Rimini-Teramo 1-1: nel fango del “Romeo Neri” un punto che vale oro

teramo_calcioMissione compiuta. Il Teramo esce dal “Romeo Neri” di Rimini con un solo punto in tasca, ma con mille certezze nella testa: con questa grinta, sognare il ritorno immediato nei prò è lecito. In terra romagnola termina 1-1, con i biancorossi che, su un terreno al limite della praticabilità, soffrono nel primo tempo la maggior fisicità della squadra di patron Amati ma, nella seconda frazione, riescono a trovare il punto del pari dopo aver sfoderato una prestazione tutta cuore e carattere.

Prima della gara, mister Cifaldi sostituisce lo squalificato Costa Ferreira con Di Paolo, mentre al centro dell’attacco conferma per Gambino, con Arcamone relegato in tribuna per un fastidio al flessore della coscia. Sulla sponda riminese, identico problema per l’ex morrese Ragatzu, inizialmente in panchina: al suo posto, il pescarese D’Angelo opta per Buonocunto, con Baldazzi avanzato a fare coppia con Olcese. Pronti via, e l’avvio è subito da brividi per i teramani. Al primo affondo, sul secondo angolo in favore dei padroni di casa, l’arbitro ravvisa una trattenuta di Gattari ai danni del giocatore riminese Aquino: calcio di rigore ed ammonizione per il difensore teramano. Dal dischetto Evangelisti (che gioca nonostante la “querelle” relativa ai ricorsi di Angolana e Miglianico) spiazza Farò: palla a destra, portiere a sinistra, per il primo rigore insaccato in questa campionato dai riminesi (in precedenza, tre errori consecutivi per Olcese). I biancorossi subiscono un colpo tremendo, e nella prima mezz’ora soffrono la maggior prestanza fisica di Olcese e Baldazzi: sono proprio loro a creare i maggiori pericoli dalle parti di Farò, che deve sventare prima una punizione dell’ex fanese deviata da Gattari (17’) per poi tirare un sospiro di sollievo sul pallonetto da lontanissimo del numero 9 di casa (24’). La battaglia è tutta nel fango: giocare palla al centro del campo è impossibile a causa delle pozzanghere, per cui le difese lanciano palla verso i rispettivi attacchi, con gli arieti Gambino ed Olcese a fare da boa per le sortite offensive dei compagni. E’ in mischia che il Teramo crea il pericolo più serio del primo tempo: sugli sviluppi di un angolo, la palla giunge al limite dell’area a Ianni che chiama Pazzini alla difficile parata in tuffo, con Di Paolo che scivola al momento del tap-in da posizione defilata (34’). L’ultima occasione della prima frazione, però, la costruiscono i padroni di casa: su un angolo dalla destra, Aquino anticipa in tuffo D’Eustacchio, ma il tiro del difensore romagnolo è troppo centrale, con Farò che si ritrova il pallone tra le braccia. Il secondo tempo inizia sulla stessa falsariga del primo tempo. Al primo minuto, infatti, un cambio di gioco di Baldazzi pesca Buonocunto solo all’interno dell’area: sul colpo di testa, si esalta Farò che con i piedi è miracoloso nel mantenere in partita i compagni. In campo, però, c’è tutto un altro Teramo. Gli uomini di Cifaldi, infatti, con una grande prestazione di cuore si esaltano nel fango, dimostrando di essere più incisivi rispetto al primo tempo, con Gambino che sfiora la rete con un tiro dal limite (palla alta sopra la traversa di Pazzini) al 56’. E’ solo il preludio del pari, che arriva meritatamente un minuto dopo in mischia: Ianni tenta la conclusione su assist di Di Paolo, ma la palla si ferma a pochi metri dalla linea di porta.  Gattari prima e Gambino poi non riescono a ribadire in rete per la prodigiosa copertura di un difensore di casa: la sfera, nel rimpallo, si impenna ed arriva sul secondo palo allo stesso Di Paolo. Stupenda rovesciata e palla che finisce in rete per il boato dei 400 tifosi teramani al seguito della squadra. Il Rimini accusa il colpo: gli uomini di Cifaldi sembrano più freschi fisicamente e meglio messi tatticamente, ma rischiano la beffa in un paio di circostanze sul finale. Prima è Buonocunto a chiamare, con un cross radente, alla deviazione il portiere teramano, che poco dopo è graziato da Ragatzu il quale, solo al limite dell’area, sciupa con un tiro di punta “in stile calcio a 5” un pallone proveniente dalle retrovie. Nel finale, c’è tempo solo per l’espulsione diretta di Evangelisti, resosi protagonista di un’entrataccia ai danni dell’ottimo Di Paolo. Termina, quindi, dopo cinque minuti di recupero con il punteggio di 1-1: il secondo al “Romeo Neri” per il Teramo , dopo quello di settembre contro il Real Rimini. Un punto nel fango: un punto che vale oro, per un Teramo che da oggi ha molte certezze in più.

RIMINI-TERAMO 1-1

MARCATORI: 6’r Evangelisti (R), 57’Di Paolo (T)

RIMINI: Pazzini, Onescu, Vittori, Mastronicola, Aquino, Evangelisti, Valeriani (88‘Ferrari), Cardinale, Olcese, Baldazzi (63‘Ragatzu), Buonocunto (79‘Palazzi). A disp: Semprini, Deluigi, Gasperoni, Massaccesi. All: D’Angelo

TERAMO: Farò, D’Eustacchio, Russo (49‘Lenart), Scartozzi, Ianni, Gattari, Di Paolo, Cerchia, Orta (77‘Serao), Borrelli (89‘Di Mauro), Gambino. A disp: Savietto, Cingoli, Cimini, Curri. All: Cifaldi

ARBITRO: Daniele Martinelli di Roma2 (Borrello di Padova/Sportelli di Conegliano)

NOTE: ammoniti Baldazzi, Aquino e Mastronicola nel Rimini, Gattari, Di Paolo, Ianni, Cerchia, Scartozzi nel Teramo. Espulso all’89’ Evangelisti del Rimini per gioco violento. Allontanato al 63’ l’allenatore del Rimini D’Angelo per proteste. Angoli 8-6 per il Teramo. Spettatori 3200 circa, di cui 400 provenienti da Teramo.

Francesco Graduato

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