Il Teramo è esagerato, 7-0 al Luco Canistro

bucchiTeramo. Una gara di calcio può essere definita bella quando offre tanto spettacolo. Oppure quando i due allenatori la mettono sul piano della tattica, trasformando il campo da gioco in una scacchiera. Oppure quando entrambe formazioni non si risparmiano sotto il profilo dell’impegno.

Insomma, avete capito, ci sono tante opzioni che potrebbero indurre a parlare di un match gradevole. A tal proposito, nel nostro piccolo siamo soliti ricordare una frase che nulla ha a che vedere con il mondo dello sport: “Per fare buon teatro bisogna rendere la vita difficile all’attore”, un motto che sottolinea come la qualità dell’opera sia influenzata anche dalle avversità incontrate durante la sua messa in scena. Per non creare troppa confusione, riportiamo il discorso in termini pallonari: se il metro di giudizio di un incontro fosse proprio quello della massima targata Eduardo De Filippo, ecco che i novanta minuti di Teramo-Luco Canistro sarebbero stroncati senza pietà dall’intera critica! Quella rovetana, infatti, si è dimostrata compagine fin troppo tenera per le ambizioni dell’undici biancorosso, che trova la strada fin troppo spianata fino al 7-0 con il quale si chiudono le ostilità. E dire che prima della gara mister Cappellacci si affida addirittura ad un ampio turn-over, lasciando in panchina Masini, Ferrani e Borrelli, ovvero il meglio che ogni settore della sua squadra può annoverare. Nonostante le rinunce, però, il miglior attacco d’Italia fin dall’avvio dimostra di non aver dimenticato le sue qualità sottoporta: Bucchi devia in rete la palla calciata sul palo da Chovet (18’), Arcamone trasforma da par suo un contropiede “cinque contro due” che lui stessa aveva impostato (21’), Speranza inzucca in fondo al sacco il corner di Vitone (44’) mentre lo stesso Bucchi si ripete dopo un legno di Laboragine (45’). Giusto il tempo di un amen e siamo già sul 4-0. L’imbarazzante divario tecnico e fisico si conferma anche nella ripresa, durante la quale i cronisti sono costretti a ricorrere al pallottoliere per portare il conto del punteggio: la botta di Petrella (52’) e la doppietta del neo entrato Masini (58’ e 84’) suggellano il definitivo 7-0, il punteggio che meglio rappresenta un match praticamente mai esistito. Dopo la formalità del triplice fischio, arriva quella delle interviste, durante le quali mister Promutico dichiara: “Ci barcameniamo tra tante difficoltà, di certo non potevamo pretendere di fare punti contro la capolista. Abbiamo fatto quello che potevamo al cospetto di una squadra fortissima”. Dall’altra parte Roberto Cappellacci commenta così la prova offerta dai suoi ragazzi: “Il dislivello di valori era notevole, questo è vero, però anche noi siamo stati bravi nell’interpretare bene la sfida e mantenere sempre alta la concentrazione”. Chiudiamo come abbiamo aperto: con i tre punti guadagnati oggi, la creatura del patron Campitelli è lontana appena nove lunghezze dalla rinascita, una rinascita anch’essa sintetizzabile con una battuta lapidaria del mitico Eduardo. “Un parto trigemino con una gravidanza durata quattro anni”…considerando i numeri dell’epopea biancorossa di Big Luciano, non trovate anche voi che questa ironia calzi a pennello sul Diavolo?

TERAMO-LUCO CANISTRO 7-0

MARCATORI: 18’Bucchi, 21’Arcamone, 44’Speranza, 45’Bucchi, 52’Petrella, 58’Masini, 84’Masini

TERAMO: Serraiocco, De Fabritiis, Chovet, Traini, Calabuig, Speranza, Laboragine (64‘Iazzetta), Vitone, Arcamone (54‘Masini), Bucchi (72‘Borrelli), Petrella. A disp: Cappa, Ferrani, Ekani, Torbidone. All: Cappellacci

LUCO CANISTRO: Paravani, Del Gizzi (46‘Macioce), Valente, Berardi, Morelli, Iommazzo, Tomassi (46‘Iacovitti), Sebartoli, Pedalino, Severini, Albertazzi (59‘Tarquini). A disp: Terlizzi, Mancini, Pompili, Fazi. All: Promutico

ARBITRO: Giuseppe De Luca di Ercolano (Annunziata di Torre Annunziata/Punziano di Napoli)

NOTE: Ammonito Valente nel Luco Canistro. Angoli 5-5. Rec 1‘+3‘. Spettatori 1300 circa.

Francesco Graduato

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