Teramo. Come descrivere il momento attraversato dal Teramo di patron Campitelli? Tra le tanti soluzioni possibili, noi preferiamo affidarci ad una vecchia pillola della saggezza popolare: “La coda è la parte più dura da scuoiare”.
Sono appena nove parole, eppure queste nove parole racchiudono alla perfezione l’essenza del finale di stagione del Diavolo, ancora in piena lotta per conquistare una promozione divenuta improvvisamente tribolata. Eh già, perché il doppio rovescio consecutivo contro Trivento e Pesaro ha fatto emergere a sorpresa qualche magagna che deve tenere in allerta l’ambiente biancorosso: la capolista, infatti, appare arrugginita nel gioco, stanca nel fisico, deconcentrata nella mente…il pericolo, insomma, è quello di rimettere in gioco la prima posizione, un’eventualità che potrà essere scongiurata solo raccogliendo i tre punti nell’impegno di domani pomeriggio, quando al Comunale di Piano d’Accio arriverà il Riccione. Sarà una gara da vincere a tutti i costi, senza se e senza ma, così da fare un passo deciso verso la Seconda Divisione, quell’obiettivo che continua a farsi desiderare.
Teramo-Riccione sarà diretta da Piero Ceccato di Bassano del Grappa, coadiuvato dagli assistenti Fabio Tribelli di Castelfranco Veneto e Andrea Marangon di San Donà di Piave. Il fischietto veneto ha arbitrato i biancorossi in due circostanze: Teramo-Angolana 3-2 (campionato 2010/2011) e Jesina-Teramo 0-2 (2011/2012).
Francesco Graduato