Pescara-Reggina: una vittoria che vale una vendetta

BonanniPescara. Tornare a vincere contro la Reggina per recuperare lo scivolone di martedì e per vendicare una vendetta che grida da 12 anni: quella della promozione scippata quando sulla panca del Pescara c’era ancora Gigi Di Canio.

La sconfitta patita contro il Sassuolo è una di quelle che lascia il segno. Ma la motivazione in più per tornare a vincere, il Pescare ce l’ha, bella grossa pure. Sono in molti quelli di fede biancoazzurra che non hanno dimenticato quando 12 anni fa i granata di Calabria andarono a vincere “agevolmente” contro un già promosso Torino, scippando così al Delfino la promozione nella massima serie.

A questa sfida, da giocare anche contro un campo al limite della praticabilità, Di Francesco si prepara senza Ganci (febbre alta), Maniero (espulso dopo il goal annullato a Sassuolo), Bucchi e Arriatti (acciaccati, solo terapia per loro), ma con Zanon e Gessa recuperati. Tornerà capitan Olivi dal primo minuto in campo, Diamoutene renderà il posto al capitano. Verratti o Nicco: questo il dubbio da sciogliere per la cabina di regia alle spalle di Sansovini affiancato da Giacomelli.

Anche Atzori, tecnico della Reggina, ha i suoi grattacapi: fuori per squalifica il bomber Bonazzoli e Giosa, cardine della retroguardia difensiva. Uno scontro diretto, in pratica, con 4 punti di distacco tra le due compagini, con una vittoria il Pescara si porterebbe ad un solo punto dalla 5° piazza, ora in mano alla Reggina.

L’arbitro sarà il Signor Nicola Stefanini di Firenze, assistito da Bernardoni e Masotti.

Daniele Galli

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