Sambuceto. Marco Conversano, baluardo della difesa del Sambuceto, analizza la stagione in viola sotto molteplici aspetti. Un campionato, il suo primo alla Cittadella dello Sport, che può definirsi positivo visto che, alle buone prestazioni, il centrale ha anche affiancato un paio di reti, a impreziosire il tutto.
E proprio in tema di analisi, quest’anno il difensore è stato “affiancato”, al centro del comparto arretrato, da Cinquino, Mottola e Cialini, mostrando con tutti, fin da subito, un ottimo affiatamento: “Direi che mi sono trovato bene con tutti. Con Cinquino ci conoscevamo già ai tempi del Miglianico. Quest’anno ha avuto un po’ di problemi fisici, ma credo che sia uno dei migliori della categoria. Per quanto riguarda Antonio Mottola, la carriera parla per lui, e il fatto che abbia sempre giocato in categorie superiori credo sia una garanzia. Federico Cialini è molto giovane ma ha già fisico e tecnica, quindi possiede tutto per fare bene e per essere tra i protagonisti”.
Nel suo primo giorno in viola, Conversano aveva detto di aver accettato la proposta del Sambuceto perché affascinato dal “progetto”. Con oltre due terzi di stagione ormai alle spalle, per Marco è quindi tempo di analizzare se effettivamente gli auspici si siano avverati o meno: “Certo che sì», esordisce il numero 6, «Già il fatto di essere a un passo dall’obiettivo primario della salvezza a otto partite dal termine è un primo punto in tal senso. Poi bisogna sempre tener conto che questa è una squadra partita praticamente da “zero” dopo il ripescaggio, al netto di un paio di elementi. Infine, a livello di progetto, posso affermare che qui ci sono i valori giusti per fare bene e per puntare al meglio”.
Una salvezza quasi “in tasca” per il Sambuceto, con diverse giornate di anticipo, con la fatidica quota “40” ormai praticamente nel mirino. E in questo contesto il centrale viola ne approfitta per guardare in avanti ai prossimi impegni, e per riavvolgere il nastro di quanto successo in Eccellenza quest’anno: “Innanzitutto 2 punti li dobbiamo comunque fare per arrivare a 40 e per pensare a tutto il resto; poi procederemo partita per partita. Tornando all’andamento generale, ci sono stati periodi in cui ci siamo “complicati” la vita da soli, e mi riferisco ad esempio a ottobre, quando abbiamo inanellato alcune sconfitte. Questa cosa avrebbe potuto destabilizzare qualsiasi ambiente, invece qui siamo riusciti a compattarci e a riprendere il cammino che ci eravamo prefissati. Nelle restanti partite, acquisita la salvezza, giocheremo con più tranquillità e potranno quindi arrivare nuove cose positive”.
La “chiusura” di Conversano è infine dedicata all’intera famiglia viola, a sottolineare che, come spesso accade nello sport, il gruppo e l’unione di intenti sia alla base di qualsiasi successo o risultato positivo: “Vorrei ringraziare il mister perché mi ha voluto, e quindi anche la società, per aver “dato retta” all’allenatore dandomi fiducia. Un plauso anche per i miei compagni perché è stata un’annata bella e positiva, e per tutti coloro che “ruotano” attorno al Sambuceto, e che contribuiscono a far sì che sia un ambiente ottimale nel quale fare calcio”.