Pescara (4-3-2-1) Bizzarri; Zampano, Campagnaro, Fornasier, Crescenzi; Aquilani (46’ Biraghi), Memushaj, Verre; Benali (56’ Pepe), Caprari; Manaj (70’ Pettinari). In panchina: Fiorillo, Bruno, Cristante, Zuparic, Vitturini, Muric. Allenatore: Massimo Oddo.
Empoli (4-3-1-2): Skorupski; Veseli, Costa, Cosic, Pasqual; Krunic (85’ Pereira), Dioussé, Croce; Saponara; Maccarone (67’ Gilardino), Pucciarelli (80’ Marilungo). In panchina: Pugliesi, Pelagotti, Zambelli, Michedlidze, Maiello, Barba, Buchel, Tello. Allenatore: Giovanni Martusciello.
Reti: 11’ e 43’ Maccarone, 22’ Pucciarelli, 89′ Saponara
Arbitro: Daniele Orsato di Schio (De Pinto-Tolfo/Mondin/Pairetto-Illuzzi)
Ammoniti: Krunic, Caprari, Fornasier
Praticamente uno spareggio-salvezza, per l’anticipo dell’ora di pranzo della 12° giornata, all’Adriatico. Il Pescara di Oddo, alla ricerca della prima vittoria sul campo, si contende la quartultima piazza contro l’Empoli di Martusciello. Biancazzurri senza lo squalificato Brugman: va Aquilani in regia sulla trequarti, mentre rientrano Campagnaro, che tappa il buco lasciato dal nuovo infortunio di Coda, Manaj, a reggere l’attacco, e Verre, dopo un mese di assenza, sull’esterna di sinistra. I toscani, tra i peggiori attacchi di sempre, sono senza lo squalificato Bellusci e l’infortunato Mauri, in difesa schierano Costa e Cosic, sulla trequarti piazzano Saponarda, Gilardino parte dalla panchina e all’assalto vanno Pucciarelli e Maccarone.
Si gioca con un vento ciclonico a 28 gradi e sono i biancazzurri a sferzare, da subito, le prime conclusioni dal limite, con Verre e Caprari, ma nessun pericolo serio per Skorupski. Ma è la prima ripartenza utile a portare in vantaggio l’Empoli: azione tutta in verticale, palleggio di Dioussé sul corridoio centrale che brucia Zampano e Campagnaro, lanciando Maccarone a trafiggere Bizzarri. 0-1. La reazione del Delfino è immediata, al 14’, con Caprari: la manovra nello stretto è con Memushaj che serve in triangolo l’ex romanista per la girata secca dalla lunetta, ma la palla spacca la traversa. Due minuti dopo, Memushaj ci prova personalmente con un dribbling dalla sinistra per concludere dai 10 metri, Skorupski si conferma capace in stagione di miracoli e si oppone d’istinto con una mano, Benali è pronto a ribadire ma Pasqual raddoppia il miracolo e salva sulla linea. Lo svantaggio sprona in avanti i padroni di casa per accorciare subito: scelta fatale perché, al 22’, Zampano sbaglia nel tentativo di uscire davanti all’area, Saponara approfitta per confezionare a Maccarone l’appoggio che serve a Pucciarelli per infilare nuovamente Bizzarri dal limite. 0-2. La nuova occasione pescarese per ridurre le distanze arriva al 28’, ma la nega clamorosamente l’arbitro Orsato: cross di Zampano dalla destra, Manaj è pronto a incornarla sul limite dell’area piccola ma Cosic la anticipa nettamente con la mano alzata, eppure il rigore non viene fischiato. Si prosegue all’insegna degli errori: Zampano sbaglia ancora e regala un nuovo servizio di Maccarone, la palla taglia tutta l’area, Pucciarelli accorre ma cicca malamente e manda altissimo il tiro, graziando la difesa completamente spiazzata. I toscani proteggono il vantaggio col possesso, la squadra di Oddo non molla di certo ma l’impegno si infrange contro una corazza difensiva: cross a velluto di Verre al 40’, Benali si avvita di testa sul dieschetto e Pasqual si materializza ancora a murare, Manaj è lesto a ribadire dal dischetto ma Skorupski miracoleggia nuovamente con una gamba. Il peggior limite degli abruzzesi rimane la distrazione e, al 43’, l’ennesimo fa nascere un nuovo triangolo in ripartenza: Saponara, per Pucciarelli per la doppietta di Maccarone. 0-3, e negli spogliatoi si va con la partita già chiusa.
La mossa di Oddo, a inizio ripresa, è quella di spingere più sulle fasce: rientra Biraghi al posto di Aquilani e l’atteggiamento offensivo rimane agguerrito. Meno di dieci minuti e Verre arrischia la porta più volte, la più seria all’8’st, servito in fraseggio da Memushaj, quando incrociare ben col destro sottoporta, seppur per Skorupski tuffarsi non è un problema. Entra anche Pepe, per Benali, cercando di ribaltare lo score e l’ex Nazionale, al 18’st, cerca l’angolino basso con un diagonale velenoso dal vertice destro dell’area, mancando di poco il palo. Un caso isolato, Martusciello schiera una difesa a sette, ingabbiando ogni tentativo di manovra pescarese; gli ospiti non disdegnano, comunque, di allargare il risultato quando possono: entra Gilardino per dar fiato a Maccarone e Saponara cerca la gloria al 23’, sul servizio piazzato di Pasqual, mancando però lo specchio. Oddo, invece, fa prendere una bordata di fischi a Manaj, quando esce al 25’st per Pettinari: non riesce ancora a farsi valere l’attaccante di proprietà dell’Inter. Definitiva tegola per Oddo è l’infortunio di Fornasier: cambi finiti, ultimo quarto d’ora in 10 e al 33’st, Pucciarelli trova il vuoto buono per cercare la doppietta, Bizzari si tuffa e respinge, Krunic è smarcato bene per ribadire ma la manda fuori risparmiando il poker ai biancazzurri. Recupera all’errore Saponara al 44′: mancava solo Saponara all’appello, mandato in profondità realizza con un diagonale destro lo 0-4 finale. Pepe, allo scadere, stoppa di petto e si gira dal limite, i miracoli del portiere polacco non finiscono mai e la distensione volante nega anche il goal della bandiera.
Crisi profonda dopo il triplice fischio, certificata dalla rissa cercata a partita finita e dalla pesante contestazione piovuta dagli spalti: il Pescara non sa vincere, non sa segnare e non sa più nemmeno pareggiare. La domanda che si alza ora dall’Adriatico, ora, è se saprà mai farlo. La classifica, però, non concede più tempo per riflettere.