Chieti: Zaccagnini, Albanese, Adiansi, Trozzo, Zeetti, Viscido, Faella, Volpe (1’ st Tuccia), Alessandroni (10’ st Russo), Copponi, Genovese (29’ st Capuani) A disposizione: Mecca, A. Fioravanti, Lanni, Perna, Spina, M. Fioravanti Allenatore: Mariani
Fermana: Valentini, Maghzaoui, Ispas, Misin, Comotto, Bossa, Petrucci, Urbinati (17’ st Omiccioli), Molinari (7’ st Marolda), Cremona (29’ st Mariani), Russo A disposizione: Polverino, Ghiani, Ferante, Forò, Mane, Amendola Allenatore: Destro
Arbitro: Centi (sezione di Viterbo)
Assistenti: Belsanti (sezione di Bari) e Pizzi (sezione di Termoli)
Marcatori: 2’ pt Zeetti (aut.), 4’ st Genovese, 19’ st Petrucci, 24’ st e 30’ st Marolda, 45’ st Russo
Ammoniti: Viscido, Zeeti, Adiansi, Albanese (C) Misin (F)
Espulsi: Zeetti (C)
Note: recupero 0’ pt 4’ st, angoli 3-8 per la Fermana
Chieti. Pesante sconfitta interna per il Chieti che cede 1-5 all’Angelini con la Fermana.
Teatini sfortunati che si trovano sotto già al 2’ con una rocambolesca autorete di Zeeti che nella ripresa verrà anche espulso. Il passivo poteva essere ancora più pesante dato che ai marchigiani si sono visti annullare una marcatura ed hanno fallito un rigore. Il gol della bandiera, che è valso il momentaneo pareggio, è stato siglato da Genovese. Così la squadra di Mariani rimane ancora ferma a quota zero punti in graduatoria dopo cinque partite.
A fine partita pesante contestazione da parte dei supporters neroverdi (che per il secondo incontro consecutivo casalingo hanno disertato la Curva Volpi) che hanno invitato il presidente Giacobini ad andarsene. Nella Fermana assenti l’infortunato Sene e lo squalificato Cristiano.
Al 2’ Fermana in vantaggio: Molinari dalla destra mette in mezzo per Petrucci la cui conclusione è ribattuta da Zaccagnini ed è deviata in rete da Zeetti. Al 15’ Molinaro approfitta di un errore difensivo dei neroverdi, la sua conclusione è deviata in angolo dal numero 1 teatino. Al 25’ Faella dalla destra mette in mezzo per Alessandroni che si gira, la sua conclusione è parata da Valentini. Al 33’ sugli sviluppi di un corner battuto da Russo, Molinari di testa manda sul fondo.
Nella ripresa al 2’ Alessandroni da pochi passi si fa deviare in angolo la conclusione da Valentini. Replica la Fermana 1’ dopo con una punizione di Molinari lambisce l’incrocio dei pali. Ma al 4’ è il Chieti ad andare in gol con un lancio di Copponi che pesca Genovese che con una staffilata di prima intenzione insacca all’angolino alla sinistra di Valentini. Al 9’ Russo mette in mezzo un buon pallone per il neo entrato Marolda che schiaccia di testa, blocca Zaccagnini. Al 19’ Fermana nuovamente in vantaggio con un un gran tiro dalla distanza di Petrucci che si insacca all’angolo alla sinistra di Zaccagnini. Al 24’ il tris dei marchigiani: lo stesso Petrucci mette al centro un preciso pallone per Marolda che di testa realizza. Al 26’ Chieti in dieci per l’espulsione di Zeetti per un doppio giallo comminato dopo un fallo su Marolda a centrocampo. Dopo un gol annullato a Cremona al 28’, al 30’ Marolda che riceve dalla destra e insacca. Al 34’ rigore per la Fermana per un atterramento in area di Tuccia su Petrucci. Il penalty è battuto da Omiccioli che manda a lato. Al 43’ schema su punizione: Petrucci serve Omiccioli che manda di un soffio sopra la traversa. Al 45’ la cinquina degli ospiti con una semigirata di Russo a centro area.
“È chiaro che un allenatore lavora sempre per vedere qualcosa di meglio ogni settimana – ha commentato Mariani a fine partita – affrontiamo ogni domenica squadre importanti, cerchiamo sempre di dare quello che abbiamo dentro, abbiamo preso un gol a freddo che non dovevamo prendere, abbiamo cercato di stare dentro al campo, l’avevamo recuperata, forse nel nostro momento migliore abbiamo preso il gol del 2-1 e poi subito dopo il 3-1 la partita è finita. Non posso chiedere di più a questi ragazzi, serve un risultato positivo, è ovvio che dopo ti demoralizzi per quello che fai durante la settimana. È normale che serve anche un episodio che ti aiuti a passare in vantaggio e lo svantaggio, proprio per la giovane età, ti manda un po’ via dal campo. Mi dispiace perché penso sia giusto che la gente contesti perché quando fai questi risultati è giusto che la gente protesti in questo modo. Io credo di avere il dovere di andare avanti con tutte le mie forze ed i ragazzi di fare un qualcosa di importante, ci stiamo provando e per ora la squadra non ci riesce. È ovvio che se il problema è l’allenatore io sono il primo a farmi da parte, è inutile continuare a dare tutto me stesso se il problema sono io, i ragazzi e la società dicono di no, e allora io vado avanti a testa bassa e non mollo, questo lo posso dire a chiare lettere. Io non conosco nulla delle precedenti gestioni, quando sono venuto qui ho trovato una società che sta facendo tanto per coprire i molti buchi che hanno trovato ed io, insieme a questi ragazzi, stiamo facendo il possibile per onorare questa maglia. Con i risultati non ci stiamo riuscendo, con la fatica, se i ragazzi finiscono la partita stravolti, credo che abbiamo dato tutto. Stiamo cercando di fare il nostro lavoro e sono fiero di questi ragazzi che danno il massimo sempre. Sono pronto a prendere gli insulti di tutti e difenderò sempre i miei ragazzi perché possono fare un errore di gioventù, un errore di valutazione sulla palla, possono prendere un gol da 40 metri che non si deve prendere, ma dal punto di vista dell’impegno non si possono toccare perché danno il massimo sempre e comunque”.
“Soprattutto nel primo tempo potevamo fare meglio – ha invece detto Destro – per di più abbiamo fatto gol subito, abbiamo alzato i ritmi, ci siamo un po’ adattati alla gara e questo non va bene perché puoi rischiare di prendere gol e di andare a compromettere un incontro. Quindi il primo tempo non bene ed il secondo tempo meglio secondo me. È chiaro che per essere tutto facile devi far gol e fare gol non è una cosa facile. Sapevamo di affrontare una squadra di ragazzi molto volenterosi, che si applicano, che corrono tanto, ma non è una cosa facile vincere le partite, nemmeno in questo caso, c’è il rischio di sottovalutare ogni singola palla e non prenderla nella giusta considerazione e dopo prendi gol e poi è difficile fare il secondo ed il terzo. Marolda? Avevo visto che stava bene, ho ritenuto opportuno farlo entrare, è andata bene, sono contento per lui e per la squadra. I nostri obiettivi sono quelli di lavorare tanto, questo è un campionato dove c’è una squadra al di sopra di tutte e tante altre attrezzate che possono arrivare tra il secondo e l’ottavo posto, ma dobbiamo cercare di fare bene e di lavorare, gli obiettivi li vedremo più avanti”.
Francesco Rapino