Teramo. La capolista del girone F di Serie D vola verso lidi battuti in un passato non troppo remoto. Questo il responso della 26° giornata, un turno che permette al Teramo di approfittare dei mezzi passi falsi di Ancona e Sambenedettese per allungare in classifica (+9) ed ipotecare la Seconda Divisione.
Ma quali sono le reazioni del clan biancorosso di fronte al sofferto 3-1 rifilato all’Agnonese ed il conseguente nuovo scatto sulle inseguitrici? Mentre il patron Campitelli non riesce a trattenere la gioia (“Ormai abbiamo vinto il campionato!”, questa l’esclamazione del massimo dirigente del Diavolo), mister Cappellacci preferisce sottolineare la sofferenza patita dai suoi giocatori durante tutto l’arco dell’incontro: “Loro si sono presentati con uno schema diverso rispetto a quello che praticano solitamente. Nonostante la buona volontà e la voglia di proporre calcio, abbiamo faticato nel prendere le misure rischiando in più circostanze di mettere in discussione il nostro successo. Il presidente dice che è fatta? Lui ha sempre ragione…ma io questa volta non sono d’accordo”. Un’analisi perfetta, quella del tecnico originario di Tortoreto, anche alla luce di quanto visto sul sintetico di Piano d‘Accio. L’Agnonese, infatti, lascia fuori a sorpresa Orlando e Keita e si schiera con un 5-4-1 imperniato sull’unica punta Sivilla. Vietato prenderle, il primo comandamento dei molisani è chiaro, così come è chiara l’idea di produrre occasioni sfruttando la tattica dell’immediato contropiede: le buone intenzioni degli ospiti però, restano soltanto sulla carta visto che Valentini, al primo vero tiro in porta del Teramo, riesce a bucare la porta di Fabbi con un potente destro sottomisura (6‘). 1-0 e partita dall‘esito scontato? Decisamente no, visto che il gol finisce paradossalmente per favorire l’undici ospite. La carica agonistica del Diavolo, infatti, non è quella delle giornate migliori così la capolista perde ben presto il pallino della manovra a favore dei centrocampisti ospiti D’Ambrosio e Partipilo, i quali fanno girare bene la sfera, mettendo più volte in difficoltà i colleghi di casa. La formazione di mister Urbano, in ogni caso, riesce a creare problemi alla porta teramana solo al 15’, quando la conclusione a giro di Gagliano viene deviata in corner da Serraiocco. Poi un lungo silenzio, che dura fino al minuto numero 38’, quello in cui Sivilla gela il Comunale con bolide dai trenta metri che si insacca sotto l’incrocio: ai 1500 sostenitori di casa non resta che imprecare per un presunto fallo ai danni di Ekani sugli sviluppi dell’azione. In casa Teramo urge un tè caldo per riordinare le idee perché con l’1-1 il Diavolo si innervosisce e scopre il fianco al contropiede ospite, non sfruttato da Sivilla (39’) e De Souza (42’) solo per questione di centimetri. Prima della bevanda ristoratrice, però, arriva l’episodio che segna l’incontro: al 47’ Masini usa il fisico per liberarsi del rispettivo avversario e in diagonale sigla la rete del 2-1. Ad ogni buon conto, il cambio di punteggio non fa mutare l’atteggiamento delle due squadre se è vero che anche nella ripresa l’Agnonese si dimostra propositiva a fronte di un Teramo leggermente in confusione. Il più pericoloso tra i granata è D’Ambrosio, che prima colpisce l’incrocio con un siluro da distanza siderale (48’) poi impegna Serraiocco direttamente su punizione (58’). Quelle che capitano sui piedi del centrocampista ospite, comunque, non sono occasioni casuali se è vero che anche Gagliano (59’) e Sivilla (76’) vanno vicini alla marcatura. I molisano, però, hanno il torto di perdonare, un’ingenuità che non commette il teramano Valentini (69’), bravo a girare nel sacco il cross basso dalla sinistra di Traini. La doppietta personale del cesenate vale il gol del 3-1, una marcatura che fa calare il sipario sulla vittoria finale dell’incontro e dell’intero torneo.
TERAMO-OLYMPIA AGNONESE 3-1
MARCATORI: 6’Valentini (T), 38’Sivilla (O), 47’pt Masini (T), 69’Valentini (T)
TERAMO: Serraiocco, Ekani, Chovet, Valentini, Calabuig, Ferrani, Traini, Vitone (85‘Borrelli), Bucchi (85‘Arcamone), Masini, Petrella (80‘Saraceno). A disp: Cappa, De Fabritiis, Speranza, Tommaselli. All: Cappellacci
OLYMPIA AGNONESE: Fabbi, Pifano (75‘R.Di Lollo), Litterio (67‘Simone), Pellegrino, Scampamorte, D‘Agostino, Gagliano, Partipilo, De Souza (67‘Keita), D’Ambrosio, Sivilla. A disp: Vitale, Di Lallo, Albanese, Orlando. All: Urbano
ARBITRO: Riccardo Fabbro di Roma 2 (Bernabei di Tivoli/Culicelli di Ostia Lido)
NOTE: Ammonito D‘Agostino nell‘Olympia Agnonese. Angoli 8-2 per l‘Olympia Agnonese. Rec 2‘+4‘. Spettatori 1500 circa, di cui una trentina proveniente da Agnone.
Francesco Graduato