Milan (4-3-3): Donnarumma; Abate, Gomez, Romagnoli, De Sciglio; Sosa (67’ Kucka), Locatelli; Bonaventura; Suso, Bacca (83’ L. Adriano), Niang (62’ Pasalic). In panchina: In panchina: Cadangan: Gabriel, Plizzari, Ely, Zapata, Poli, Honda, Lapadula, Cutrone. Allenatore: Vincenzo Montella.
Pescara (4-3-3) – Bizzarri; Zampano, Coda (73’ Biraghi), Fornasier, Crescenzi; Memushaj, Brugman, Aquilani (57’ Cristante); Mitrita (75’ Manaj), Benali, Caprari. In panchina: Fiorillo, Bruno, Pepe, Vitturini, Pettinari, Muric. Allenatore: Massimo Oddo.
Reti: 49’ Bonaventura
Arbitro: Daniele Doveri di Roma 1 (Giallatini-Alassio/Manganelli/Russo-Nasca)
Ammoniti: Brugman, Mitrita
Missione impossibile per il Pescara andare a riscattare la sconfitta infrasettimanale patita con l’Atalanta in casa del Milan che devi riscattarsi dal 3 a 0 incassato a Genova. Montella recupera Niang recuperato dalla febbre per completare l’attacco con Bacca e Suso. Oddo può contrastare solo con una difesa di seconda fasci: Campagnaro squalificato e Zuparic infortunato, tocca a Fornasier e Coda, appena recuperato dall’infortunio. Manaj non al top, in attacco va Mitrita con Caprari.
È proprio il futuro attaccante dell’Inter a concludere per primo, al 4’, con un destro girato dal limite che sfila a un metro dal palo. Quasi a sentire anzitempo il derby, Caprari si esalta al 7’ con un balletto che lo porta al traversone dall’interno dell’area, suggerimento non raccolto ma testimonia l’avvio di personalità del Pescara. Dalla stessa zolla, al 10’, si invola anche Mitrita per un tiro cross anticipato e trattenuto da Donnarumma solo in due tempi. Sul lato opposto, un minuto dopo, sfonda anche Crescenzi e impegna specularmente il portiere rossonero. Per il primo tiro in porta del Milan deve sbagliare Benali a ripartire dalla propria area, il palleggio lezioso serve Bonaventura che conclude al volo dai 20 metri, Bizzarri para centralmente senza problemi. Molto più pericolosa la prima, vera azione del Milan, al 17’: fraseggio che tiene alta la difesa, Suso inventa il taglio con il contagiri per Bacca che si stacca in linea e cerca la spaccata volante, troppo morbido il tocco col sinistro e Bizzarri se la ritrova tra le mani. Seppur stendando nella manovra, i rossoneri si rendono pericolosi nuovamente al 24’ con Suso che irrompe sulla destra e cerca al centro Bacca, Zampano provvidenziale ad anticipare il brasiliano, pronto a deviare sottoporta. La scena si ripete al 28’, stavolta Bacca riceve ma stoppa male e Fornasier recupera in seconda battuta. A tenere l’equilibrio, al 31’, Memushaj prova a pescare Mitrita dopo un ottimo recupero a metà campo ma il pallone è troppo lungo. Match aperto, contro ogni aspettativa: Zampano, al 33’, si accentra dalla destra lungo l’out di fondo, cross teso, Romagnoli chiude in corner evitando l’arrivo della palla nella ressa dentro lo specchio. Thrilling al 36’: punizione dalla trequarti per i padroni di casa, rimpallo fortuito nel mucchio che diventa assist perfetto per la volé di De Sciglio, Bizzarri respinge d’istinto la saetta, la sfera è preda di Niang che ribadisce da un metro ma il portiere si oppone nuovamente come un gatto, poi Doveri spegne tutto fischiando l’offside. Regolare il colpo di testa del francese al 43’: imposta e crossa Suso dalla sinistra, Niang si avvita e supera Zampano e Bizzarri ma la palla sbatte sul palo e torna al centro, Bacca potrebbe ribadire nella porta vuota ma Coda gliela toglie provvidenzialmente con il tacco, seppur il brasiliano reclami il calcio di rigore. Prima del duplice fischio ci prova anche Bonaventura con una botta dalla distanza, potente ma al portiere argentino basta distendersi per braccarla.
