Coppa Italia, Martinsicuro-Cupello 3-1: adriatici in finale

Martinsicuro: Di Berardino, Donzelli, Pietropaolo Al., Mariani, Oresti, De Cesaris, D’Angelo (9’st Ruzzier), Pietropaolo An., Maio, Ricci (32’st Latini), Kone. A disp. Cosenza, Ferrari, Awodeinde, Lattanzi, Liberati. All. Di Fabio

 

 

 

Cupello: Di Vincenzo, Antenucci, Berardi, Zeytulayev (45’ st Tarquini), De Fabritiis, Benedetti, Capiotoli (23’st Tucci), Di Florio, Marinelli, Avantaggiato, Monachetti (17’ st Selvallegra). A disp. Tascione, Quaranta, Tarquini, Amore, D’Antonio. All. Di Francesco

 

 

 

Arbitro: Conte di Chieti  (Sica-Miccoli)

 

 

 

Reti: 18’ pt Zeytulayev, 20’ pt Pietropaolo An. Rig., 8’ st Maio, 44’ st Oresti

 

 

 

Note . Ammoniti  Pietropaolo An., Pietropaolo Al., Mariani, De Cesaris, Ricci, Antenucci, Marinelli. , angoli 9-2 per il Martinsicuro, spettatori 150 circa. Recupero 0’ pt, 5’ st

 

 

 

Il Martinsicuro ribalta la sconfitta dell’andata contro il Cupello e stacca il biglietto per la finalissima di Coppa Italia contro il Paterno. Una gara avvincente fino alla fine con i locali che ci hanno creduto ottenendo una finale storica per il calcio truentino. Di Fabio deve fare a meno dello squalificato Kala e degli infortunati Fabiani, Carbone e Picciola e schiera Kone e D’Angelo esterni alti con l’ex Maio punta centrale e tra i pali il portiere di coppa Di Berardino, classe ’99. Tra gli ospiti unico assente Triglione con mister Di Francesco che rinuncia a Tarquini che va in panca. Pare subito forte il Martinsicuro ma sono gli ospiti ad andare in vantaggio con Zeytulayev che approfitta di un errore dei locali in fase d’impostazione.

 

Passano due minuti e D’Angelo viene atterrato in area con l’arbitro che indica il dischetto, Antonio Pietropaolo realizza. Nonostante la continua pressione dei locali il tempo termina in parità. Per arrivare alla finale servono due reti ai vibratiani. Ad inizio ripresa l’ex Maio trafigge in diagonale Di Vincenzo e fa aumentare le speranze di qualificazione. Di Fabio inserisce anche Ruzzier per cercare la terza rete. Nove i calci d’angolo battuti dai locali che non sortiscono effetto.

 

Al 31’ Kone va via sulla destra e mette al centro con Maio che colpisce a botta sicura e la palla che esce a fil di palo, così come quattro minuti dopo una botta di Oresti dal limite viene deviata da un difensore. Il gol qualificazione arriva allo scadere quando la sfera arriva sui piedi di Oresti che davanti a Di Vincenzo non sbaglia per la gioia dei compagni e il tripudio sugli spalti. Ora l’atto finale con la finalissima che si dovrebbe giocare, campo neutro ancora da comunicare, mercoledì prossimo 8 febbraio.

 

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