L’Aquila, la città si mobilita per la liberazione di Prosperino

prosperinoL’Aquila. Una volta c’erano le 99 cannelle, oggi c’è Prosperino. È lui, infatti, la mascotte aquilana e da quando, nei giorni scorsi, i veterinari della Asl lo hanno portato via dalla “sua” piazza, dalle “sue” strade”, lontano dagli occhi inteneriti dei passanti, L’Aquila sembra non essere più la stessa.

Numerosi gli appelli giunti in redazione, tutti con un’unica richiesta rivolta al sindaco Massimo Cialente ed alle autorità: Liberate Prosperino!

 

Ogni essere vivente ha il diritto alla libertà. I cani di quartiere, o i CLA (cani liberi accuditi) sono una gran forma di civiltà, in un paese che invece giorno dopo giorno, sta dimostrando di voler tornare indietro, perchè è un paese vecchio e fermo. Ma indietro non si torna. Tra l’altro, sarebbe interessante sapere, se la cattura è avvenuta attraverso una “vera” e “reale” documentazione di morso..o se solo su sollecitazione di un solo cittadino incivile e intollerante, non che presuntuoso di essere l’unico “non essere” vivente a camminare (purtroppo) libero x la città…Questo, a mio parere, è davvero pericoloso. (Alessia)

 

Mando questa mail per chiedervi di liberare Prosperino! Non ha mai fatto del male a nessuno, i vigili del fuoco impegnati nei soccorsi ne avevano anche fatto la propria mascotte. C’è stato un solo cittadino che si è lamentato ed ecco che la ASL ha deciso di togliergli la libertà. Il sindaco aveva anche riconosciuto questi cani sulla base di un’apposita legge, e adesso??Non siate simbolo di un’ulteriore vergogna italiana. LIBERATELO. (Roberta)

 

Spett.le sindaco Cialente e autorità varie, ho appreso che il mitico cane dell’Aquila Prosperino, è stato catturato e rinchiuso in un canile pur non essendo pericoloso e mi chiedo: ma Lei Sig. Sindaco, non si era impegnato a riconoscere la legge sui ‘cani di quartiere’? Secondo la norma, i cani giudicati non pericolosi vengono di fatto ‘adottati’ dal Comune e allora come è potuto succedere? Spesso queste creature vengono prese di mira da persone insensibili e senza cuore, già segnate da un destino crudele per aver avuto la sfortuna di aver avuto come “padrone” una persona senza scrupoli che senza problemi abbandona un cane o un gatto o qualsiasi altro animale come fosse un oggetto, senza pensare alle conseguenze, in più Prosperino, come i tanti randagi del vostro Paese, ha dovuto subire lo shock del terremoto e ha perso anche chi se ne prendeva cura in strada, non vi sembra che abbia sofferto già abbastanza? So che nel 2010 molti randagi erano stati prelevati e portati in un altro posto, sulla piana di Campo Imperatore, per farli sparire, furono poi ritrovati tutti e portati a “casa”, cioè in città, questo mi fa pensare che c’è qualche “brava” persona a cui danno fastidio e mi chiedo perchè ma non hanno problemi più seri a cui pensare? Certo, la cattiveria umana è immensa ma scagliarsi contro a delle creature innocenti che non hanno nessuna colpa se non quella di essere sfortunati….Tutti gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare sentimenti, sofferenza, dolore, amore, proprio come noi e come tali vanno rispettati e tutelati. Io vi chiedo col cuore in mano, di lasciare libero Prosperino al più presto in modo che possa raggiungere la sua compagna inseparabile Key e le tante meravigliose persone che si occupano di loro, che vogliono la sua libertà…(Roberta)

 

Mando questa mail per chiedervi di liberare Prosperino! Non ha mai fatto del male a nessuno, i vigili del fuoco impegnati nei soccorsi ne avevano anche fatto la propria mascotte. C’è stato un solo cittadino che si è lamentato ed ecco che la ASL ha deciso di togliergli la libertà. Il sindaco aveva anche riconosciuto questi cani sulla base di un’apposita legge, e adesso??Non siate simbolo di un’ulteriore vergogna italiana. LIBERATELO. (Graziella)

