I supplementari dicono Rimini (1-3): Teramo, sconfitta a testa alta

gambino_giuseppeTeramo. “Per prima cosa volevo ringraziare i nostri tifosi che oggi sono stati davvero splendidi: ci hanno sostenuto fino all’ultimo, anche quando la partita era ormai compromessa. Se dovesse arrivare il ripescaggio disputeremo una Seconda Divisione dignitosa, mentre se dovessimo giocare ancora in Serie D disputeremo un torneo di vertice: ciò che è sicuro, però, è che noi ci impegneremo sempre al massimo per regalare tante soddisfazioni a questo pubblico che amo. La partita di oggi riflette quanto avvenuto durante il campionato: non siamo riusciti a chiudere ogni discorso quando ne avevamo l’occasione, e questo significa che abbiamo ancora qualche lieve pecca. Il Rimini è stato bravo ad approfittarne: devo rendere merito a mister D’Angelo perché ci ha dato davvero una lezione di tattica”.

E’un Campitelli amareggiato, ma non troppo, quello che in sala stampa commenta il 3-1 con il quale il Rimini sbanca il sintetico di Piano d‘Accio, negando al Diavolo la possibilità di accedere alla fase nazionale dei play-off: il risultato, però, non deve mortificare Scartozzi e soci protagonisti di un campionato pregevole e di una “fase due” giocata col coltello tra i denti. Contro i romagnoli, l’avvio del Teramo, schierato con l’undici largamente annunciato, sembra promettere bene tanto che al 4’ Gambino pesca in area Arcamone, la cui spaccata non trova per un soffio l’impatto con la sfera. Pur senza Evangelisti e Gasperoni, però, mister D’Angelo non fatica molto per trovare le misure alla formazione teramana, così ben presto il Rimini dimostra di essere sceso in Abruzzo alla ricerca della vittoria: le conferme arrivano da Olcese e Valeriani, sul quale è bravo Farò alla deviazione in corner (all’11’). Nonostante il grande caldo, le due squadre impongono al match dei ritmi altissimi così la gara risulta tanto avvincente quanto sentita: il nervosismo è palpabile e il primo a farne le spese è Mastronicola il quale, prima della battuta di un corner dalla sinistra, atterra Gattari con un colpo proibito. Mangino di Tivoli non può far altro che sventolare il rosso diretto. La susseguente mossa tattica di mister D’Angelo (fuori Onescu per Andrea Brighi) ha l’effetto di compattare il Rimini il quale, schierato con un 4-2-3 molto elastico, riesce ad inaridire la manovra teramana senza disdegnare qualche sortita offensiva: al 41’, però, né Buonocunto né Olcese riescono a trasformare in rete l’assist dalla sinistra di Baldazzi. E il Teramo? Arruffone e troppo propenso ai lanci lunghi alla ricerca di un Gambino straripante, il Diavolo non riesce a trovare grandi sbocchi alla propria manovra, anche a causa di qualche giocatore in giornata negativa (Borrelli e Colacioppo su tutti). I limiti nell’impostazione, poi, vengono acuiti da qualche amnesia difensiva di troppo, soprattutto sulle palle inattive: le incornate di Aquino e A.Brighi perdonano Farò il quale, però, nulla può sulla punizione di Baldazzi deviata in rete dal classe ’91 Valeriani (al 60’). Il gol taglia le gambe al Diavolo, che resta anche in dieci per l’ingenua espulsione di Colacioppo (proteste): il tracollo dei padroni di casa sembra vicino quando, a sorpresa, spunta la testa del solito, imperioso, Gambino (nella foto). La punizione dalla fascia di Scartozzi non è trascendentale, ma l’attaccante di Raffadali a centro area sovrasta tutti deviando la sfera all’angolino sinistro di Pazzini. Il Comunale è una bolgia così il Teramo, nuovamente in superiorità numerica (rosso ad A.Brighi, all’81’), ci prova ma prima Di Paolo poi Arcamone non trovano lo spunto giusto. Si arriva così ai tempi supplementari, ed il primo minuto di extra-time è quello che fa prendere alla qualificazione la via della Romagna. Su un lancio in profondità abbastanza innocuo, Gattari (già ammonito) aggancia Olcese in area. Per l’arbitro è calcio di rigore ed espulsione del difensore di casa: dal dischetto è lo stesso attaccante ex Campobasso ad insaccare alle spalle di Farò. Nonostante le forze vengano a mancare, il Teramo si getta generosamente in attacco alla ricerca del miracolo, scoprendo però il fianco ai contropiedi romagnoli: Olcese sciupa l’incredibile al 110’ ma, due minuti dopo, l’under ‘93 Massacesi sfrutta l’assist di Cardinale per suggellare il 3-1 che fa scorrere i titoli di coda sulla stagione teramana.

 

TERAMO-RIMINI 1-3 dts

MARCATORI: 60’Valeriani (R), 67’Gambino (T), 91’r Olcese (R), 112’Massaccesi (R)

TERAMO: Farò, D’Eustacchio, Russo (67‘Lenart), Scartozzi, Gabrieli (46‘Ianni), Gattari, Di Paolo, Colacioppo, Arcamone (89‘Orta), Borrelli, Gambino. A disp: Di Giandomenico, Bontà, Bolzan, Borgogni. All: Cifaldi

RIMINI: Pazzini, Palazzi, Vittori, Mastronicola, Aquino, Valeriani, Nesci (35‘A.Brighi), Cardinale, Olcese, Baldazzi (65‘M.Brighi), Buonocunto (94‘Massaccesi). A disp: Scuffia, Sari, Zanigni, Ragatzu. All: D’Angelo

ARBITRO: Antonello Mangino di Tivoli (Ficarra e Saia di Palermo)

NOTE: Ammoniti Gabrieli, Scartozzi, Gambino, Gattari nel Teramo; A.Brighi nel Rimini. Espulso Mastronicola nel Rimini al 28’ per gioco violento, Colacioppo nel Teramo al 62‘ per proteste, A.Brighi nel Rimini al 78‘ per doppia ammonizione, Gattari nel Teramo al 91‘ per doppia ammonizione. Angoli 6-5 per il Rimini. Recupero: nel tempo regolamentare 3‘+4‘, nei supplementari 0’+1′. Spettatori 4000 circa, con sparuta rappresentanza ospite.

Francesco Graduato

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