Curva Nord Roseto razzista? Citofonare altrove

Roseto degli Abruzzi. Sono rosetano. Ok, forse a volte posso anche essere di parte ma mi sforzo di essere sempre superpartes. Anzi, solitamente non ho bisogno di sforzarmi, mi viene naturale. Questo mi ha portato ad essere etichettato da qualcuno come quello che ‘tifa troppo poco Roseto’ o che non si schiera abbastanza in difesa di squadra o tifosi, ma fa parte del gioco di chi cerca di fare del giornalismo un lavoro e non un hobby nel quale dire la sua o sfogare le propri frustrazioni.

Come chi, magari seduto comodamente in poltrona, guarda una partita in tv.  Influenzato da commenti di parte  e soprattutto dall’essere tifoso, assiste ad un episodio e ne dà la propria interpretazione. Fossi stato un tifoso della GSA Udine probabilmente anch’io avrei avuto da ridire guardando la partita da casa mia sull’operato degli arbitri della gara persa a Roseto. Sconfitta arrivata dopo che il mio giocatore migliore, Allan Ray, dopo aver preso la mia squadra per mano ed averla portata ad un passo dalla vittoria, è stato espulso dopo una diatriba con i tifosi avversari a 34”dalla fine.

Ma mai avrei osato dare dei razzisti ai tifosi avversari, inventando di sana pianta insulti quali ‘negro di …..’ , dimostrando profonda ignoranza anche sulla squadra e la tifoseria che ha aiutato a farla grande nel panorama cestistico italiano.

Qualche errore, anzi diversi errori, nel corso della sua storia la tifoseria rosetana li ha commessi senz’altro ed è innegabile che siano ultras estremamente caldi che possono anche influenzare arbitri caratterialmente più deboli di quello che dovrebbero essere: ma la Curva Nord Roseto non è razzista! Accenno solo al fatto che partecipano, spesso organizzandole, a manifestazioni antirazziste di portata mondiale, ma questo potrebbe anche non bastare.

Ma andatevi a studiare invece quanti e quali sono stati i gesti di solidarietà che ne hanno data rilevanza in tutta Italia. Io personalmente sono orgoglioso di essere stato un volontario assieme a tanti di loro durante il terremoto del 2009 ed è stata un’esperienza che mi ha arricchito anche grazie alle azioni ed agli esempi dati da ragazzi della Curva Nord Roseto.

Chiariamo, non sono dei santi e possono non piacere per tantissimi motivi.

Ma per tacciarla di razzismo non si può fare altro che armarsi di tanta fantasia e dichiarare o scrivere quello che non è. Purtroppo, soprattutto sul web, continuano a proliferare siti, sitarelli, blog, profili sui social network nei quali chi non avrebbe conoscenze e requisiti per dire la propria invece si scatena, ottenendo seguito e diffondendo ‘informazioni’ che non stanno né in cielo né in terra.

Io ieri non ho visto la partita in tv: io ero presente, seppur nella distante tribuna stampa. Tralasciando il fantomatico razzismo, Allan Ray non si è comportato con professionalità. Punto. Io per primo ieri sera mi sono arrabbiato perché mi sono sentito scippato dal  potermi gustare un finale punto a punto nel quale si stava disputando una sfida affascinante, come ne ricordo poche dal vivo, fra due campioni per la categoria, lui e Smith.

Trovo veramente vergognoso questo proliferare delle menzogne, a maggior ragione quando a scriverle sono presunti giornalisti che non avrebbero neppure i requisiti per potersi esprimere su dei portali di informazione.

Essere equiparato a certa gente mi infastidisce tremendamente, è per colpa loro che tanti di noi perdono credibilità o comunque vengono visti con sospetto. Qualche volta forse si può passare sopra dinanzi alla menzogna. Non è questo il caso.

La società Roseto Sharks non può far finta di non vedere, soprattutto quando sono esponenti di quella friulana ad averla chiamata in causa.

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