Vogliamo libero il piccolo Prosperino, cane simbolo de L’Aquila, rinchiuso in canile ingiustamente…e’ un cane di quartiere docile e buono…ed aveva anche trovato una compagna che si prendeva cura di lui. Liberatelo, non e’ giusto tenere un cane così in canile…soprattutto perché sia il sindaco sia i cittadini si erano occupati di lui e non solo…di tutti i cani di quartiere. Vi prego di farlo uscire dal canile al più presto! (Marianna)

 

Liberate Prosperino!! E’ un cane di quartiere, sempre stato nel suo paese, non potete rinchiuderlo dietro una gabbia ! Per una volta provate a mettervi nei loro panni, nei panni di chi è indifeso e non ha voce per esprimersi. (Giulia)

 

Liberate Prosperino. Restituitegli la dignità e la vita. (Fernanda)

 

LIBERATE  PROSPERINO !!!!!! (Gianluca)

 

Aiutateci a liberare Prosperino…grazie (Cristina)

 

Liberate Prosperinooooooooooooo! (Ilaria)

 

Mi unisco all’appello! Liberate Prosperino per favore,  sarebbe un atto etico, educativo e civile come Amministrazione e come esseri umani. (Silvia)

Scrivo questa mail per protestare contro il provvedimento che è stato preso nei confronti di Prosperino, non ha mai fatto del male a nessuno e su segnalazione di una sola persona, la Asl è intervenuta immediatamente facendolo rinchiudere in un canile. Il Sindaco Cialente aveva riconosciuto la legge sui cani di quartiere, secondo la quale i cani non pericolosi vengono adottati dal comune, e allora perchè tutto questo accanimento contro un piccolo essere che non ha mai fatto del male a nessuno ma anzi è stato sempre reputato come una mascotte della città. Dovete liberarlo. (Adriana)

 

Chiedo a Lei Sig. Sindaco di mettersi una mano sul cuore e fare in modo che Prosperino torni libero! Se così tanta gente dell’Aquila si è mobilitata per questo canino non le sembra che il veterinario abbia fatto un errore gravissimo di valutazione? Chi è che ha denunciato la pericolosità di questo canino? In un’Italia dove i randagi e i cani di quartiere spesso sono maltrattati la sua città con Prosperino era un’oasi felice, un canino di quartiere ben voluto da tutti… e allora perché rinchiuderlo? Lo faccia tornare libero al più presto, la prego! (Federica)

 

Tra i tanti simboli di una città ferita e in ginocchio, ma orgogliosa, come L’Aquila del dopo-terremoto, ci sono i tanti randagi che non hanno mai lasciato un centro storico a lungo disabitato. Adottati dagli abitanti come mascotte della città, i cani gironzolano senza infastidire nessuno, a tal punto che nei mesi successivi al sisma del 2009, il sindaco Cialente si era impegnato a riconoscere la legge sui ‘cani di quartiere’. Secondo la norma, i cani giudicati non pericolosi vengono di fatto ‘adottati’ dal Comune. Prosperino è uno di questi: prima del terremoto viveva a Santa Maria Paganica, a poco meno di dieci chilometri dalla città, poi dopo il sisma ha vagato fino a raggiungere il centro storico, dove ha trovato in Key una compagna inseparabile. Fino a ieri, quando la ASL, su segnalazione di un cittadino che da tempo si lamentava dei tanti cani in città, lo ha catturato e rinchiuso in una gabbia arrugginita in canile. Poche ore e la protesta dei cittadini ha trovato una forte eco di risonanza grazie al tam-tam sulle testate locali e su Facebook. Per ora, però, Prosperino resta prigioniero e dalle associazioni animaliste giungono commenti pieni di amarezza: “Non ha mai fatto del male a nessuno, i vigili del fuoco impegnati nei soccorsi ne avevano anche fatto la propria mascotte. C’è stato un solo cittadino che si è lamentato ed ecco che la ASL ha deciso di togliergli la libertà. Per noi, che abbiamo assistito i cani impauriti e spaesati già dalle prime ore del 6 aprile, è un’altra battaglia persa”. E non vengono risparmiate nemmeno critiche al dietrofront del sindaco: “Aveva riconosciuto questi cani sulla base di un’apposita legge, che esiste ma ormai è ridotta a carta straccia”. (Piera)

 

 

 

 

 

Gestione cookie