La crescita rossonera si riflette anche a inizio ripresa: due le occasioni accumulate nei primi 2 minuti, alla terza Mitrita la regala a Bonaventura provando ad uscire dalla propria trequarti con un esterno lezioso e apre il corridoio, costretto poi a chiuderlo con un fallaccio sul limite. Della successiva punizione si incarica proprio Bonaventura, la barriera salta sul tiro rasoterra, Bizzarri rimane coperto e non può evitare l’1-0. Non si fa attendere la risposta biancazzurra: dopo la battuta, Caprari danza sul limite e serve in orizzontale per Benali, Doveri fischia il fuorigioco millimetrico al libico che era riuscito a sorprendere Donnarumma sul primo palo. Il match si accende ulteriormente: sul rovescio di fronte, Bacca colpisce nuovamente il palo dopo il palleggio in diagonale di Bonaventura e Niang. Il Delfino non molla e Benali, al 7’st, spacca il corridoio centrale per riprovarci ma la manda di poco alta. Abruzzesi determinatissimi ma sfortunati: sul cross dalla destra dell’inarrestabile Zampano, pochi istanti dopo, Memushaj è ben piazzato sul dischetto per il colpo di testa, ma Aquilani lo anticipa e la mette sul fondo, colpendo violentemente il capo del compagno. L’ex milanista ha la peggio e deve lasciare il campo per Cristante, mentre l’albanese rimane in gioco con il turbante causa taglio sanguinante. Sfida vera, al 16’st tambureggiano sulla destra dell’area ospite Sosa e Suso, lo spagnolo inganna la difesa con una finta e la spara in porta, Bizzarri felineggia ancora e la toglie con la mano di richiamo. Ancor più grande, giusto il tempo di arrivare dall’altra parte, il miracolo di Donnarumma per toglierla dall’incrocio la freccia velenosa scagliata da Memushaj dai 15 metri; palla in corner e sulla battuta è lo stesso capitano pescarese a costringere il giovane portiere all’intervengo impegnativo con una deviazione ravvicinata di testa. Oddo affida le speranze dell’ultimo quarto d’ora a Manaj, togliendo Mitrita; obbligato dall’infortunio, invece, il cambio Biraghi-Coda. Il 2-0, però, si presenta su uno degli innesti di Montella al 32’st: Pasalic, da 5 metri, manda clamorosamente alto di il cross su punizione di Suso. Gli abruzzesi non mollano, trascinati da Memushaj che, ancora una volta dalla distanza, fa fare gli straordinari a Donnarumma al 34’ st, la respinta arriva a Manaj che mette in porta ma in offside. Ancor più lunga la gittata scelta da Cristante al 37’st per mandare un bolide a sfiorare il palo, a caccia del goal dell’ex. Il mediano biancazzurro ci riprova, avvicinandosi all’area, nuovamente al 43’st, trovando l’opposizione con il corpo di Locatelli.
Ben 7 i minuti di recupero assegnati. Cristante, al 2’, cerca il ribaltone con un lancio di 50 metri per approfittare del campo lasciato dal Milan in contropiede, Caprari raccoglie il pallone con una corsa disperata, Donnarumma gli corre incontro nell’area deserta, l’attaccante arriva solo con la punta al tocco per scavalcarlo ma la punta della mano del portiere la tocca quanto basta sopra la traversa. L’ostinazione pescarese si ripresenta al 4’, con l’ultima chance di pareggiare: in area Milan nasce la mischia, ancora Cristante cerca di spaccarla con un destro secco ma qualcuno la rintuzza e salva il pari finale.
Missione fallita per l’ex Oddo, ma da San Siro il Pescara esce senza ossa rotte e con l’orgoglio rinsaldato. Impensabile pronosticare il 2 in schedina, ma ancor meno si poteva prevedere la grande prova del Delfino in casa del Diavolo. A fare i conti si scopre che i biancazzurri hanno tirato più in porta oggi che nelle prime dieci giornate, e il goal “sfortunato” contribuisce a far aumentare il bilancio della gara. Senza punti, ma i dannunziani tornano a casa con rinnovata speranza per raddrizzare una stagione che si stava instradando verso la disfatta.