E bisogna essere onesti nel giudizio, probabilmente è anche giusto così! Se i gradoni del Comunale di Piano d’Accio offrono uno spettacolo degno di altre categorie (oltre 5000 presenti), in campo i due undici, probabilmente condizionati dall’alta posta in palio, non sono riusciti a mantenere le premesse della vigilia: tanto tatticismo, tanta carica nervosa, ma poche bollicine al momento di andare al dunque con il portiere avversario. Ecco spiegato come mai l’unica occasione della prima frazione capita sulla testa del difensore Ferrani, pescato in area dal corner di Laboragine: sull’inzuccata del difensore originario di Rimini, però, l’estremo Di Vincenzo si supera respingendo la sfera sulla linea di porta (14’). L’azione è terminata? Macchè, il cuoio ballonzola sulla riga fatale, un attimo di suspence prima del tocco decisivo di Bucchi: il boato di marca biancorossa, però, viene invalidato dall’arbitro, il quale ravvisa la carica ai danni del numero uno ospite. Scampato il pericolo, arriva il momento di porsi la fatidica domanda: ma la Sambenedettese dov’è? I marchigiani, schierati con un prudente 4-1-4-1, non calciano mai dalle parti di Serraiocco pur dimostrando una certa solidità di squadra. O meglio, la difesa ospite si rivela sì compatta ma soffre maledettamente ogni tipo di palla inattiva. E la conferma arriva puntuale in avvio di ripresa: Speranza di testa timbra la parte superiore della traversa (49’), ma questa chance è solo il preludio del gol biancorosso. Angolo dalla sinistra di Laboragine, Ciampi sul primo palo incrocia di testa, Di Vincenzo si supera ma non può nulla sul tocco ravvicinato di Bucchi (50‘). La polveriera biancorossa esplode, ora il Diavolo ha in mano il match-ball che vale il campionato. L’1-0 casalingo, però, fa mutare lo scenario tattico della sfida: la necessità di recuperare spinge mister Palladini a mettere dentro Puglia in luogo di Oretti, una sostituzione che rivitalizza tutto l’attacco ospite. Con le sue incontenibili sgroppate sulla fascia destra, infatti, l’esterno ex Sulmona suona la carica, anche se a fare la differenza è nuovamente un episodio da moviola. 75’, il neo entrato in area semina Chovet, che lo contrasta mettendoci il fisico: per l’arbitro, il signor Guccini di Albano Laziale, è calcio di rigore che Di Vicino trasforma impeccabilmente…ecco, quindi, che si materializza l’1-1, un risultato che non deve sorprendere visto che già al 65’ Carteri, con uno spettacolare tiro al volo dai trentacinque metri, aveva timbrato la trasversale facendo suonare l’allarme teramano. Dopo aver rimesso il match sui binari della parità, i marchigiani ci credono e spingono, ma alla fine dei conti la palla buona capita sul piede di Vitone (92′): la botta potente, però, sfiora soltanto il palo, lasciando l’amaro in bocca a coloro che già pregustavano il più incredibile dei finali thrilling. Al novantesimo, Roberto Cappellacci ha dichiarato: “E’ un grosso peccato perché avremmo meritato di vincere. Mentre il primo tempo è stato tutto sommato equilibrato, nel secondo siamo partiti forte, trovando immediatamente la rete del vantaggio. Il loro calcio di rigore? Chovet dice di non aver commesso alcun fallo. Tralasciando le parole del mio giocatore, sono dell’idea che quest’oggi gli episodi non sono stati dalla nostra parte”. Sull’altra sponda, mister Palladini ha chiosato: “Come spesso accade in questi casi, la partita non è stata molto spettacolare: il loro 4-3-3 inizialmente ci ha messo in difficoltà, costringendoci a passare al 4-2-3-1. Nel secondo tempo abbiamo subito la rete ma siamo stati bravi a guadagnare un punto importante per la nostra rincorsa”. Il Teramo tornerà in campo mercoledì 22 febbraio: contro il Real Rimini si giocherà sul neutro di Bellaria (fischio d’inizio ore 14).
TERAMO-SAMBENEDETTESE 1-1
MARCATORI: 50’Bucchi (T), 75’r Di Vicino (S)
TERAMO: Serraiocco, Ciampi, Chovet, Traini, Ferrani, Speranza, Laboragine, Vitone, Bucchi, Masini, Petrella (66‘Ekani). A disp: Cappa, De Fabritiis, Calabuig, Filipponi, Tommaselli, Saraceno. All: Cappellacci
SAMBENEDETTESE: Di Vincenzo, Bordi, Nicolosi, Marini, Oretti (57‘Puglia), Ianni, Napolano, Carteri, Pazzi (80‘Donzelli), Di Vicino (92‘Voinea), Carpani. A disp: Zenga, Mazzuoli, Zazzetta, Cuccù. All: Palladini
ARBITRO: Francesco Guccini di Albano Laziale (Annunziata e Muto di Torre Annunziata)
NOTE: Ammoniti Traini, Bucchi nel Teramo, Ianni, Di Vicino, Oretti, Marini nella Sambenedettese. Angoli 8-4 per il Teramo. Rec 1‘+3‘. Spettatori paganti 4062, di cui 1483 provenienti da San Benedetto del Tronto.
Francesco Graduato