Sambuceto. Quattro gol segnati (due doppiette), e 6 punti conquistati dal Sambuceto nelle ultime due partite: questo il borsino di Alberto Nardone, centrocampista viola che sta vivendo un periodo magico alla Cittadella dello Sport.
L’esterno ha infatti “bucato” le difese di Virtus Teramo (ribaltando una possibile sconfitta in una splendida vittoria per il Sambuceto), e Miglianico, nel giro di meno di una settimana. Quattro gol, tra l’altro di pregevole fattura, compreso il rigore trasformato per il 2 a 1 finale nel giorno dell’Immacolata, spiazzando il portiere e mettendo la sfera nel sette alla destra dell’estremo difensore teramano. Tra le quattro marcature, Nardone ne ricorda una in maniera particolare, ossia la seconda rete messa a segno domenica scorsa a Miglianico, che rivive così: “Ho notato il difensore che si è posizionato leggermente troppo largo, e così ho scelto di provare a calciare d’esterno. Fortunatamente ho colpito la sfera in maniera ottimale, con il classico “tiro a tre dita”, e la palla si è insaccata nel sette. Appena ho calciato, mi sono subito reso conto che potesse essere un buon tiro. Certo, un “miracolo” del portiere ci può sempre stare quando si tira, ma per fortuna non è stato questo il caso”.
Sei punti fondamentali, quelli conquistati negli ultimi due match, che hanno quindi permesso al Sambuceto di effettuare il giro di boa di metà stagione con 24 punti in classifica. Ma Nardone, nonostante l’ottimo momento che sta vivendo a livello personale e di squadra, mantiene i piedi ben saldi in terra soprattutto in riferimento agli obiettivi stagionali: “L’obiettivo è la salvezza. Puntiamo a raggiungere la salvezza il prima possibile. Prima si punta a quello come obiettivo primario e imprescindibile, e poi, eventualmente, ad altro. Pensare ad altro prima di aver raggiunto la certezza della permanenza in Eccellenza potrebbe infatti risultare deleterio e controproducente”.
E la schiettezza dell’esterno viola emerge anche quando gli si chiede di dare un voto al suo 2016 e a quello della squadra: “Potrei darmi un 8 per 4 o 5 partite disputate in maniera molto positiva, ma non sono stato continuo per tutta la stagione, anche a causa degli infortuni, e quindi il voto scenderebbe facilmente intorno al 6,5. Detto questo, però, sostengo che il vero voto possa essere dato solamente alla fine del campionato, perché in questo momento risulterebbe prematuro dare giudizi definitivi. Il Sambuceto merita un 7,5, perché la squadra ho ottenuto fino a questo momento risultati abbastanza buoni e in linea con gli obiettivi. Anche in questo casso, però, per il giudizio finale bisognerà attendere la conclusione della stagione”.
Domenica prossima, con la trasferta di Capistrello, si apre ufficialmente il girone di ritorno, con un impegno che vedrà di fronte due formazioni quasi “appaiate” a metà classifica (gli aquilani precedono infatti il Sambuceto di una sola lunghezza, a quota 25). Un impegno che potrà quindi fornire le prime “risposte” sulle ambizioni delle due squadre: «Credo si tratti di un crocevia importante», spiega Nardone, “E già non perdere potrebbe risultare positivo. Vincere invece significherebbe superare il Capistrello in classifica, ma soprattutto fare tre punti in più verso la salvezza. Si tratta quindi di una partita importane ma allo stesso tempo dura e difficile”.