhassan.
Ufficializzata anche la nuova sede degli allenamenti, dopo il divorzio con il Poggio degli ulivi dell’ex presidente De Cecco: mister Stroppa vuole campi in erba, la società ha scelto quelli del centro sportivo Vestina di Montesilvano.
Definitivi anche gli esiti delle tante compartecipazioni: Già rinnovate le comproprietà di Romagnoli dal Milan e di Ragni dall’Andria e riscattata la metà romanista di Caprari, è stata rinnovata ieri la compartecipazione con il parma per Brosco. Poi i più giovani: Loris Bacchetti, difensore classe 1993, al Pescara; Bruno Martella, difensore classe 1992, alla Sampdoria; Luca Berardocco, centrocampista classe 1991, al Pescara.
Daniele Galli